Calcio – serie A – Napoli e Juventus volano

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La lotta al vertice del campionato di serie A ha vissuto nel pomeriggio di domenica una nuova puntata. Ha aperto la Juventus che alle 12.30 è andata a caccia della dodicesima vittoria in campionato, mentre alla 15 il Napoli ha ricevuto l’Empoli al San Paolo per confermarsi in cima alla classifica.
La Juve scende in campo contro il Chievo Verona con la sicurezza e la forza dei risultati. Sono quattordici le vittorie consecutive, contando anche le tre di Coppa Italia, e il Chievo, per giunta in formazione rimaneggiata per via di squalifiche ed infortuni, non sembra proprio la formazione che fermerà la marcia trionfale bianconera. I bianconeri si schierano con il consolidato 3-5-2 con alcuni innesti rispetto alle ultime prestazioni. Caceres da un turno di riposo a Chiellini, Alex Sandro sostituisce lo squalificato Evrà e Morata, in cerca di conferme, sostituisce l’infortunato Mandzukic.
La partita viene immediatamente messa sui binari giusti dai bianconeri. Dopo solo quattro minuti Alex Sandro ha la possibilità di portare in vantaggio i suoi, ma la sua conclusione finisce alta di poco. Bastano solo altri due minuti e la Juve si porta in vantaggio. Cross dalla destra di Lichtsteiner, mal giudicato dalla difesa clivense, che si deposita sui piedi di Morata, partito sul filo del fuorigioco, che facilmente realizza. Da qui è un monologo bianconero che potrebbe raddoppiare in diverse occasioni, soprattutto con i suoi elementi più talentuosi, Pogbà e Dybala. I due però si compiacciono un po’ troppo del loro talento sprecando diverse facili opportunità e facendo infuriare mr. Allegri. Comunque la Juventus è impressionante per la facilità con cui sta in campo e per la dimostrazione di potenza che traspare da ogni azione. Per il Chievo c’è solo un tiro nello specchio in tutto il primo tempo con Buffon che controlla senza troppi problemi.
Mr. Allegri può finalmente tranquillizzarsi quando l’ennesima iniziativa di Dybala serve Khedira sul limite destro dell’area. L’assist del tedesco è perfetto per Morata che ancora una volta a porta vuota raddoppia. 2-0 e fine primo tempo. I primi minuti sembrano indicare un’inversione di tendenza col Chievo che crea due potenziali occasioni, ma la schiarita è di breve durata. La Juve ricomincia a macinare gioco con una capacità sconfortante per i clivensi. Il 3-0 è servito su l’asse Dybala Pogbà che spalanca la porta ad Alex Sandro che appena dentro l’area triplica. Il 4-0 è di Pogbà con un azione personale dribbla due avversari e dal limite beffa Bizzarri con un tiro non potente ma angolatissimo. L’accademia bianconera continua; due traverse e altre occasioni mancate di un soffio non permettano alla Juve di giungere alla cinquina. Per il Chievo il fischio finale è una liberazione.
Impressionante è l’unica definizione che si può dire della prestazione bianconera. Il Chievo era rimaneggiato e nel finale molto demotivato, ma questa Juve dimostra una determinazione al limite della ferocia. La ricerca del quinto gol nonostante la partita fosse ampiamente chiusa è lo specchio della mentalità juventina.
L’eco della vittoria bianconera arriva con forza al San Paolo. Il Napoli è determinato al massimo a riprendersi i suoi due punti di vantaggio infatti al fischio iniziale è già assedio partenopeo. Prima Hamsik e poi il Pipita hanno due ottime possibilità di portare in vantaggio il Napoli. L’occasione più clamorosa è ancora sui piedi di Higuain che all’altezza del dischetto del rigore fa fare un figurone al portiere polacco Skorupski. Insigne sfiora il palo con un destro dal limite. Tutto ciò avviene nei primi sedici minuti di gioco. La mole di gioco della squadra di Sarri è notevole, per l’Empoli è come stare dentro Fort Apache.
Ma il calcio è imprevedibile e le situazioni mutano in un attimo. Punizione dai 30 metri dell’Empoli calciata da Paredes il cui tiro sbatte su Callejon e beffa Reina già pronto all’intervento. Primo tiro in porta empolese e gol del vantaggio. Ma bastano cinque minuti al Napoli per raddrizzarla. Insigne scodella al centro dalla sinistra, Higuain si libera del suo diretto marcatore e di testa realizza. 22 gol in 22 partite. Media pazzesca! Altri quattro minuti e la rimonta è completa. Punizione sublime di Insigne che con un tiro a giro supera l’incolpevole Skorupski. Un vero capolavoro balistico degno di Maradona. Il primo tempo si conclude qui con un Napoli spettacolare e scoppiettante.
Pochi minuti della ripresa è la partita è in ghiaccio. Un pallone messo in mezzo dalla destra di Callejon viene sconsideratamente deviato in fondo alla proprio rete da Camporese. Il più classico degli autogol porta a tre le reti dei napoletani. Con la partita al sicuro l’unico brivido arriva per un colpo ricevuto da Higuain, ma sarà più lo spavento che altro. Nel finale c’è finalmente gloria per Callejon, che senza ombra di dubbio oggi potremmo definire il migliore in campo, che con una doppietta porta a 5 le reti del Napoli. I gol dello spagnolo ancora una volta vengono da cross dall’esterno, in tutti e due casi l’assist man dalla fascia sinistra è Mertens. Il finale di 5-1 non ammette repliche. La chiave della partita di oggi sono i movimenti degli attaccanti esterni del Napoli, la difesa dell’Empoli non è mai riuscita a leggerli, 4 gol su 5 sono nati da azioni sulle fasce. La mano di Sarri è evidente anche in questo.
A tutti i meriti che finora sono stati riconosciuti al Napoli, ora bisognerà aggiungere anche il carattere. Di certo non era facile ribaltare una partita fin lì dominata, con in più la pressione del risultato della Juventus a peggiorare l’atmosfera. Ma la squadra di Sarri ha superato anche questa prova. Il Napoli è una macchina da gol: 50 finora. L’importanza di Higuian è centrale per la causa napoletana, ma sarebbe limitante dire che il Napoli è solo Higuain. Insigne è già in doppia cifra realizzativa con 8 assist. Callejon dopo un non esaltante avvio, oggi è stato fondamentale. Il suo lavoro sulla fascia e fondamentale per il gioco di Sarri. In più i sostituti Mertens e Gabbiadini si fanno sempre trovare pronti. Se a questo aggiungiamo una difesa che subisce pochissimo possiamo tranquillamente dire che la squadra partenopea è veramente completa.
Il Napoli a fine gara ritrova i due punti di vantaggio, che nel corso del pomeriggio aveva smarrito più per circostanze fortuite che per effettivi demeriti. Ma la Juve è lì e tutti sanno che la Juve non molla mai. Tutto fa pensare che lo spartiacque di questo campionato sarà sabato 13 quando allo Stadium la capolista andrà a far visita ai bianconeri. La tensione già sale…
(Pierfrancesco Bonanno)




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