VOLLEY – ATU PER TU CON AGATA ZUCCARELLI

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VOLLEY  SUPERVISION – Oggi per Romanews intervistiamo Agata Zuccarelli, opposto classe 1995 in forza alla FLG Zuma Castelfranco Pisa, formazione che milita nel campionato di Serie A2 girone A. Agata è il capitano della formazione toscana e si può dire che gioca in casa perché è nativa della provincia di Massa Carrara, vanta un’altezza di 178 centimetri ed è, oltre che un’ottima giocatrice di indoor, anche una forte giocatrice in outdoor in quanto nel 2017 ha vinto il titolo italiano di beach volley (insieme alla compagna Laura Giombini si sono laureate campionesse italiane nel due contro due infatti). Nella tesi di laurea ottenuta lo scorso 12 novembre presso l’Università telematica Pegaso ha parlato proprio di un allenamento di beach volley. Agata è stata una delle protagoniste dell’approdo di Pisa nella serie cadetta conquistato la scorsa stagione, con la maglia della Zuma nella stagione 2020/2021 è stata compagna di squadra di Gaia Traballi alla 3M Volley Perugia.

L’intervista di Marco Boldini

1) Raccontami l’esperienza vissuta la stagione scorsa e la promozione e la ottenuta con questa maglia.
La stagione scorsa un po’ per tutti (giocatori, staff, dirigenza) la porteremo nel cuore e nella testa. La società aveva allestito una squadra forte per provare ad andare in serie A, però anche la vittoria della coppa Italia e del campionato sono state due forze aggiuntive; quella che ci aspettavamo di meno era vincere la coppa, era più un sogno, quindi ci ha dato una marcia in più. È stata un’esperienza favolosa perché ci siamo scontrate con squadre più forti degli altri gironi e siamo riuscite a vincere. Una stagione così difficilmente sarà ripetibile.
2) Per una giocatrice toscana come te cosa significa essere capitano di una squadra toscana?
Significa tanto, significa avere una fiducia immensa da parte della società (sono qui da 4 anni e capitano da 3), questa è una società rispettabile in cui mi sono sempre trovata benissimo. Rappresentare in serie A una squadra della propria regione è un onore immenso.
3) Raccontami l’esperienza vissuta nel beach volley e il campionato italiano vinto insieme alla tua compagna di squadra Laura.
È stata una delle più belle esperienze di vita, ho iniziato presto ed è stato un po un calvario perché si cambiava spesso giocatori e posto in cui si viveva, ma credo che sia stata un’esperienza che mi ha formato e mi ha fatto diventare la persona che sono, adattabile a mille difficoltà. Lo scudetto con Laura per me è stata un po’ una rivincita, perché un anno prima in Austria mi ero rotta il crociato, proprio prima di disputare il torneo di Continental Cup che dava la qualifica per le Olimpiadi di Rio. Lo scudetto l’ho voluto con tutta me stessa, ogni giorno in cui tornavo in palestra da subito dopo l’operazione è stato l’obiettivo che mi sono prefissata, penso di non aver mai pianto così tanto come per questa vittoria.
4) Ho visto che hai giocato alla 3M insieme a Gaia Traballi che ora Milita nel campionato di Serie A1 con le Black Angels di Perugia. Che tipo di giocatrice è Gaia vista dal vivo?
Con Gaia ho giocato anche i due anni precedenti con la nazionale di beach, con cui abbiamo ottenuto medaglie internazionali. Abbiamo vissuto e giocato insieme, per me è stata come una sorella.
È una giocatrice molto solida, con la testa sulle spalle e nei momenti di difficoltà puoi contare su di lei; ha un attacco molto forte, un’extra rotazione che penso pochi abbiano, leve lunghe e una ricezione stabile. Nonostante sia molto alta, in difesa è molto dinamica e abile, grazie anche agli anni di beach, così come a muro.
Sappiamo entrambe di avere avuto un periodo difficile in nazionale di beach, e quindi le auguro tutto il meglio e di far valere la giocatrice che è.
5) Io domenica alla partita contro Brescia purtroppo non era presente, però ho notato che hai fatto i complimenti e tifosi di Brescia, gli “Amici delle leonesse”. Come hai trovato il tifo a Brescia? Raccontaci un po’, ti piacerebbe giocare una stagione in giallonero? 
C’era un’atmosfera magica, un palazzetto grosso, pieno, con una curva di tifosi incredibile. Finora non mi era mai capitato di giocare in un ambiente così, quindi veramente bello perché penso che il pubblico sia un valore in più per le squadre di casa. 
Se mi piacerebbe giocare in giallonero? Chissà, sicuramente è una società con i fiocchi, per quanto ne so milita in serie a da un po’ di anni, quindi sicuramente sarà attrezzata per fare sempre meglio. 
Sicuramente giocare qui a Castelfranco, ad un’oretta da casa è bello e mi trovo bene, però mai dire mai in futuro.
6) Ti diverti di più a giocare Outdoor o indoor? Qual è la differenza a tuo parere? 
100% outdoor, a beach volley. È l’amore di una vita e lo sceglierei per sempre, per tanti motivi: stare all’aperto, fare tornei, conoscere persone, confrontarsi con altri atleti, è bellissimo. E poi perché è uno sport di grande adattamento: al clima, perché si possono fare tornei con il sole, con la pioggia, con il vento, poi perché si è in due, senza cambi e senza allenatore quindi le difficoltà vanno affrontate nell’immediato senza aiuti esterni, il feeling che si crea con la compagna poi crea un rapporto che va oltre il gioco. Con tutte le mie compagne ho creato questa sintonia che va oltre.
7) Ho visto che puoi giocare sia nel ruolo di opposto che nel ruolo di schiacciare, quali sono le differenze e quale ruolo preferisci?
Essendo il mio ruolo la banda, preferisco questo. È un ruolo adatto alle mie caratteristiche, dinamico, si difende di più, si riceve. Per quanto riguarda l’opposto, non ho proprio le sue caratteristiche; è il classico capocannoniere del calcio, deve andare a tutto braccio, fare tanti punti. Ci sto provando, ma mi rendo conto che sia difficile soprattutto perché c’è un altro tipo di approccio, di rincorsa, la palla arriva da un’altra direzione. È tanto diverso, ma sto dando tutta me stessa per dare il mio contributo alla squadra.
8) Quali sono gli obiettivi della Zuma in questa stagione? 
Sicuramente il primo obiettivo è la salvezza, nonostante sia molto difficile perché si affrontano squadre magari già strutturate per fare l’A1. Però tutti i giorni entriamo in palestra per cercare di arrivare a fine stagione con questo obiettivo.
9) Hai un idolo sportivo? Se si quale e perché proprio lui o lei?
Potrei dire la brasiliana Larissa França. Fisicamente mi ci vedo molto, anche per il fatto che nonostante affrontasse avversari con più forza, più fisico e altezza è riuscita ad ottenere risultati assurdi. Tecnica impeccabile, sia in bagher che in ricezione, quindi mi sono sempre ispirata a lei per dare sempre il meglio anche nel beach volley.



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