DON CENTOFANTI – VANGELO DI MERCOLEDI 6 NOVEMBRE E COMMENTO

32

VANGELO – Mercoledì 6 novembre 2024, XXXI settimana del Tempo ordinario, anno pari.

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
***
Solo la grazia può condurre a vivere ogni cosa in Dio. La sequela è graduale. Chi sente questa meravigliosa e datrice di ogni bene chiamata può chiedere a Maria e a Gesù di donargli sempre più di non cincischiare su mille strade fasulle ma di andare spedito sulla via che sola dona tutto



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *