DON CENTOFANTI – VANGELO DI MERCOLEDI 7 AGOSTO E COMMENTO

117

VANGELO – Mt 15,21-28 Mercoledì 7 agosto 2024, XVIII settimana del Tempo ordinario, anno pari

In quel tempo, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidòne. Ed ecco, una donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio». Ma egli non le rivolse neppure una parola.
 Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Egli rispose: «Non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
Ma quella si avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!». Ed egli rispose: «Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». «È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
***
Questa donna ascolta con semplicità la luce che Dio le infonde nel cuore e non si lascia confondere da altre voci interne ed esterne. Ascolta Gesù con fiducia credendo al suo amore. Ecco il gran dono della semplicità. Si tratta invece di semplicioneria quando una persona si lascia confondere da altre voci quando avrebbe la grazia di non farlo. Almeno imparando gradualmente ad accogliere questa grazia. Tale persona può chiamare semplicità questo non accogliere la grazia ricevuta ma in tal caso possono entrare in gioco il peccato, la superbia e via discorrendo. Il diavolo è maestro nel rigirare le cose, le parole, a proprio vantaggio. Mettere nomi sbagliati alle cose e persuadere sé stessi così di stare sulla via giusta.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *