CALCIO – SERIE C – IL PESCARA VINCE E CONVINCE

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CALCIO – Ottima prestazione e vittoria meritatissima della giovane banda di Zeman, che con un sontuoso primo tempo da 3-0 di parziale inizia alla grande il suo campionato. Ed esce tra gli applausi dei 7.187 dell’Adriatico.

Il 3-1 rifilato alla Juventus Next Gen al debutto va preso con le molle, era pur sempre la prima gara di campionato, ma non c’è bisogno di scomodare Monsieur Lapalisse per dire che iniziare bene è sempre incoraggiante e fa bene alla classifica e, soprattutto, al morale di una truppa giovane ma di talento. E questo talento è stato mostrato soprattutto in un primo tempo spumeggiante, che in tribuna ha fatto già parlare di “calcio champagne”.

Ritmi buoni sin dall’avvio, nel quale il 3-5-2 impostato da mister Brambilla ha provato ad imbrigliare i tentativi biancazzurri di verticalizzare l’azione o di andare sugli esterni, ma la Juve baby non ha fatto i conti con la proverbiale pressione alta zemaniana che al minuto 11 ha prodotto il primo gol stagionale del Pescara. Milani pressa alto ed induce all’errore la difesa ospite, pallone delizioso per Cuppone che inizia il nuovo campionato come aveva chiuso il precedente, andando in gol. 1-0 e boato dell’Adriatico a festeggiare il vantaggio. Il Delfino ha avuto poi due buone occasioni per raddoppiare nel giro di 3 minuti, sempre con Merola. Nella prima, al 24′, Merola è andato bene negli spazi, rientrando poi sul sinistro ma venendo bloccato da capitan Muharemovic; nella seconda, al 27′, l’ex Empoli a tu per tu con Garofani ha sbagliato il tocco ed è inciampato alla fine, gettando alle ortiche la più ghiotta delle occasioni. Giocando assai alta e spingendo prevalentemente a destra, la Juve U23 ha prestato il fianco alle ripartenze e alle verticalizzazioni del Pescara, ma ha prodotto comunque qualche azione significativa. Mesik, più di Brosco, però ha registrato la difesa e si è reso artefice di un paio di recuperi importanti prima del raddoppio, firmato Federico Acconero su assist di Georgi Tunjov. Tutto in verticale, controllo col destro e deposito nel sacco alle spalle di Garofani. Primo gol tra i professionisti per il baby genoano (in prestito secco), che in qualcosa richiama Delle Monache ed in altre Insigne (facendo le debite e dovute proporzioni). Dopo un gol annullato a Cuppone per fuorigioco (che dal vivo è sembrato esserci), lo stesso attaccante salentino ha chiuso i conti al 42′ legittimando un predominio crescente del campo. Minuto 42: gran girata del centravanti di giornata sul quale Garofani non ha potuto nulla. E fine dei giochi per i primi 45 minuti.

Riparte meglio anche nella ripresa il Delfino, che mostra già una discreta condizione atletica. Con l’esperto Aloi in luogo dell’acerbo Manu, il reparto mediano ha acquistato solidità senza perdere di dinamismo e geometrie ma al minuto 8 Guerra di testa, a due metri dalla porta, tramuta in oro un assist di Stivanello, che doveva arrivare a Pescara ma che ha scelto la via di Torino invece in sede di mercato. Plizzari non è sembrato esente da colpe. Rinfrancato dalla rete, il gruppo bianconero ha alzato il baricentro ed ha provato a gestire con personalità tempi e ritmi del gioco, riuescendo solo parzialmente nel suo intento perchè, già sorretto da una buona condizione fisica, il Delfino non ha smesso di correre e di provare a recare insidie dalle parti di Garofani che ha tremato al 16′ su una rasoiata di Aloi. Accornero quando ha avuto modo di graffiare non si è fatto pregare, mostrando di avere già una bella intesa con Milani su una catena di sinistra che ha in Tunjov un buon equilibratore, di struttura e tecnica. La girandola di sostituzioni non ha mutato la sostanza di un match indirizzato, nel quale il Pescara non ha pagato dazio all’inesperienza di un gruppo che conta di 18 under 23 in rosa. La gara ha poi perso di tono, pure non essendo chius perchè la storia del calcio (e quella di Zeman) raccontano di rimonte incredibili ed insperate in pochi minuti. I ritmi però si abbassano, complice la stanchezza su ambo i fronti, e ne esce fuori un finale con poche azioni manovrate e ragionate, e tante trame episodiche. Ma il risultato non cambia più, con Cuppone a sciupare la tripletta allo scadere, e al triplice fischio a festeggiare è la squadra di casa, che inizia benissimo il suo campionato.

IL TABELLINO:

Pescara-Juventus Next Gen 3-1 (3-0)

Marcatori: 11′ pt Cuppone (P), 33’pt Accornero (P), 42’pt Cuppone (P), 9′ Guerra (J)

Pescara (4-3-3): Plizzari 6; Pierno 6, Brosco 6, Mesik 6,5, Milani 6,5 (40’st Moruzzi sv); Manu 6 (1’st Aloi 6,5), Squizzato 6, Tunjov 6 (23’st Dagasso 6); Merola 6 (41’st Masala sv), Cuppone 7,5, Accornero 7. All. Zeman. A disposizione: Ciocci, Barretta, Vergani, Floriani Mussolini, Mora, Pellacani, Staver, De Marco.

Juventus Next Gen (3-5-2): Garofani 5,5; Stivanello 6 (33′ st Perotti), Huijsen 5,5, Muharemovic 5,5; Mulazzi 6, Maressa 5,5 (23’st Comenencia 5,5), Damiani 5,5, Hasa 5,5 (23 Nonge 5,5), Turicchia 6; Mbangula 6 (27’st Cerri 5,5), Guerra 6. All. Brambilla. A disposizione: Scaglia, Fuscaldo, Rouhi, Mancini, Citi, Valdesi.

Arbitro: Domenico Mirabella della sezione di Napoli. Assistenti: Michele Decorato della sezione di Cosenza e Cosimo Schirinzi della sezione di Casarano. IV Uomo: Antonio Liotta della sezione di Castellammare di Stabia.

Ammoniti: Hasa, Guerra, Huijsen (J), Pierno (P)

Note:Spettatori paganti 5.726 (20 ospiti), abbonati 1.461, totale 7.187 per un incasso di 68.186 (di cui 9.336 rateo abbonamenti)




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