Green Pass – Torino, militare della guardia di Finanza sul palco no siero

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Green Pass – “Il mio messaggio va ai miei colleghi che hanno una coscienza. Un giorno i loro figli gli diranno: papà, che cosa hai fatto?”. E’ un militare della guardia di finanza a salire sul palco di una manifestazione No Green Pass. Silvestro Catacchio, qualificandosi come “appartenente alle forze dell’ordine”, ha preso la parola sui fatti di Trieste e, in particolare, sullo sgombero dei presidianti che intendevano bloccare il porto. “Le menzogne – ha detto fra gli applausi e i cori ‘Liberta e ‘Vergogna’ – non potranno essere portate sul tavolo. Le immagini della folla trattata in quel modo faranno il giro del mondo. E saranno la vittoria di questo movimento”.

Il finanziere ha accostato il leader della protesta giuliana, Stefano Puzzer, alle figure di Gandhi e del ragazzo davanti ai carri armati in piazza Tienanmen, “in Cina, nella dittatura più terribile del mondo”. I funzionari della Digos hanno preso nota, l’identità del comiziante è stata rapidamente messa a fuoco e il caso è arrivato al comando delle Fiamme Gialle. L’uomo, comunque, una volta sul palco ha dimostrato di essere consapevole delle potenziali conseguenze del suo gesto: “So che rischio molto – ha spiegato – ma tanto sono a fine carriera, sto per andare in pensione”. Catacchio, in servizio al Gruppo Torino del comando provinciale della Guardia di Finanz, ora è in ferie.

Lo scorso 25 settembre, a Roma, la vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò era intervenuta a un sit-in in Piazza San Giovanni sostenendo la tesi dell’illegittimità del Green pass.  Nei suoi confronti è stato avviato un procedimento disciplinare. “Sono una libera cittadina – ha commentato in seguito via social – che esercita i propri diritti. Se L’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace. Io andrò avanti lo stesso. Con o senza divisa”.

Alle prese di posizione pubbliche del finanziere e della funzionaria si affianca il gesto compiuto a Genova il 19 ottobre da due poliziotti che hanno portato dolci e focacce ai dimostranti No Pass riuniti in presidio per bloccare uno degli accessi al porto. “Un messaggio di solidarietà”, secondo i manifestanti. Un video reperibile sul web mostra un corollario di abbracci e di pacche sulle spalle. “Anche gli agenti — hanno detto quelli di Libera Piazza, uno dei gruppi impegnati nella protesta – sono in una posizione delicata. Una cosa è la base, un’altra cosa sono i vertici. C’è bisogno di tanta comprensione e tanta umanità”.




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