Boniperti – E’ morto la notte scorsa a Torino per una insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus, di cui è stato una bandiera prima come calciatore e poi come dirigente. Boniperti, che negli ultimi anni si era ritirato a vita privata, avrebbe compiuto 93 anni il prossimo 4 luglio. Bandiera della Juventus, con cui dal 1946 al 1961 ha collezionato 443 presenze vincendo 5 scudetti e 2 Coppe Italia, vanta anche 38 presenze e 8 reti in Nazionale. Debuttò in maglia azzurra il 9 novembre 1947, prendendo parte ai Campionati del Mondo del 1950 e del 1954. Presidente onorario della Juventus, nel 2012 è entrato a far parte della ‘Hall of Fame del Calcio Italiano nella categoria ‘Dirigente’.
“La commozione che in questo momento tutti noi stiamo provando – si legge sul sito della Juventus – non ci impedisce di pensare con forza a lui, a tutto ciò che il Presidentissimo è stato e sarà per sempre nella vita della Juventus. Una figura indelebile, che da oggi si consegna al ricordo, perché sui libri di storia del calcio ci è finita già da tempo. Perché quando esprimi un pensiero, e quel pensiero diventa parte del Dna della società a cui hai dedicato la vita – aggiunge il club -, vuol dire che il tuo carattere ne è diventato identità e modo di essere. Per sempre”.
“Alla Juve posso fare solo un augurio: continuare a vincere perché, come sapete, rimane sempre l’unica cosa che conta…”, aveva raccontato Boniperti con una lettera scritta di suo pugno per i suoi novant’anni. Quella frase, “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” è il marchio di fabbrica della Juventus, un mantra e un monito, allo stesso tempo, per chiunque indossi la maglia bianconera. Giampiero Boniperti quella casacca l’ha portata per 444 partite. Eppure, quando era bambino si sarebbe accontentato – aveva raccontato qualche tempo fa – di portarla “una volta, per essere felice per sempre”.
Boniperti era la Juventus, soprattutto la sua Juventus, era l’uomo azienda, cercava di avere dentro la squadra soltanto gente capace di vincere”. Michel Platini affida all’ANSA il ricordo dell’uomo con il quale alla Juventus ha trascorso cinque anni pieni di successi. “Non aveva sentimenti particolari, simpatie o empatie se si rendeva conto che giocatori anche grandi non erano più utili, nonostante la loro leggenda non si faceva scrupoli. Era un uomo forte e molto freddo, ma capace di accendersi per situazioni di gioco, di vigilia e post partita”. “Era indistruttibile – prosegue Platini – e sicuro di sé, sapeva tutto. Con lui non ho avuto alcun rapporto fuori dal campo, ma in quei cinque anni è stato molto importante per i risultati che ho ottenuto. Ha saputo fare benissimo il suo lavoro perché conosceva bene il calcio perché dal calcio veniva, era la persona giusta al posto giusto, scelto dalla famiglia Agnelli. La Juve era nel suo cuore, ma forse era il suo cuore. L’ultima volta l’ho incontrato a Londra per i 100 anni della Fifa, ha rappresentato una fetta enorme del calcio italiano e mondiale”.
Caro Presidente, nessuno è stato la Juventus come lei, e nessuno lo sarà”. Comincia cosi il ricordo di Alessandro Del Piero per Giampiero Boniperti, leggenda bianconera. “IO le devo tutto, o quasi da calciatore – continua l’ex campione juventino sui social – e molto anche da uomo. Perché senza la Juventus, senza la sua Juventus, io non sarei quello che sono. Le sarò grato per sempre e spero di essere riuscito a ricompensarla sul campo e fuori dal campo come voleva lei. Grazie Presidente”.
“Se un bambino mi chiedesse chi è Giampiero Boniperti, risponderei che semplicemente lui è stato e sarà sempre la Juventus. Grazie di tutto Presidentissimo”: dal ritiro della Nazionale, il capitano della Juventus ricorda così sui social Giorgio Chiellini.
“E ora insegna agli angeli che vincere non è importante, è l’unica cosa che conta: buon viaggio Presidentissimo”. Dal ritiro della Nazionale, lo juventino Leonardo Bonucci saluta così, con un messaggio su Instagram, Giampiero Boniperti.
“E’ stata una parte importante della mia vita e di quella Juve: ne e’ stata l’anima, direi che ha creato lo stile Juve, per regole, modi e dedizione”. Dino Zoff, portiere della Juve dei sei scudetti vinti con Trapattoni in panchina e Boniperti presidente, al telefono con l’ANSA ricorda il massimo dirigente di quella squadra rimasta nella storia del calcio italiano.
“Era stato un grande giocatore – dice Zoff – e’ stato un grande presidente, simbolo di quel calcio sicuramente diverso. Ricordo solo che per parlare di premi non si passava per i procuratori, ma si andava direttamente dal presidente. E con lui non era semplice”.
Omaggio a Boniperti anche dall’Inter: “FC Internazionale si stringe attorno alla famiglia Boniperti per la scomparsa di Giampiero, grande uomo di sport e nobile avversario in tantissime leggendarie pagine di calcio”. Così sui social il club nerazzurro campione d’Italia sulla morte di Gianpiero Boniperti.
“La scomparsa di Boniperti rappresenta un dolore immenso. Calciatore straordinario, dirigente impeccabile, ci lascia una delle figure più rappresentative del calcio italiano.
La sua competenza, il suo stile e la sua determinazione ci hanno insegnato molto, non lo dimenticheremo mai”. Così il presidente della FIGC Gabriele Gravina ricorda Giampiero Boniperti.
“Una notizia che mi ha messo in una grande tristezza, è stato un grande presidente. Ho vissuto con lui una grande carriera grazie soprattutto alla sua competenza nella gestione della squadra con l’allenatore”. Questo il ricordo di Gianpiero Boniperti da parte di Claudio Gentile, ex Juve e Nazionale. “Era molto attento coi giovani, ci diceva sposatevi perché voleva che avessimo la famiglia e stessimo tranquilli. Io giocavo nel Varese mi convocò in sede e mi disse quando mi vide da vicino ma come fanno a dire che sei piccolino, così dicevano di me”.
“Addio a Giampiero Boniperti. Protagonista e testimone di un calcio che trainò la rinascita del nostro Paese nel dopoguerra. Grazie per quanto ha dato in campo per la maglia azzurra e per il grande contributo offerto allo sport italiano come dirigente”. Così il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali. “I miti non muoiono mai”.n
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Addio al signore del calcio Giampiero Boniperti
By RaffaeleGiu 20, 2021, 08:29 am0
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