Calcio – Conference League, Bodo Glimt-Roma 6-1

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Calcio – Disastro Roma in Norvegia: i giallorossi escono dallo stadio del Bodo Glimt con un passivo di 6-1, in un match valido per la terza giornata di Conference League. Per il Bodo doppiette di Botheim (8′ e 52′) e Solbakken (71′ e 80′) e gol di Berg (20′) e Pellegrino (78′). Il gol della bandiera dei giallorossi al 27′ con Carles Perez.

Una disfatta storica condanna la Roma nella terza giornata della Conference League, a sette anni esatti dal 7-1 contro il Bayern Monaco ai tempi di mister Garcia. La squadra di Jose’ Mourinho sprofonda contro il Bodo/Glimt con il risultato di 6-1. Un punteggio severissimo in un momento delicato della stagione, che permette ai norvegesi di scalzare i giallorossi dal primo posto del girone.

Mourinho cambia nove elementi rispetto all’Allianz Stadium e dà fiducia ai calciatori poco impiegati in questo inizio di stagione. Ma dopo appena 8′ il Bodo è già avanti. Un’azione in verticale dei norvegesi premia Botheim che a tu per tu con Rui Patricio non sbaglia. La Roma sembra con la testa già altrove, tant’è che poco dopo serve Rui Patricio per negare il gol a botta sicura di Konradsen. Al 20′ pero’ il portiere portoghese non può far nulla per evitare il raddoppio del Bodo/Glimt che firma il 2-0 con una conclusione potente e precisa dal limite dell’area di Berg. Alla Roma serve una scossa e arriva al 28′ con il gol del migliore in campo: Diawara illumina per Carles Perez che aggancia in area e firma il 2-1.

Nella ripresa Jose’ Mourinho ne cambia tre: bocciature per Borja Mayoral, Darboe e Villar; dentro Shomurodov, Cristante e Mkhitaryan ma la Roma sembra rimasta negli spogliatoi nonostante i cambi. Al 52′ si addormenta Diawara in area, ne approfitta Sampsteid che serve a Botheim un pallone facile da depositare in rete. Mourinho rischia tutto e propone una squadra sbilanciata: dentro anche Abraham e Pellegrini. Ma la Roma non reagisce anzi, si scioglie, non reagisce più e prende la goleada. Al 71′ Kumbulla (irriconoscibile rispetto a quello chde giocava a Verona) si fa bucare da Solbakken che a tu per tu con Rui Patricio si concede anche uno scavetto. Al 78′ Pellegrino beffa la difesa giallorossa e batte l’estremo difensore portoghese. Al 79′ Solbakken vola in profondità, salta Rui Patricio e appoggia in rete. Per Mourinho è uno dei punti più bassi in carriera.

José Mourinho sferza i giocatori, Bodo Glimt-Roma, Getty Images

Mourinho: sconfitta storica, lascia una ferita

Nella sua ultraventennale carriera da tecnico con oltre 1008 panchine, José Mourinho non aveva mai rimediato una batosta come quella che il Bodo Glimt ha inflitto ai danni della Roma. Una sconfitta per 6-1 inattesa, nonostante il turnover ampio che aveva attuato il tecnico portoghese per questa partita con ben 9 giocatori impiegati domenica dal 1’ contro la Juventus, inizialmente in panchina, e i soli Rui Patricio e Ibanez impiegati insieme alle seconde linee. Una decisione radicale e che Mourinho ha pagato a caro prezzo visto che la squadra ha rimediato una sconfitta sconcertante, commettendo ingenuità in serie e soprattutto denotando un’apatia e mancanza di reazione assolutamente intollerabile a questi livelli. José Mourinho, nel post partita ai microfoni di Sky, non nasconde le proprie responsabilità e si prende tutta la colpa.
“La responsabilità è mia. Sono io ad aver deciso di giocare con questa squadra. La responsabilità è mia, l’ho fatto con buona intenzione, doppia, di dare opportunità a gente che lavora tanto ma non gioca e per dare opportunità di riposare a chi gioca sempre. In un campo artificiale con questo clima ho deciso di far riposare tanti. Abbiamo perso contro una squadra che ha più qualità di noi. La formazione che ha iniziato la partita era meno qualitativa rispetto a quella impiegata dal BodoSe potessi giocare sempre con gli stessi lo farei, ma penso che sia rischioso perché abbiamo una differenza significativa di qualità tra un gruppo di giocatori e un altro. È un rischio grande e in una fase a girone con 6 partite ho deciso di fare questi cambi. Sapevo i limiti di qualche giocatore, non è niente di nuovo per me, ma ovviamente mi aspettavo una risposta migliore. Ma la decisione è mia, quindi la responsabilità è mia”.
“Non c’è dubbio che una batosta del genere lascia sempre una ferita. Sono stato onesto con i giocatori, non posso essere onesto con voi, ma nell’intimità della famiglia sì. E’ una famiglia forte dal punto di vista dell’amicizia e dell’empatia. Ma so che abbiamo dei limiti, una cosa è la squadra di 12-13 giocatori, un’altra sono gli altri. Adesso forse una cosa positiva è che nessuno mi chiederà perché giocano sempre gli stessi. Col Napoli non si può sbagliare? Non si può sbagliare mai e si può sbagliare sempre. Questo è il calcio. la nostra squadra principale sta giocando bene, non meritava più punti di quelli che abbiamo in campionato ma sempre giocando bene e con grande mentalità. Domenica andremo con questa mentalità, ovviamente con un peso sulle spalle con una sconfitta che definirei anche storica. Sì, non avevo mai preso 6 gol ma il problema non è quello che sento io, ma per i ragazzi. Se i Friedkin mi chiedessero le ragioni di questo ko? Non è questa gara che mi fa dire già cose dette internamente mai dette in pubblico. Continuerò in modo privato a parlare, senza esternare le nostre questioni interne”.



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