Teatro – Il laboratorio teatrale di Beatrice e Cristina

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Teatro – Due attrici di talento, ma anche due amiche e due “sorelle dell’anima”. Unite in un progetto per ripartire guardando con speranza al futuro in un settore tra i più duramente colpiti dall’emergenza Covid-19. Cristina Odasso e Beatrice Fazi insieme per un’espressione teatrale come via per il dialogo.

Loro di idee ne hanno e lo dimostrano anche in questa occasione. Così ecco nascere un laboratorio teatrale tra gioco, emozioni e scoperta di sé e degli altri. Il miglior antidoto alla solitudine e all’isolamento nei lunghi mesi di pandemia e un valido metodo in grado di incrementare la fiducia in sé e negli altri. Cristina Odasso e Beatrice Fazi organizzano dal prossimo ottobre a giugno 2022 un progetto che loro stesse spiegano.

IL TEATRO E’ VITA!
“Per noi il teatro è vita, bellezza, gioco, emozioni, ma è anche una via di dialogo – esordisce Beatrice Fazi -. Siamo convinte che l’arte abbia una straordinaria potenza evocativa e comunicativa, salvi il nostro immaginario schiudendo la porta ai nostri sogni ma ci apra anche agli altri”. Il teatro “è una forma di espressione artistica capace di metterci in contatto con la parte più intima di noi stessi e con gli altri, ha un potenziale ‘terapeutico’ ma anche una grande capacità di socializzazione, e noi crediamo che dopo mesi di isolamento ci sia bisogno di una ‘scossa’, di rimettersi in movimento insieme a tante altre persone. Ecco perché vorremmo offrire questa opportunità a chi non la ha mai sperimentata”.

Certamente – conferma Cristina Odasso –; non vogliamo certo creare attori né fare psicologia a buon mercato o addentrarci in percorsi che non ci appartengono, ma crediamo nella via teatrale anche come via terapeutica per uscire dalla propria timidezza e dal ripiegamento su se stessi”. Ma non solo. “Saremmo ipocrite – riconosce – se negassimo che con la pandemia il nostro lavoro ha subito un tracollo. Tra i settori più colpiti dall’emergenza sanitaria, si tratta di un ambito già provato dal fatto che nel nostro Paese, a differenza di altri, il settore cinema – teatro – spettacolo non è considerato industria e pertanto non riceve sussidi”. “La nostra vita è difficile in generale. Ora a causa del Covid gli attori per la maggior parte sono a casa. Il nostro progetto nasce anche dall’esigenza di reinventarsi, di non stare con le mani in mano. Abbiamo visto tanti giovani e adulti in situazioni di burnout; vorremmo fare qualcosa di buono per loro”. “Insegnare teatro non è facile, soprattutto con i bambini. Richiede fatica e grande impegno. E’ certamente molto meno remunerativo rispetto ai guadagni che si possono ottenere facendo fiction, cinema o teatro ad un certo livello”, ammette Beatrice. Ma per lei significa anche fuggire dalla tentazione, accovacciata in ogni artista, di coltivare il proprio narcisismo: “è vero che il teatro è relazione, però nel lavoro dell’attore c’è il forte rischio di abbandonarsi al culto di se stessi e del proprio super ego. Vivere invece il nostro mestiere come un servizio agli altri è un forte antidoto a questa deriva”. In inglese “recitare” si traduce con “to play”. “Mi è sempre piaciuto – osserva Cristina – che il termine inglese richiami la dimensione del gioco, quella che oggi manca a tanti ragazzi che trascorrono ore tra smartphone e videogames ma per la maggior parte hanno perduto la fantasia e il senso della creatività. Acquisire la conoscenza della propria corporeità e della propria voce, ascoltare le proprie emozioni, viaggiare con la mente in mondi sconosciuti, inoltrarsi in personaggi lontani da sé aiuta a stimolare l’immaginazione e ad incanalare energie ed emozioni. E’ un’importante valvola di sfogo e di salvezza”.

Ancora oggi, e lunedì prossimo, 14 giugno, presso il teatro “La Fenice” (parrocchia Santa Felicita e Figli Martiri – via don Giustino Maria Russolillo 37) si terranno delle prove aperte e gratuite, divise per fasce di età. Il 7 giugno si è svolta quella per ragazzi dai 15 ai 19 anni; l’8 giugno per bambini 6-10 anni; il 9 per ragazzi 11-14 ed è stato un successo. I partecipanti non solo si sono divertiti ma hanno partecipato con entusiasmo e senza ansia da prestazione sentendosi per un pomeriggio aspiranti attori seguiti da due “insegnanti di grosso calibro”. Prossimo appuntamento il 14 giugno quando scenderanno sul palco gli over 20 ma, date le numerose richieste presto vi saranno nuovi appuntamenti. Per ulteriori informazione ed eventuali iscrizioni: missmarmitta@gmail.com

BEATRICE FAZI
Beatrice Fazi , attrice di teatro, cinema e televisione, è nota soprattutto per aver partecipato a ben quattro edizioni della famosa fiction “Un medico in famiglia” nel ruolo di Melina, la cameriera pasticciona, cugina di Cettina, che finge di essere filippina per farsi assumere, ed entra a far parte della numerosa famiglia di Nonno Libero trascinandosi dietro il maldestro fidanzato “Dante mio”, Gabriele Cirilli. Gli inizi della sua carriera televisiva sono come conduttrice del contenitore pomeridiano per bambini “Big” , in diretta su Rai Uno. Partecipa al programma comico di Gianni Boncompagni “Macao” come attrice/autrice del personaggio di Nunziah (con l’acca). Parallelamente, nel 1993, insieme ad alcuni amici fonda il mitico “Locale” di vicolo del Fico 3 che sarà per molti anni luogo di incontro e interazione per musicisti e attori che oggi sono tra i più noti protagonisti del panorama italiano.
La sua prima fiction è “Lui e Lei” con Vittoria Belvedere e il personaggio più singolare che abbia interpretato è Midori, una giapponese, accanto a Pierfrancesco Favino, nel film per il cinema di Francesco Apolloni “La verità, vi prego, sull’Amore”. In teatro ha lavorato fin dall’età di 14 anni con maestri del calibro di Gigi Proietti. A gennaio 2012 era in onda su Rai 1 con una nuova fiction in cui è protagonista, nel ruolo di Dora, con Lando Buzzanca e Paolo Calabresi, dal titolo “Il Restauratore”, della quale ha girato a fine estate 2013 la seconda serie, andata in onda nel corso del 2014. A Gennaio 2014, ha debuttato in teatro con una commedia che aveva già portato in scena con grande successo insieme a Fabrizio Giannini dal titolo ”Vattene Amore”, scritta e diretta da Antonio Antonelli. Da Febbraio 2014 è stata in tournée in tutta Italia con un’altra esilarante commedia, intitolata “Ti posso spiegare” , accanto a Michele La Ginestra e diretta da Roberto Marafante, ancora in scena a Roma, al Teatro della Cometa, dal 7 al 26 Aprile 2015. Ha poi debuttato con lo spettacolo “Le Bisbetiche Stremate” diretto da Michele La Ginestra che conclude la fortunata serie di successi iniziata nel 2015 con “Parzialmente Stremate” e continuata con “Stremate dalla Luna” del 2016. Una serie scritta da Giulia Ricciardi che ha registrato il tutto esaurito per ben tre stagioni. Di recente ha interpretato il ruolo della direttrice di un carcere al fianco di Sasà Striano (ex detenuto oggi attore e regista vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino con il film “Cesare deve morire” dei fratelli Taviani) nell’opera prima “Dentro la Tempesta” che ha inaugurato il nuovo spazio del Teatro Off Off di via Giulia a Roma.
Nel 2014 conduce sulla rete TV2000, Per Sempre, che è costituito in falsariga con Reazione a catena e Caduta libera. Ha scritto un libro autobiografico dal titolo “Un cuore nuovo” edito da Piemme Mondadori, in cui racconta la straordinaria conversione di cui è stata protagonista, pubblicato nel Giugno 2015 e ristampato nell’edizione Pickwick a fine Marzo 2017. Conduce il programma “Beati voi”, in onda sul canale nazionale TV2000.

CRISTINA ODASSO

Dal canto suo Cristina Odasso si è formata presso la scuola del Teatro Stabile di Torino fondata da Luca Ronconi, nel 2003 entra a far parte della compagnia teatrale dello Stabile di Torino, interpretando piccoli ruoli in spettacoli al fianco di Elisabetta Pozzi e Mariangela D’Abbraccio. Nel 2004 è tra le protagoniste de Il Giro di Vite di Carmelo Rifici, tratto dal celebre romanzo di Henry James; nello stesso anno debutta al Teatro Argentina con Il Benessere di Franco Brusati, per la regia di Mauro Avogadro, regista con cui condividerà diverse stagioni teatrali.
Il debutto cinematografico avviene nel 2007 con Manuale d’amore 2 – Capitoli successivi di Giovanni Veronesi. Nel 2008 si fa notare nel film Riprendimi, presentato al Sundance Film Festival: qui interpreta Mara, una delle tre amiche di Lucia (Alba Rohrwacher). Nel 2010 partecipa al film Io, loro e Lara di Carlo Verdone, nel ruolo dell’austera assistente sociale Mirella Agnello. Nel 2012 è coprotagonista della commedia È nata una star? di Lucio Pellegrini ed è nel cast di Bella addormentata di Marco Bellocchio, film presentato in concorso alla 69ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Ecco il suo poliedrico curriculum personale

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