Calcio – Serie A – Grande Milan, Lazio work in progress, arbitro “timido”

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Calcio – Una brutta Lazio, un Milan perfetto ed un arbitro “timido” fanno 2-0 per il Milan sulla Lazio. Il Milan merita la vittoria ma sull’1-0 l’arbitro non espelle Bakayoko (che rischia il rosso diretto per un’entrata su Acerbi), episodio che avrebbe potuto cambiare l’esito della partita.

PRIMO TEMPO

Pioli ritrova Kessié in mediana, preferisce Romagnoli a Kjaer al centro della difesa e Florenzi a Saelemaekers come esterno alto a destra. Al centro dell’attacco c’è Rebic, con Ibrahimovic che parte dalla panchina (Giroud tornerà mercoledì con il Liverpool). Tra i biancocelesti Marusic e Pedro vincono i ballottaggi con Lazzari e Zaccagni. Il Milan è aggressivo fin dalle prime battute e chiude con efficacia tutte le fonti del gioco laziale. La squadra di Sarri, pur faticando a uscire, si dimostra attenta in fase difensiva e, a parte un colpo di testa di Tomori alto sopra la traversa e un tiro di Calabria sull’esterno della rete, non concede molto ai rossoneri pur soffrendo il loro predominio.

La squadra di Pioli mostra grande consapevolezza dei propri mezzi: aggressiva e corta tra le linee per tutta la gara, non consente ai biancocelesti di esprimere il loro calcio e fa male quando si presenta l’opportunità, concedendosi anche il lusso di sbagliare un calcio di rigore con Kessié. Passo indietro, invece, per i capitolini che faticano ad arrivare al tiro e pagano il maggiore dinamismo dei padroni di casa. Dove è finito il pressing alto voluto da Sarri

Il vantaggio del Milan arriva nel finale di tempo con una devastante ripartenza in campo aperto di Leao, proprio quando la Lazio sembrava in grado di limitare il pressing dei padroni di casa. Il portoghese triangola con Rebic, controlla la palla di ritorno all’interno dell’area e la piazza all’angolino. In pieno recupero i capitolini rischiano di subire il raddoppio per un rigore concesso con l’intervento del Var a seguito di un’entrata di Immobile su Kessié. Il tiro dal dischetto dell’ivoriano, però, si stampa sulla traversa e tiene in gara gli ospiti.

Nella ripresa i ritmi sono più bassi, ma la Lazio fatica ugualmente a entrare in partita. Il Milan mostra la giusta compattezza tra le linee e vince spesso i duelli individuali che si accendono nelle varie zone del campo. I cambi operati da due allenatori, poi, fanno il resto. Pioli offre un saggio delle risorse a sua disposizione quando, tra l’ovazione di San Siro, manda in campo Ibra assieme a Bakayoko (che rischia il rosso diretto per un’entrata su Acerbi) e Saelemaekers. Lo svedese, dopo essersi reso subito pericoloso con un inserimento chiuso in scivolata da Acerbi, impiega circa sei minuti per lasciare la sua firma al 67′, spingendo in rete un delizioso assist di Rebic, innescato dalla verticalizzazione di Tonali. Dopo il raddoppio il Milan si limita ad amministrare, con la Lazio capace di impegnare davvero Maignan solo con un velenoso tiro di Immobile all’83’. Al triplice fischio c’è spazio anche per il rosso a Sarri,  innervosito dalla presunzione di  Saelemaekers  che rientra invece indisturbato negli spogliatoi

I COMMENTI DEI TECNICI

Sarri è deluso e non lo nasconde: ““Abbiamo disputato una partita contraria a quello che facciamo durante la settimana, ci siamo messi ad aspettare gli avversari nella nostra metà campo. Non è la gara che avevamo preparato, questo per me è fonte di delusione. Poi però occorre essere lucidi e capire che sto chiedendo alla squadra cose a cui non era abituata, per cui certe partite possono venir fuori”. Maurizio Sarri analizza così il ko incassato dalla Lazio in casa del Milan. “Il problema è che se diventi attendista e aspetti con una linea più alta di centrocampisti, poi la palla filtra per forza. Se avessimo alzato il baricentro e fossimo andati nella metà campo avversaria i palloni sarebbero stati meno. Il problema è a monte – prosegue il tecnico biancoceleste, prima di difendere Immobile – L’Italia ha vinto mondiali con attaccanti che hanno segnato molti meno gol di Ciro. La Francia ha avuto Giroud che non ha segnato, ma ha vinto ed è stato utile in mille maniere così come Immobile. Ciro ha dei numeri per cui è inattaccabile, ma vedo che i numeri contano per certi personaggi e non per altri”. Sarri ha anche spiegato il battibecco a fine gara che gli è costato il cartellino rosso: “La lite con Saelemaekers? Niente di particolare. Un ragazzo ha fatto un gesto che a persone più anziane non si fa e Ibrahimovic ha poi tranquillizzato tutto. Cose da campo”.

Il tecnico rossonero Stefano Pioli  elogia i suoi per il successo contro i biancocelesti: “Abbiamo meritato la vittoria, dimostrando di saper giocare bene anche quando il livello si alza. Zlatan non sente gli anni che passano”. “C’era da dimostrare che il Milan può giocare bene anche nelle partite dove il livello è molto alto. Abbiamo messo in campo più qualità dei nostri avversari e abbiamo vinto meritatamente”. Stefano Pioli fotografa così il successo per 2-0 dei rossoneri sulla Lazio. “Leao? Ha solamente 22 anni, deve diventare ancora più efficace in zona conclusiva. Ci dà tante soluzioni, così come ce le dà Rebic. Chiunque metto in campo trovo equilibrio. C’è grande disponibilità da parte di tutti – ha proseguito il tecnico rossonero ai microfoni di ‘Dazn’ – Il ritorno di Ibra? Zlatan non giocava da quattro mesi, quindi sono contento che sia entrato molto bene. Gli serve minutaggio e quello di oggi lo aiuterà. Il suo talento è evidente, ma dentro ha un fuoco incredibile. Quando sei fatto così non senti gli anni che passano”.

Sulla prova della squadra, invece, il tecnico commenta: “Siamo stati bravi a trovare le traiettorie giuste. Speriamo di riuscire a metterle in pratica anche nelle prossime partite. Ma ogni giocatore ha le sue caratteristiche, bisogna essere capaci di toccare i tasti giusti. I più esperti ti insegnano come ci si allena e quindi il mio compito è facilitato. Oggi mancava Giroud, ma anche Messias. La strada la indirizza l’allenatore, ma la squadra è viva. Ci sono tante soluzioni da migliorare, l’importante è continuare con questo spirito. Il match con il Liverpool? Dobbiamo farci trovare pronti. I nostri sogni rimarranno in ogni caso grandissimi”.

 




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