VOLLEY – “A TU PER TU” CON ANETA ZOJZI

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VOLLEY – ANETA ZOJZI – Oggi per Romanews intervistiamo Aneta Zojzi schiacciatrice classe 2003 alla prima stagione con la maglia dell’Emilbronzo Montale. Talento cristallino alla corte di coach Andrea Ghibaudi, ragazza di 186 centimetri di altezza nativa di Borgo Valsugana in provincia di Trento ma che non ha mai vestito la maglia della Trentino rosa in quanto la sua carriera agonistica inizia nella Green Warrior Sassuolo, società in cui trascorre 4 stagioni e nella stagione 2019 2020 esordisce nella seconda serie nazionale con il numero 5 sulla schiena.

Aneta vanta un secondo posto alle finali nazionali giovanili nel 2019 ed un terzo a quelle del 2021. Prendendo in considerazione il match contro Olbia dello scorso 11 dicembre incontro che Zojzi ha giocato da titolare ha siglato 17 punti conditi da un muro. La giocatrice numero 9 ( numero che indossa in questa stagione) dispone anche di un ottima battuta spin che sicuramente con il tempo può migliorare e portare Aneta a giocare ad altissimi livelli cosa che le auguro con tutto il cuore perché vederla giocare è una vera e propria emozione.

L’intervista di Marco Boldini

1) Questa stagione per Montale non è iniziata nel migliore dei modi ma ora sembra che vada meglio! A tuo parere dove può arrivare Montale a fine stagione! Quali sono gli obiettivi?

Questa stagione per Montale non è iniziata nel migliore dei modi ma ora sembra che vada meglio sicuramente non è facile dirlo dopo una sconfitta però come abbiamo già fatto in passato stiamo crescendo siamo consapevoli di quali sono le nostre doti e cosa siamo in grado di fare anche nei momenti di difficoltà che si è potuto vedere in piccoli frangenti anche durante il derby di lunedì.

Posso dire che continuando verso questa direzione con un pizzico di fiducia in più possiamo far vedere chi siamo che non è ancora stato visto del tutto però sono molto fiduciosa e credo che questa squadra comunque possa dare avere le sue soddisfazioni sicuramente lavorare tanto nel gestire determinate situazioni in particolare l’unica cosa che dobbiamo fare e poi capire che noi siamo meno di alcune squadre.

2) Come ti trovi con le compagne di squadra e con lo staff tecnico?

Le compagne mi hanno aiutato veramente tanto e mi hanno accolto inserendomi comunque in un gruppo ormai già formato praticamente dall’anno scorso essendo anche in tanti giovani sicuramente un punto di forza lo staff tecnico si impegna tantissimo a darci diciamo le condizioni per cui poter rendere e poi ovviamente ci sono determinate situazioni che non possono risolvere neanche loro perché sono più dovuti al noi che a come veniamo allenate magari dobbiamo imparare un po’ di più gestire determinati momenti in cui soltanto noi possiamo trovare noi giocatrici possiamo trovare una soluzione dentro di noi per il resto penso che anche avere giocatrici di tanta esperienza in particolare la tay aguero in palestra sia un punto di riferimento veramente tanto importante.

3) Sei passata da Sassuolo a Montale  un derby sul campo hai sentito molto quella partita?

Il derby Sassuolo- Montale è stata una partita che ho sentito veramente tanto rispetto alla prima di andata perché giocare di nuovo in quel palazzetto in cui ho fatto la mia prima stagione in serie A due in cui sono cresciuta è stato veramente un emozione indescrivibile e piena di tante emozioni c’è io veramente una voragine di emozioni sia positive che negative che infatti non mi hanno portato a fare la miglior prestazione lo riconosco ma è stata una gran lezione quella di lunedì sicuramente è una partita a giocare contro le squadre sono sempre delle partite che bisogna viversela per potersene ricordare per sempre.

4) Che rapporto hai con i tuoi tifosi?

Con i tifosi abbiamo sicuramente un bellissimo rapporto ci danno un calore enorme e penso che si sia visto anche nelle partite giocate in casa in cui ci fanno proprio sentire volute e incoraggiate.

5) Come ha inciso la tua famiglia quando hai iniziato a giocare a volley?

La mia famiglia nella mia carriera pallavolistica ha inciso veramente tanto, sono stati i miei punti di forza in tantissime situazioni se non quasi tutte dove mi hanno dove mi hanno sempre insegnato a non abbattermi e continuare a crederci anche quando magari va tutto storto e a capire che io come giocatrice oppure le mie prestazioni da giocatrice devono essere staccate da come sono io come persona penso che non ti ringrazierò mai davvero abbastanza per tutto ciò che hanno fatto per me soprattutto aver sopportato il dolore che spesso lo sport può dare perché quando tieni davvero una cosa inevitabile comunque soffrire in delle situazioni ma mi hanno sempre sostenuto capito e incoraggiato ovviamente anche a volte facendomi capire quali potevano essere i miei limiti come superarli o abbatterli sei limiti che pregiudizi che spesso la gente può dare delle giocatrici dato che siamo sempre soggetto a giudizi altrui però loro sono stati indispensabili per il percorso che ho fatto e che farò.

6) Preferisci indoor o beach volley?

Preferisco indoor anche perché beach-volley non ho mai giocato io non penserei intenzione di giocare ma l’Inter mi suscita delle delle sensazioni descrivibili e non cambierai mai o paragonerei mai a beach-volley.

7) Raccontami l’emozione del tuo esordio in serie A2 con la maglia di Sassuolo?

L’emozione l’emozione dell’esordio in due con la con la maglia del Sassuolo è stato veramente un sogno che veniva realizzato da una bambina di 16 anni che non sapeva benissimo cosa stavo andando incontro cosa si sia realmente succedendo ma semplicemente stavo vedendo quanto tutti sacrifici che aveva fatto finora si erano stati ripagati e capiva anche se non benissimo che quella era la strada giusta e forse è stato proprio quel momento in cui ho capito che era quello che volevo fare davvero nella mia vita e che comunque stavo riuscendo a ottenere qualcosa di importante con la cosa che mi piace di più fare al mondo.

8) Hai un sogno nel cassetto sportivamente parlando se si quale?

Il mio sogno nel cassetto sarebbe quello di riuscire ad arrivare nella massima serie e di continuare a sorprendermi anche personalmente di ciò che posso fare a livello pallavolistico e a continuare a fare di questo sport una delle mie ragioni di vita per ancora un po’ di tempo

9) Hai qualche hobby o passioni fuori dal taraflex?

Frequento l’università e mi piace molto comunque nel tempo libero a trascorrere del tempo in biblioteca a leggere o dedicare a me stessa o comunque uscire con le persone che mi sono più vicine alle quali voglio un mondo di bene per il resto del tempo libero è veramente minimo mi piace poter andare ad esplorare nuovi luoghi città però non pratico nulla oltre alla pallavolo.

10) C’è una motivazione particolare per cui in questa stagione hai scelto il numero 9?

Non vi è una motivazione particolare per cui questa scelta numero nove però devo dire che come numero mi ha sempre affascinato perché comunque molti giocatori forti lo indossano e essendo il treno il mio numero fortunato quest’anno non avendo avuto la possibilità di poterlo avere il nove era il numero un po’ più vicino altre e devo dire che mi rispecchiò molto con numero nove.

11) Uscendo dalla tua zona di confort (le schiacciate) preferisci il palleggio o bugger?

Preferisco decisamente di più il bagher mi piace tanto difendere e ricevere non è sempre facile perché il buyer penso che oltre a un fattore tecnico sia tanto anche una questione mentale riuscire a stare lì con la testa quando gli avversari magari si impuntano sul voler toglierti dal gioco battendoti addosso ma rimanendo lucida penso che il budget sia proprio un avere propria messa alla prova e nel momento in cui tu ci sei in difesa capisci che sei anche attiva la partita perché sei concentrato e mi piace veramente tanto infatti continuerò ad allenarmi tantissimo su questo fondamentale che è veramente importante anche per poter andare avanti.

12) Hai un nome particolare molto bello da dove deriva?

Ti ringrazio molto Aneta è un è un nome particolare deriva da il nome di mia nonna che era Anita e i miei genitori hanno deciso di aggiungere una per renderlo diverso è unico e dato anche dal fatto che i miei genitori hanno origine albanese.

13) Hai una canzone o una frase che usi per caricarti prima di ogni partita?

Prima di ogni partita mi ascolto alcune canzoni che ascoltavo quando da quando fino a quando ero piccolina e anche che mi genitori ed è fenomenale dicendo nonnini beh liver degli Imagine Dragons e poi sicuramente molte canzoni che caricano e non nego che a volte per darmi la carica mi guardo magari di video di Mindfulness ho dei video motivazionali che sono presenti su YouTube.

14)  Che cosa hanno significato per te tutti i premi giovanili che hai conquistato?

I miei primi giovanili che ho conquistato un significato veramente tanto perché ti insegnano a sognare in grande ti fanno riconoscere i sacrifici che comunque stai facendo perché lasciare casa 15 anni ho bisogno di alcune ricompense che ti facciano capire del perché lo fai e di cosa vuoi fare nella vita un po’ come l’esordio anche queste piccole soddisfazioni poi sono delle conferme per il futuro e per cosa tu realmente realizzare con questo sport.

15)  Raccontami la tua giornata tipo.

Allora la mia giornata tipo solitamente quando la mattina non abbiamo pesi vado in vado in biblioteca per poter seguire le lezioni o studio successivamente poi mi preparo il pranzo vado ad allenamento torno dedico un po’ di tempo magari un po’ di lettura qualche film è un ripasso dello studio mattutino e poi vado a dormire e quando invece la mattina abbiamo Visi piuttosto che studiare vado in palestra a fare i pesi quelle volte che non ho lezione si ripete la routine sicuramente il giorno libero si cerca di fare qualcosa per far staccare un pochino quella che poi la settimana impegnativa pesanti che aspetto a tutte noi giocatrici e nei momenti liberi se si può piacere passare del tempo con comunque le mie amiche qua vicino anche se per poco tempo ti fanno capire che basta poco per stare.