Cacciari – “Con la Commissione Dubbio e Precauzione (Dupre) faremo un’analisi scientifica dei provvedimenti e diremo la nostra. L’obbligatorietà è prevista dalla nostra Costituzione ma è vincolata al rispetto della dignità della persona”.
Il dibattito nel Paese è accesso all’alba del Consiglio dei Ministri che ieri, 5 gennaio 2022, ha approvato all’unaminità (forzata) l’obbligo vaccinale mascherato manchevole dell’assunzione di responsabilità da parte dello Stato in merito ai possibili effetti collaterali del vaccino.
Così mentre il nodo da sciogliere sembra essere proprio la revisione del consenso informato, arrivano le parole del filosofo Massimo Cacciari che più volte ha parlato di “democrazia in pericolo”.
Pur riservandosi un’analisi accurata le prime dichiarazioni ai media del filosofo sono forti ed evidenziano irregolarità palesi: “Mi sembra un’ipocrisia, perché di fatto l’obbligo vaccinale c’era già”.
“Se si parla di obbligo vaccinale credo che ci vorrà un provvedimento di legge, non basta un decreto. Non so in che modo sia formalizzato questo obbligo, bisogna capire”. Gli unici esenti sono coloro che presentano comprovate esigenze mediche. Poi agginge:“Le comprovate esigenze mediche non sono state praticamente mai riconosciute”.
Già a settembre 2021 il professore era stato molto chiaro: “Ormai vige l’obbligo e stop. L’obbligatorietà è prevista dalla nostra Costituzione ma è vincolata al rispetto della dignità della persona. Questo significa due cose. Uno che la persona sia perfettamente informata – e chiaramente non è questo il caso – e due che non ci sia alcun rischio per la salute del soggetto che assume il farmaco”.
Ebbene, in base a dati che abbiamo, “si può affermare francamente e sinceramente che non vi è alcun rischio per una persona che sta perfettamente bene, che non ha il Covid, che non l’ha avuto o l’ha avuto e l’ha superato brillantemente?”.