Movienerd – Si tiene da lunedì 1 al 7 agosto nella suggestiva cornice del Forte Sangallo di Nettuno (Roma) la ventesima edizione del Guerre & Pace FilmFest. La rassegna, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, organizzata dall’Associazione Seven, con la direzione artistica di Stefania Bianchi, rappresenta una vetrina unica dedicata al cinema di guerra e di pace e propone proiezioni di lungometraggi, corti e documentari – in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà – oltre a eventi come le presentazioni di libri, in collaborazione con le principali case editrici.
Il Guerre & Pace FilmFest quest’anno ha come filo conduttore il tema sempre più attuale dei Popoli in Guerra, per riflettere sul dramma delle guerre e su come il cinema l’ha rappresentata e continua a rappresentarla sugli schermi, raccontandoci complessità e contraddizioni, ma soprattutto gli effetti devastanti che provoca su chi la fa e su chi la subisce. Un tema che accenderà i riflettori sulle Storie dei popoli, per raccontare gli odierni conflitti che flagellano il mondo con un focus particolare sulla guerra in Ucraina. Ogni sera al festival verranno presentati dei filmati dell’Archivio Storico Istituto Luce Cinecittà incentrati sul tema di questa edizione.
Per il secondo anno consecutivo, il festival propone dallo scorso anno una proiezione di cortometraggi, sempre incentrati sul tema della guerra e della pace, e da questa edizione un Premio a loro dedicati, giudicati da una Giuria di qualità. “Una sezione importante – nelle intenzioni della direzione artistica – che risponde alla scelta del festival di dare una vetrina alle opere dei giovani autori e alla loro sensibilità nel raccontare la guerra e la pace”.
Tra i lungometraggi, Il padre di Fatih Akin, Midway di Roland Emmerich, Atlantis e Reflection dell’ucraino Valentyn Vasjanovyč, Kurbun/ Essere Kurdo di Fariborz Kamkari e Prima della pioggia di Milcho Manchevski. I documentari presentati abbracciano titoli quali La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko, Bosnia Express di Massimo D’Orzi e Los Zuluagas di Flavia Montini, recentemente vincitore del David di Donatello, mentre tra i libri trovano spazio le presentazioni di Donbass. La guerra fantasma di Sara Reginella, Ritorno in Iran di Fariborz Kamkari e Vivere a Mosul con l’Islamic State: Efficienza e brutalità del Califfato di Laura Quadarella Sanfelice di Monteforte.
Il programma completo del festival:
Lunedì 1 agosto, alle ore 21:00 l’apertura del festival, a seguire la proiezione del cortometraggio Notte di Marzo di Gianni Aureli, quindi, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, il documentario La macchina delle immagini di Alfredo C. di Roland Sejko.
Martedì 2 agosto alle ore 21.00 la presentazione libro Donbass. La guerra fantasma di Sara Reginella. Alle 21:30 il cortometraggio Christmas 1914 di Alessandro Rajola, quindi, la proiezione del documentario Bosnia Express di Massimo D’Orzi e a seguire la proiezione del film Il padre di Fatih Akin.
Mercoledì 3 agosto alle ore 21.15 la proiezione del cortometraggio Venti minuti di Daniele Esposito e a seguire il lungometraggio Midway di Roland Emmerich.
Giovedì 4 agosto alle ore 21.15 la proiezione del corto Le radici di Marte di Stefano Aderenti. Alle 21:30 il lungometraggio Atlantis di Valentyn Vasjanovyč e a seguire il documentario Los Zuluagas di Flavia Montini, recentemente vincitore del David di Donatello.
Venerdì 5 agosto alle ore 21.00 il regista Fariborz Kamkari presenta il suo libro Ritorno in Iran. Alle 21:20 la proiezione del corto Sotto pressione di Marco Sardella e alle 21.30 la proiezione del film Kurbun/ Essere Kurdo di Fariborz Kamkari.
Sabato 6 agosto alle ore 21:00 la presentazione del libro Vivere a Mosul con l’Islamic State: Efficienza e brutalità del Califfato di Laura Quadarella Sanfelice di Monteforte. Alle 21:20 il cortometraggio La pace in un sogno di Enrico Capasso. A seguire, la proiezione del lungometraggio Reflection di Valentyn Vasjanovyč.
Domenica 7 agosto, l’ultima serata del festival si apre alle ore 21.20 con la proiezione del cortometraggio La guerra non è un gioco di Diego Coluccini e Leonardo Dominguez. Alle 21:25 la consegna del Premio Guerre & Pace FilmFest al Miglior Cortometraggio. Il festival si chiude a seguire, con la proiezione del lungometraggio Prima della pioggia di Milcho Manchevski.
“Quella di quest’anno sarà un’edizione speciale – sottolinea Stefania Bianchi – per la ricorrenza dei 20 anni del festival, ma sarà un’edizione anche necessaria alla luce della drammatica guerra in Ucraina, per denunciare e per far riflettere soprattutto le giovani generazioni sui drammi più epocali. Un’occasione per lo spettatore di vivere l’esperienza del Guerre & Pace FilmFest in un luogo ricco di significati e di grande valore storico e artistico. Ed è che così che la rassegna diventa anche un’opportunità per promuovere il nostro patrimonio artistico e culturale, dando allo spettatore la possibilità di fruire l’arte del cinema in un luogo d’arte come il Forte Sangallo di Nettuno”.
UNA RASSEGNA ‘GREEN’
Anche Guerre & Pace FilmFest si mobilita per combattere la crisi climatica e in questa ventesima edizione metterà in campo diverse azioni per dare alla rassegna, che si svolge all’aperto, una veste “green”, privilegiando l’impiego di mezzi, materiali e prodotti a basso impatto ambientale. La prima azione partirà proprio dai trasporti: Guerre & Pace FilmFest incoraggerà i propri ospiti e spettatori all’uso di treni, bus e biciclette per raggiungere il luogo dove si svolgeranno le proiezioni. Altra azione sarà quella di ridurre al minimo biglietti, inviti, manifesti, programmi e comunicati cartacei, optando per i materiali digitali fruibili attraverso il QR code e potenziando la gestione degli ingressi via app. Le prenotazioni saranno infatti gestite attraverso l’App di Eventbrite. I materiali che si stamperanno saranno su carta riciclata ed ecologica. Altra azione sarà quella di comunicare durante le serate la responsabilità ambientale e promuovere messaggi di scelte sostenibili volte a suggerire, tra l’altro, la raccolta differenziata e l’utilizzo del vetro anziché della plastica. Una scelta questa importante per presentare la vision, i valori, l’attenzione alla sostenibilità del Guerre & Pace FilmFest e della sua organizzazione.