VOLLEY SUPERVISION – A TU PER TU CON ALESSIA POPULINI

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VOLLEY – Oggi per Romanews intervistiamo Alessia Populini, schiacciatrice che per la stagione 2024-2025 sarà protagonista nel campionato francese di serie A con la formazione del Pays D’Aix Vennelles, agli ordini di coach Filippo Schiavo in una città universitaria della Provenza. Alessia è nativa di Brescia, giocatrice ormai conosciuta nell’ambiente pallavolistico classe 2000 e vanta un’altezza di 179 centimetri.

La carriera di Alessia inizia nel 2015 nelle giovanili di Novara, con cui ottiene qualche convocazione in prima squadra in serie A1 nella stagione 2017-2018, conquistando la Supercoppa italiana.
Nella stagione 2018-2019 entra a far parte della squadra federale del Club Italia in serie A1 con cui, nell’annata successiva, disputa il campionato di Serie A2; nella stagione 2020-2021 torna a vestire i colori di Novara in serie A1 mentre nella stagione successiva difende i colori di Mondovì nella serie cadetta. Nel corso della stagione subisce una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, che rende necessario un intervento chirurgico ponendo fine anzitempo alla stagione. Dopo il recupero dall’infortunio viene riconfermata dalla società piemontese anche per la stagione 2022-2023, mentre per la stagione successiva accetta la proposta di Talmassons, sempre in serie A2, con la quale ottiene la promozione nella massima serie nazionale italiana.
Con la maglia azzurra della nazionale italiana nel 2017 debutta in under 18, con cui nello stesso anno conquista la medaglia d’argento nel campionato europeo e quella d’oro al festival olimpico della gioventù europea e al campionato mondiale. Nel 2018 fa parte della nazionale under 19 vincendo la medaglia d’oro al campionato europeo, mentre nel 2019 con la nazionale under 20 conquista la medaglia d’argento del campionato mondiale.
L’intervista di Marco Boldini
1) La stagione che sta per iniziare sarà la tua prima esperienza in un campionato all’estero, più precisamente quello francese con la maglia del Vennelles. Cosa ti aspetti da questa stagione? Che tipo di esperienza sarà per te? 
Sicuramente mi aspetto di crescere come persona e come giocatrice, perché confrontarsi con situazioni tanto diverse sia dentro che fuori dal campo non può che portare a questo. 
2) Giocherai nel campionato francese ma avrai la fortuna di essere allenata da un allenatore italiano come Filippo Schiavo, che importanza ha avuto questo fattore quando hai accettato la proposta di trasferirti all’estero? 
Sicuramente questo aspetto ha giocato un ruolo molto importante, perché conosco la modalità che un allenatore italiano può avere ed è più facile condividere gli stessi pensieri, sia dal punto di vista tecnico che tattico, per affrontare al meglio la stagione.
3) Nel tuo bagaglio di esperienza cosa ti può dare questa avventura all’estero nel proseguo della tua carriera? 
Provare cose nuove mi permette di scegliere, per il futuro, cosa è più adatto a me sia come stile di vista che per l’ambito sportivo. Penso anche che l’esperienza estera in certi casi possa darti più credibilità nel campionato italiano.
4) La scorsa stagione hai ottenuto la promozione nella massima serie italiana con Talmassons, vincendo il play-off in finale contro la Futura Volley Busto Arsizio. Raccontami l’apoteosi che avete vissuto durante quella serie e come ci siete arrivate.
Ad inizio stagione sapevamo di essere una buona squadra, che dovevamo fare del nostro meglio e che avremmo dovuto soffrire. Ci eravamo preparate per giocare i playoff e, una volta raggiunti, eravamo in una forma mentale e fisica così buona che abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di davvero grande, ma allo stesso tempo non ce lo aspettavamo perché sapevamo le grandi qualità di Messina e Busto.
5) Come è iniziato il tuo percorso all’interno del mondo del volley? Che ruolo ha avuto la tua famiglia in merito? 
Ho iniziato quando ero molto piccola, 6-7 anni, giocando a Roncadelle. Sicuramente la mia famiglia ha avuto un ruolo importante: mio padre ha giocato a pallavolo anche a livelli importanti, anche nella Gabeca a Montichiari. Vedere lui mi ha portato ad iniziare, poi piano piano ho cominciato a capire quanto mi divertisse e quanto fossi capace. 
La mia famiglia mi aiutato anche nei tanti momenti difficili, tra infortuni e nostalgia di casa, quindi sono sicura che ci sarà sempre.
6) Parlando di nazionale, hai vestito la maglia azzurra in diverse squadre under vincendo parecchie competizioni e medaglie. Quale medaglia senti più tua tra quelle che hai vinto?
Essendo stata capitano in quasi tutte le competizioni, sarebbe sbagliato non sentire mia ogni medaglia, ma sicuramente quella che sento più fortemente sia dentro che fuori dal campo è l’ultima medaglia d’argento come gruppo under 20.
7) Questa stagione sarà la tua prima esperienza in un campionato estero ma cosa ti mancherà di più dell’Italia?
Sinceramente non mi mancano tante cose dell’Italia, se non le persone che mi vogliono bene e il cibo sicuramente. Sono io che sto portando la mia italianità con me, e questo mi fa sentire più a casa.
8) Sei un’atleta bresciana, ti piacerebbe in futuro vestire la maglia delle leonesse giallonere?
Ogni anno la possibilità di giocare vicino a casa mi ha sempre incuriosito, poi per vari motivi non c’è mai stata l’occasione, però casa è sempre casa e Millenium ne rispecchia bene le caratteristiche.
9)Raccontami le emozioni e le sensazioni dell’esordio con Novara in A1.
Aver potuto fare quell’esperienza in A1 con Novara ha fatto in modo che costruissi una parte di quella che sono ora come giocatrice.
In più sono stata onorata di averlo fatto con la società che mi ha cresciuta per tutte le giovanili.
10) Giocare in un campionato all’estero ti porterà a modificare la tua routine alimentare. Come supererai questo ostacolo?
Per me non è un grande ostacolo, sono in grado di adattarmi facilmente e poi la società ci ha messo a disposizione i nutrizionisti, che hanno fatto una dieta personalizzata per ciascuna e questo facilita ancora di più l’adattamento alle varie situazioni.
📸 L3PHOTO



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