Governo – Qualcosa sembra muoversi sul fronte green pass. Il miglioramento del quadro epidemiologico nel nostro Paese dovrà portare a una riflessione sulla modifica dell’attuale sistema di regole e restrizioni. Ma dalle valutazioni si dovrà passare a stretto giro all’attuazione pratica di tutti gli allentamenti possibili, per far proseguire la ripresa economica e consentire un ritorno alla normalità del passato. È questa la linea tracciata dalla Lega, che chiede al governo un cambio di passo nella lotta al Covid-19: la situazione va progressivamente migliorando e dunque sarà opportuno prevedere sempre più allentamenti nelle prossime settimane.
In pressing va Massimo Garavaglia, che suggerisce al premier Mario Draghi di modificare le regole troppo stringenti che rischiano di far soffrire ulteriormente l’Italia. Il ministro del Turismo ha indicato come modello di riferimento quello della Francia, “che ad aprile toglie tutto”. I dati migliorano con il passare del tempo e dunque il 31 marzo potrebbe cessare definitivamente lo stato di emergenza. A quel punto “tutte le regole legate a quel provvedimento straordinario decadranno”.
Per Garavaglia è giunto il momento di entrare in un’ottica differente nella strategia di argine al Coronavirus. A suo giudizio è arrivata l’ora di introdurre una regola nuova regola generale: sotto una certa soglia di occupazione dei posti letto in rianimazione si dovrebbero abolire tutte le misure, “sia per gli italiani che per chi arriva dall’estero”. Il che sarebbe una rivoluzione rispetto all’atteggiamento adottato fino a questo momento.
Il ministro del Turismo, nell’intervista rilasciata a La Repubblica, ha inoltre posto l’attenzione sulla questione vaccino: l’obbligo per gli over 50 prosegue fino a metà giugno e qualche esperto ha già proposto di prorogarlo insieme al green pass. Garavaglia scommette che a metà giugno il quadro Covid-19 in Italia sarà decisamente migliore rispetto a quello di aprile. “Da qui ad allora dovremo capire se ha ancora senso fare questo vaccino”, ha fatto notare. Pur restando in attesa delle indicazioni del mondo della sanità, considerando che le coperture sono molto alte, “pensare di fare la vaccinazione l’estate prossima ha poco senso oggettivamente”.
Anche Matteo Salvini ha detto la sua sull’argomento: “Ormai i guariti sono più di 10 milioni, i numeri della pandemia stanno calando in tutto il mondo”. Il 31 marzo scadrà lo stato di emergenza e perciò ritiene che strumenti come il green pass e il certificato verde rafforzato andrebbero superati e dunque non rinnovati. “Spero che il 31 marzo si superino tutti gli obblighi. Siamo tra i più vaccinati, non possiamo essere quelli che hanno più restrizioni”, ha aggiunto.