Roma – Da ieri, venerdì 22 aprile, il Planetario di Roma, ospitato all’interno del Museo della Civiltà Romana, finalmente ha riaperto le porte al pubblico, dopo un approfondito intervento di manutenzione e importanti lavori di riqualificazione e messa in sicurezza a cura della Sovrintendenza capitolina ai beni culturali. Era chiuso dal 2014. Oggi si è tenuta la cerimonia ufficiale del nuovo via della struttura, alla presenza del sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, e dell’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor.
Grazie a una tecnologia all’avanguardia, il Planetario di Roma offrirà a tutti una possibilità unica per scoprire i segreti dello spazio. Si potrà infatti ammirare la magnificenza del cosmo e godere appieno, in assenza di inquinamento luminoso artificiale, della meraviglia del cielo stellato, ci si potrà immergere nella bellezza dell’universo e della sua evoluzione, rivivendo le fasi dell’esplorazione spaziale, sorvolando le nebulose più nascoste e ammirando il nostro pianeta da un punto di vista irripetibile. I visitatori potranno assistere a spettacoli scientifici appositamente realizzati dagli astronomi del Planetario comodamente seduti sulle 98 poltrone reclinate e disposte circolarmente, in tre anelli concentrici, con lo sguardo rivolto alla grande cupola e accompagnati dal vivo dalla narrazione degli astronomi.
Per rendere possibile un’esperienza immersiva completamente nuova, il Planetario di Roma si avvale adesso delle più avanzate tecnologie di visualizzazione, dalle potenzialità straordinarie. A differenza del vecchio sistema di proiezione optomeccanico, che si limitava a riprodurre il cielo stellato visto dalla Terra, il nuovo avanzato software “Sky Explorer” permette di ricostruire sull’ampia volta della cupola ogni aspetto di un intero universo virtuale. Consente infatti di aggiungere la dimensione della profondità, ossia di lasciare la Terra ed “entrare” letteralmente nel cielo e navigarlo in qualunque direzione dello spazio e del tempo. Si possono visitare gli altri pianeti e i corpi celesti, e ricostruire eventi astronomici avvenuti nel passato o previsti nel futuro.
L’ampia superficie della cupola, uno schermo emisferico di ben 300 metri quadrati e 14 metri di diametro, funge da schermo di proiezione offre ai visitatori una visione estremamente coinvolgente. A illuminare i corpi celesti sulla cupola provvede un nuovo e potente sistema digitale di videoproiettori laser ad altissimo contrasto, con risoluzione 4K, che permette di ottenere una perfetta oscurità del cielo notturno, di modulare in maniera realistica le sfumature di luci e ombre della Via Lattea e, al tempo stesso, di mettere in grande risalto gli astri più luminosi e le superfici dei pianeti.
Grazie anche alla capacità del nuovo software di archiviare e gestire una grande mole di dati e di effettuare aggiornamenti in tempo reale, il nuovo planetario è ora anche in grado di mostrare le più recenti novità astronomiche e scoperte della comunità scientifica e consente inoltre al suo staff scientifico di dialogare con una community internazionale di addetti ai lavori, condividendo, anche dal vivo, esiti di ricerche e studi, spettacoli, modalità di narrazione, soluzioni creative al servizio della divulgazione scientifica.
L’attività del Planetario riparte con lo spettacolo “Planetario: ritorno alle stelle”, della durata di 45 minuti – una produzione originale dello staff scientifico del Planetario di Roma. Un viaggio nello spazio e nel tempo, attraversando gli scenari mitici delle costellazioni per conquistare punti di vista inediti, da cui ammirare la Terra da lontano, sorvolando pianeti, nebulose e galassie, fino a rivivere le tappe cruciali dell’esplorazione spaziale e dell’astronomia più recente. Le repliche dal martedì al venerdì sono riservate la mattina alle scuole (a partire dal 26 aprile) e il pomeriggio al pubblico.