VANGELO – Mt 8,5-11 Lunedì 2 dicembre 2024, I settimana di Avvento
VATICANO
DON CENTOFANTI – VANGELO DI LUNEDI 2 DICEMBRE E COMMENTO
By RaffaeleDic 02, 2024, 05:29 am0
25In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
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In tutte le messe pronunciamo una parafrasi di queste parole del centurione: Signore non sono degno che tu entri nella mia casa ma dì soltanto una parola ed io sarò salvato. Possiamo osservare che sono parole di un uomo, con tanta fede ma anche ancora con i suoi moralismi. Anche i discepoli, gli apostoli, la mettono sul piano della dignità ma Gesù invece la mette sul piano dell’amore. Un padre o una madre pensano di più al figlio sbandato, non lo considerano indegno di loro, figuriamoci Dio, Gesù.
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