Tellone – Oggi per Romanews intervistiamo Agata Tellone libero classe 2002 che nella stagione 2023 2024 vestirà la maglia della LPM Bam Mondovì. Agata è nativa di Piacenza ed è alta 165 centimetri nelle due stagioni precedenti a quella che deve iniziare cioè nella stagione 2021 2022 e 2022 2023 ha vestito i colori della ITAS Ceccarelli Martignacco dove era allenata da coach Marco Gazzotti che ritroverà in quel di Mondovì.
Tellone nella stagione 2020 2021 ha giocato nelle giovanili della Igor Gorgonzola Novara e prima ancora ad Adro in provincia di Brescia dove ha frequentato il Don Milani liceo di Montichiari in provincia di Brescia.
L’intervista di Marco Boldini
1) Che cosa ti aspetti da questa esperienza con la maglia di Mondovì per la prossima stagione che sta per arrivare il fatto di avere lo stesso allenatore di Martignacco ti può essere di aiuto a tuo parere?
1) Da questa esperienza mi aspetto un grande salto di qualità: si alza l’asticella delle aspettative sia per me, per quanto riguarda la mia crescita e la mia prestazione sportiva, che per gli obiettivi della squadra. Mi aspetto anche, cosa non poco importante, un ambiente super accogliente e caloroso, così come mi è stato descritto da tutte persone che mi hanno parlato di Mondovì. Sicuramente il fatto di avere la possibilità di avere una persona con cui ho già lavorato in passato, Marco in questo caso, è importante per avere una certa continuità di crescita, ma soprattutto è un allenatore con cui mi trovo bene e con cui ho piacere di lavorare, e che condivide i miei stessi valori per quanto riguarda l’attività sportiva.
2) Che cosa hai pensato quando è arrivata la chiamata di Mondovì?
2) Ricevere la chiamata di un club rinomato e con una storia importante come Mondovì mi ha subito evocato un senso di gratificazione per il lavoro svolto in questi anni. Mi sono resa conto anche che la “posta in gioco” per quest’anno si sarebbe alzata (e parecchio!), e ho voluto cogliere al volo l’occasione. Indubbiamente ero molto felice!
3) Avrai un compito molto complicato ma penso che lo eseguirai al meglio sostituire un libero molto forte come Bisconti come stai vivendo questo fatto senti la pressione oppure lo farai a cuor leggero?
3) Sicuramente non sarà un compito facile! Bisconti, a parer mio, è uno dei migliori liberi del campionato di A. Un po’ di pressione c’è, ma è una pressione buona che mi spinge a fare il meglio possibile, e non ad avere timore. Sarà una sfida con me stessa!
4) Raccontami l’esperienza di Martignacco?
4) L’esperienza di Martignacco la definirei molto positiva, indubbiamente. È stato il mio primo approccio alla serie A, mi hanno “guidata” all’interno di questo mondo, che per me è ancora relativamente nuovo, dandomi una bella opportunità. Ho incontrato persone meravigliose, dalla prima all’ultima, motivo per cui sono dispiaciuta del fatto che non parteciperanno al campionato per questa stagione.
5) Che significato ha avuto fare le giovanili a Novara?
5) Fare le giovanili a Novara mi ha permesso di affacciarmi alla pallavolo di alto livello, anche se a livello giovanile. Giocare con alcune tra le migliori giovani del campionato mi ha permesso di crearmi una buona base per potermi addentrare nei campionati delle categorie superiori. Ci sembrava impensabile con una squadra giovanile under 19 poter vincere la promozione in serie A2, ma lo abbiamo fatto! Oltre a questo, il tutto è stato accompagnato da uno staff super professionale, al livello di un club di serie A potrei dire. Ho inoltre avuto l’occasione di vedere piu da vicino alcune tra le mie giocatrici preferite, come Stefania Sansonna, che per me sono state una fonte di ispirazione.
6) Come hai iniziato a giocare a pallavolo quando eri piccola?
6) Ho iniziato a giocare a pallavolo un po’ per ripiego, giocavo a calcio, e dopo gli 11 anni avrei dovuto andare a giocare in una squadra solo femminile che era troppo lontana da casa. Così ho deciso di optare per uno sport che comunque mi piaceva, ma in quel momento non era la mia passione. Lo è però diventato! Ogni volta che ripenso a questa cosa mi viene da sorridere, se penso che ora ho la possibilità di giocare con uno dei migliori club del campionato di serie A2!
7) Come gestisci la tua alimentazione a stagione in corso di svolgimento?
7) Pochi sgarri e bilanciamento solo le parole d’ordine. Penso sia fondamentale per uno sportivo, soprattutto agonista, mantenere una alimentazione che permetta il miglior recupero possibile per poter garantire ogni giorno la miglior prestazione.
8) Scegliere di fare il libero significa giocare un po’ nell’ombra in quanto sul tabellino non vengono segnalati i punti fatti e sappiamo bene che spesso si guarda solo quello come vivi questa situazione?
8) Si è vero, è uno dei punti deboli di questo ruolo purtroppo! Ma anche se non si vede numericamente sul tabellino, l’apporto di un libero si sente e si vede sul campo! È una figura che deve mettere ordine in campo, e poi non dimentichiamoci, le azioni migliori partono tutte da una buona ricezione o da una bella difesa!
9) Hai un'”idolo” sportivo?
9) Sinceramente non ho un idolo in particolare, ma più di uno. Cerco di assorbire il meglio da ognuno di loro. Un esempio riguarda i miei anni a Novara (ma anche negli anni passati): Stefania Sansonna è stata una grande fonte di ispirazione, così come lo è stata Paola Cardullo quando ero piccolina. Sono entrambe due giocatrici con una grinta infinita (oltre ovviamente alle loro abilità tecniche), caratteristica che rivedo molto in me stessa.
10) Come vivi di solito il game Day, che abitudini hai nel giorno del match?
10) Sono una ragazza molto scaramantica! Prima del game day ho tutti i miei “rituali” anche un po’ stupidi diciamo, ma che mi danno la confidenza e la tranquillità necessaria per entrare in campo nel migliore dei modi.