Calcio – La Germania iscena proteste contro il Paese ospitante ed il Giappone pensa a vincere e raccoglie tre punti importantissimi vincendo per 2-1.
Dopo un primo tempo dominato dai tedeschi che passano in vantaggio con il rigore di Gundogan. Nella ripresa la musica cambia, nonostante le tante occasioni per la squadra di Flick. I cambi del ct asiatico Moriyasu danno nuovo vigore al Giappone, che prima trova il pari con Doan e poi addirittura la rete che vale tre punti con la splendida azione di Asano.
LA PARTITA
Flick sceglie Havertz come falso nueve con Gnabry largo a destra, Muller e Musiala a occupare i mezzi spazi, Raum in posizione avanzata sulla fascia sinistra, Kimmich e Gundogan davanti ai difensori che, in fase di non possesso, restano in tre. Dal 3-2-5, a chiara impostazione posizionale, al 4-2-3-1 con palla agli avversari. Avversari che si schierano con lo stesso sistema di gioco e che non hanno nessuna intenzione di pressare, lasciando giocare la Germania per ripartire in velocità una volta recuperata palla. Proprio in questo modo, in avvio, il Giappone trova il vantaggio con Maeda fermato però dal guardalinee che segnala il giusto fuorigioco.
La Germania si rende pericolosa solo poco dopo il quarto d’ora con un colpo di testa di Rüdiger sugli sviluppi di un calcio d’angolo. I tedeschi tentano di superare la muraglia giapponese con rapidi scambi di prima che liberino qualcuno per la conclusione da fuori. E’ così che Kimmich impegna Gonda, prima che, sulla respinta, Gundogan venga fermato in fuorigioco. La Germania, con il passare dei minuti, inizia a chiudere gli avversari in area e il portiere giapponese si oppone al tiro-cross di Raum con il solito Gundogan murato dalla difesa. Alla mezz’ora sale in cattedra Kimmich che pesca Raum in area: Gondo lo atterra e, sul rigore conseguente, il centrocampista del City si riabilita portando in vantaggio la squadra di Flick. Dopo il gol annullato ad Havertz per fuorigioco, all’ultimo secondo di recupero del primo tempo, Maeda, di testa, sfiora un pareggio che sarebbe stato clamoroso.
La ripresa inizia con una sorpresa da parte giapponese: entra Tomiyasu, un difensore, per un attaccante esterno, Kubo. Si passa alla difesa a tre, tentando di cambiare la logica di un match che sembrava segnato. Le cose, all’apparenza, non cambiano molto. Anzi, Musiala sfiora il raddoppio dopo una spettacolare azione personale in area di rigore. E’ sempre il gioiellino del Bayern a regalare a Gundogan il pallone del raddoppio che, però, si schianta sul palo. Il Giappone alza il pressing e inizia a creare qualcosa dalle parti di Neuer. Flick corre ai ripari facendo entrare Hofmann e Goretzka, con il primo che impegna Gonda, che poi si supera per tre volte di fila su Gnabry.
Ma il Giappone non ha nessuna intenzione di mollare, con Moriyasu che mette in campo tutti gli attaccanti a disposizione. Le cose, questa volta, cambiano davvero. Neuer compie un autentico miracolo su Ito, poi Sakai spara alle stelle. Pochi secondi e Minamino impegna ancora il portiere tedesco, ma stavolta il tap-in di Ritzu Doan beffa la Germania. Poi accade l’incredibile. Asano mette giù un pallone proveniente da un lancio da lontanissimo di Itakura, beffa Schlotterbeck nell’uno contro uno e supera Neuer. La Germania, complice il solito super recupero, avrebbe ancora la possibilità di trovare il gol ma non riesce a costruire nulla di più di una conclusione di Goretzka. Ora per la Germania la strada si è fatta in salita!