Calcio – Tutti davano il Manchester City di Guardiola superfavorito ma il calcio spesso è illogico ed allora ecco il trionfo del Chelsea. Troppo contratti i ragazzi del Manchester City che hanno sfiorato il pareggio al 97esimo con un pallone che si è spento a pochi centimetri dalla traversa. Match winner Kai Havertz.
A sorpresa i Blues si aggiudicano la finale di Champions League e si laureano campioni d’Europa al termine di un match cinico, attento, intenso, perfetto sotto l’aspetto difensivo e incisivo sotto quello offensivo. Così la squadra di Tuchel vince una gara che ha vissuto emozioni e momenti intensissimi. Dall’infortunio di Thiago Silva al 38’, a quello di De Bruyne al 58’, fino al disperato tentativo di Guardiola con l’ingresso di Aguero, alla sua ultima in maglia Citizens, nell’ultimo quarto d’ora di match. Nulla da fare per il Manchester City che non riesce nell’accoppiata campionato-Champions e per l’ennesima volta resta a bocca asciutta in Europa. Ancora una volta il Chelsea vince la Champions con un allenatore subentrante come accaduto ai Blues di Di Matteo.
Scelte della vigilia già ampiamente ipotizzare nei giorni antecedenti alla gara. Guardiola con il solito sistema di gioco senza centravanti vero, con Sterling sulla linea degli attaccanti. Tuchel ha premiato ancora Werner mettendogli alle spalle Havertz e Mount. Inizio di gara guardingo per entrambe le formazioni che tendono a studiarsi anche se la strategia del Chelsea è chiara: evitare di essere risucchiato dalla costruzione bassa del City per non concedere campo alle spalle di centrocampisti e difensori. Il City palleggia ma non riesce a essere incisivo, il Chelsea recupera palla e verticalizza dimostrandosi pericolosissimo con Havertz e Werner che confezionano un paio di occasioni per il vantaggio. Al 38’ Thiago Silva si ferma per un problema muscolare e deve uscire (entra Christensen) ma 4’ più tardi il Chelsea passa in vantaggio: Mendy gioca a Chilwell sulla sinistra, la palla arriva a Mount che vede l’inserimento di Havertz il quale si trova a tu per tu con Ederson, lo salta e deposita in rete. Nella ripresa ci si attende l’arrembaggio del City e, infatti, la squadra di Guardiola guadagna campo e mantiene per la quasi totalità del tempo il possesso palla. Tuttavia, i Citizens non riescono a concludere dalle parti di Mendy, al 58’ De Bruyne si scontra con Rudiger ed è costretto a uscire. Guardiola ricorre a Gabriel Jesus, attaccante di ruolo. Il Chelsea resta sempre molto pericoloso quando riparte, Havertz sfiora il raddoppio dopo un gran lavoro del neo entrato Pulisic. Il City preme ma non trova spazi, entrano Fernandinho e poi Aguero, qualche chance la squadra di Guardiola la crea ma sono più presupposti che occasioni vere e proprie. Il Chelsea difende a oltranza, i minuti di recupero sono sette e in un ultimo disperato tentativo Mahrez calcia dal limite ma la palla, accompagnata con lo sguardo da Mendy termina di un soffio oltre la traversa. L’arbitro fischia, il Chelsea è campione d’Europa, il City costretto, ancora una volta, a non trionfare in Europa.
La grande difesa del Chelsea ha avuto la meglio sulla facilità di fare gol dei ragazzi del City!.
Pep Guardiola è diviso tra due grandi emozioni, la forte delusione per la sconfitta, ma anche tempo l’orgoglio per una stagione che ha regalato la Premier e la Coppa di Lega al Manchester City, oltre alla prima finale di Champions della sua storia: “E’ stata una stagione eccezionale per noi, ma purtroppo questa sera non siamo riusciti a vincere.
Ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti e lavoreremo di più da questo momento in poi. Vogliamo ricominciare a lottare per tornare qui un’altra volta.
E’ stata una partita combattuta. Abbiamo giocato una buona finale, considerando che era la prima, mostrando coraggio, soprattutto nel secondo tempo dove ci abbiamo provato in modo fantastico. Voglio congratularmi con i ragazzi per una stagione eccezionale e per la partita che hanno giocato oggi. Perché abbiamo tirato poco? Mahrez ha avuto una possibilità importante alla fine…”. Quindi Guardiola aggiunge: ““desso voglio tornare a casa con la mia famiglia, poi tornerò a pensare al club. Saremo il miglior club del mondo per i prossimi anni e speriamo di essere di nuovo qui in futuro. Vincere in Champions non è mai facile, in questa competizione ci sono squadre di livello pazzesco che in 60 anni hanno alzato la Coppa solo 4, 5 o 6 volte”.
Infine, Guardiola ha commentato le sue scelte di formazione: “Ho schierato quella che pensavo fosse la formazione migliore, poi De Bruyne si è fatto male ma può capitare in partita. I giocatori hanno dato tutto in campo, è stata una partita molto combattuta, il Chelsea è un’ottima squadra. Se analizziamo il match siamo tristi, certo, dobbiamo imparare da quanto accaduto”.
Thomas Tuchel ha guidato il Chelsea alla conquista della Champions League: “Abbiamo vinto con convinzione, con un po’ di fortuna e col giusto atteggiamento. Abbiamo pressato alto, è stato difficile giocare contro questa squadra, lo sapevamo. Poi ovvio, ci vuole anche fortuna e l’abbiamo avuta. Per me è un sogno. Sembrava impossibile quando ho iniziato alzare questa coppa, è un sogno che si è realizzato”.
Protagonista indiscusso della finale l’azzurro sul quale Mancini conta molto in vista degli Europei. Dopo aver sollevato al cielo la coppa l’italo-brasiliano si è presentato ai microfoni di Sky. Jorginho era commosso, aveva gli occhi lucidi, era felicissimo e dopo aver chiacchierato al telefono con madre e sorella, presenti in tribuna a Oporto, ha detto con chiarezza e tanta semplicità che quasi non gli sembra vero aver vinto la Champions:”
Devo tutto ai miei genitori, il calcio ti fa vivere delle emozioni incredibili. Non ci sono parole per descrivere questo. Se penso a quanto è difficile il percorso, alla coppa, al Manchester City che ci ha messo in difficoltà. Questa è un’emozione indescrivibile.
Adesso ci sono ancora tante emozioni da vivere. Questo è stato un passo importante della sua carriera. Bisogna lavorare ancora di più. Vogliamo vincere e vogliamo festeggiare. Alla Nazionale voglio portare la mia energia positiva.
Jorginho ora festeggerà con tutti i crismi e poi raggiungerà il ritiro della Nazionale di Mancini con cui disputerà gli Europei. Ma intanto il centrocampista, che a dicembre compirà trent’anni, sicuramente ha pensato al cammino fatto che è stato molto complicato.
Quando aveva 17 anni voleva smettere, ma la sua famiglia lo ha spronato, la crescita è stata lenta, dieci anni fa giocava nella Quarta Serie italiana poi Verona e Napoli, dove ha spiccato il volo, e oggi con il Chelsea festeggia la Champions.
E per il Chelsea dopo il trionfo è già tempo di mercato. Dopo la conquista della Champions League a spese del Manchester City, nella finale di Oporto, il Chelsea guarda già al futuro e ai prossimi investimenti. Secondo quanto riporta il Guardian, nella pagina-copertina di sport, fra le richieste dell’allenatore tedesco Thomas Tuchel ci sarebbe Romelu Lukaku. Il tecnico starebbe pensando a un’offerta da presentare all’Inter per il centravanti belga, arrivato in Italia su espressa richiesta di Antonio Conte.
L’Inter – secondo quanto scrive il quotidiano – farà tutto il possibile per resistere all’assalto dei ‘Blues’, però la necessità di fare cassa alla fine potrebbe prevalere. Il club nerazzurro non si priverebbe del belga per meno di 120 milioni.