Calcio – Champions League : Juventus-Bayern Monaco

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La Champions League è la competizione più prestigiosa che il calcio per club possa regalare ai suoi appassionati, solo i mondiali possono ritenersi di un livello superiore parlando di calcio. E quando capitano partite come quelle di stasera l’attesa raggiunge il suo livello massimo. Alla Stadium Juventus e Bayern danno vita ad una partita che il tabellone dice di essere l’andata degli ottavi di finale, ma che in realtà si può catalogare tranquillamente come una semifinale, come giustamente evidenziato da Buffon nella conferenza stampa del giorno prima.
Basti pensare che la Juventus è la finalista della passata edizione, mentre il Bayern è tra i primi cinque club al mondo per palmares è per fatturato, nonché vincitore per ben cinque volte della coppa dalle “Grandi Orecchie”. Il Bayern oggi è una vera e proprio corazzata fatta di campioni che vanno da Lewandoski a Robben, da Rybery a Thomas Mueller passando per il grande ex Vidal per continuare con il migliore portiere degli ultimi anni Neuer, unico al mondo a poter dire di giocarsela alla pari con il grande Buffon. Tutta questa batteria di fenomeni viene schierata in campo da quello che si può dire senza paura di essere smentiti il migliore allenatore dell’ultimo decennio: Pep Guardiola.
Il catalano dopo aver creato il grande Barcellona, si è spostato in Baviera nel tentativo di replicare il suo progetto. Ma i risultati, soprattutto in campo europeo, non si sono avverati. Due eliminazioni in semifinale non hanno reso possibile il grande sogno di Guardiola di rivincere fuori da Barcellona la Champions. Ora che l’avventura di Pep è arrivata al capolinea, ha già annunciato le sue dimissioni e il conseguente passaggio al Manchester City, questa è la sua ultima opportunità di giocarsi le chance di vittoria col Bayern. Guardiola non è mai entrato nel cuore dei tifosi e dell’ambiente bavarese, e il suo congedo è stato accolto con indifferenza se non con soddisfazione.
Stasera per Guardiola i problemi saranno parecchi soprattutto per via degli infortuni che hanno falcidiato il reparto difensivo. Boateng Badstuber Javi Martinez, tutti e tre difensori centrali sono fuori causa, E l’ex romanista Benatia è reduce da un grave infortunio e sembra pronto solo per la panchina. Nella Juventus pare tutto confermato. Mr. Allegri sceglierà il 4-4-2 vista l’assenza di Chiellini. Grande attesa per il rientro di Mandzukic al centro dell’attacco bianconero. Il grande ex del Bayern ha vinto con i bavaresi la Champions, ma non ha mai legato con Mr. Guardiola che dopo una stagione di contrasti gli ha dato il benservito. Questa sera potrebbe essere la grande serata del riscatto per il centravanti croato.
E come si supponeva alla vigilia, Guardiola ci sorprende lasciando fuori dalla starting list Xabi Alonso, uno dei più esperti, preferendogli il suo pupillo Thiago Alcantara. Il 4-1-4-1 bavarese potrebbe tranquillamente trasformarsi in 4-2-3-1 o in un 3-5-2 a seconda di come gli interpreti si adatteranno nelle fasi di gioco. Nella Juventus tutto confermato. 4-4-2 con coppia centrale Bonucci Barzagli e il rientro di Khedira a centrocampo. Al via il Bayern è già tutto nella metà campo bianconera, sarà il leitmotif di tutto il primo tempo. Anche se la prima occasione è proprio della Juve che su una esitazione di Alaba ha una chance, ma il tiro da fuori area di Mandzukic e di facile lettura per Neuer. Il Bayern risponde al quarto con un improvviso tiro al volo dal limite di Vidal che costringe Buffon alla respinta.
Il tema tattico della partita è chiaro. Tutto il Bayern a pressare con i bianconeri rintanati in difesa per una partita di sacrificio e di pazienza. Proprio su una di queste ripartenze Dybala serve una bella palla al centro per Mandzukic, ma la deviazione in spaccata finisce al lato. Ora la pressione del Bayern è veramente asfissiante. Praticamente Guardiola lascia solo due difensori con Vidal in mezzo a loro a creare gioco e tutto il resto della squadra a spingere nella metà campo bianconera. Douglas Costa è una spina nel fianco sulla destra, mentre sulla sinistra Lahm e Robben creano spesso la superiorità numerica. Al tredicesimo clamorosa palla gol per Mueller che a due tre metri dalla porta si divora il vantaggio.
La parte centrale del tempo è un monologo bavarese con percentuali di possesso palla che superano il 70%. La Juventus non riesce quasi mai ad uscire dalla propria tre quarti con Dybala che non riesce mai a tener palla e Pogbà che soffocato dal pressing avversario. Al 31° altra grossa occasione per i tedeschi con un tiro sporco da fuori area di Bernat che costringe Buffon ad una difficoltosa deviazione. Subito dopo un’inzuccata di Lewandoski finisce docilmente nella braccia di Buffon. Al 43° il meritato vantaggio del Bayern. Cross di Robben e contro cross di Douglas Costa, rinvio in affanno di Barzagli proprio sui piedi di Mueller che con un comodo piattone insacca. Il tedesco questa volta non poteva proprio sbagliare. Juventus soffocata dal pressing bavarese, ma sfortunata negli episodi. Sul gol di Mueller, Lewandoski è in netta posizione di off side davanti a Buffon, mentre poco prima un netto fallo di mano di Vidal non viene visto dall’arbitro.
Il secondo tempo si apre con l’ingresso di Hernanes al posto di Marchisio infortunato. Nei primi dieci minuti i bianconeri sembrano tenere meglio il campo riuscendo finalmente ad uscire dalla propria tre quarti. Ma il Bayern ha mille risorse. Ed il contropiede perfetto di Robben punisce una Juventus che stava crescendo. La classica azione dell’ala olandese che dalla destra si accentra e con un tiro a giro di sinistro supera l’incolpevole portiere bianconero. Ancora una volta un’azione meravigliosa, ma iniziata da un evidente trattenuta su Bonucci che ha spalancato la strada a Robben. L’arbitro inglese Atkinson risulterà il peggiore in campo al termine della partita.
Ora la Juve deve evitare l’imbarcata, l’uno due tedesco è una mazzata violentissima che stenderebbe qualsiasi squadra. Ma un episodio riapre in maniera inaspettata la sfida. Un errore in disimpegno di Kimmich lascia il pallone a Mandzukic che con un perfetto assist trova Dybala a tu per tu con Neuer. Freddissimo il giovane argentino che fulmina il portierone tedesco, per il suo primo gol in Champions. Ora la partita è una vera e propria bolgia e gli scontri in campo aumentano, la Juve cerca con il carattere e con l’orgoglio di pareggiarla. La prima occasione è di Cuadrado che spreca malamente una galoppata spettacolare di 40 metri di Mandzukic, con un tiro centrale che Neuer alza sopra la traversa. La seconda occasione è di Pogbà che prova a fare il verso a Robben, con un tiro a giro che finisce di un soffio alto.
Intanto entrano Sturaro e Morata per gli stanchissimi Khedira e Dybala. Lo spagnolo si fa subito trovare pronto, ma la sua conclusione strozzata è facile preda di Neuer. Ma al 76° arriva il giusto pari proprio su una combinazione dei due nuovi entrati. Sponda area di Morata sulla quale irrompe Sturaro che in spaccata insacca sotto la traversa. 2-2 con l’uomo che non t’aspetti. La partita rimane vibrante e combattuta fino all’ultimo col Bayern che negli ultimi minuti ritorna a premere ma senza trovare occasioni. Anzi l’ultimo tiro in porta è ancora bianconero con un tiro di Bonucci sugli sviluppi di un angolo. La partita si chiude sul 2-2; un pareggio che ad un certo punto pareva pura utopia per la Juventus.
Ora al ritorno la Juventus è chiamata all’impresa: vincere a Monaco o pareggiare almeno con un 3-3. Il Bayern è una squadra fantastica costruita sulle idee di un allenatore moderno e innovativo. Il pressing asfissiante che fanno i tedeschi non permette agli avversari non solo di giocare, ma anche di pensare. La giocata che gli avversari del Bayern debbono fare è sempre al limite, sempre a rischio errore e ciò è veramente massacrante dal punto di vista psicologico. In più i campioni che Guardiola ha a disposizione si mettono sempre al servizio della squadra cosa che non sempre capita quando si hanno così tanti fenomeni in campo.
Unica nota stonata di una partita bellissima, l’arbitraggio. Purtroppo bisogna estendere la considerazione a tutte le squadre italiane, basti pensare agli errori arbitrali che hanno caratterizzato le partite di Roma Lazio e Napoli e in parte anche della Fiorentina. Possiamo pensare ad una serie di coincidenze incredibili, ma il peso politico del calcio italiano sembra sempre più basso nel panorama europeo e questo non è un bel viatico per i ritorni delle cinque squadre italiane.
Tornando alla sfida di stasera, la Juventus ha dimostrato un carattere ed un cuore eccezionali che debbono far sperare per il ritorno. Se la Juventus riuscirà ad alzare il baricentro di venti metri e a sfruttare al meglio le poche ripartenze che i tedeschi concederanno, le possibilità ci saranno, anche perché la fase difensiva bavarese non è impeccabile. La Juventus dovrà essere cattiva come stasera lo è stata solo quando si è trovata sotto di due gol cercando di essere meno passiva. Solo così si potrò ribaltare la qualificazione.

(Pierfrancesco Bonanno)




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