Inter – L’Inter è campione d’Italia, complimenti all’Inter. La squadra di Conte, nonostante da alcune settimane abbia perso in brillantezza, riesce ad ottenere l’ambito titolo con netto anticipo, grazie al proprio carattere ma anche per merito delle rivali che continuano ad elargire prestazioni altalenanti e spesso insufficienti.
ANTONIO CONTE e la sfida INTER
Il tecnico nerazzurro: “Non era una scelta facile venire in un club dove la squadra non era competitiva per vincere qualcosa di importante. Antonio Conte definisce lo scudetto dell’Inter “uno dei successi più importanti della mia carriera”. Andiamo a dormire molto contenti e molto felici, abbiamo fatto tanto per far tornare l’Inter a questi livelli – ha detto Conte intervenendo a 90’ minuto su Rai2 dopo la matematica conquista del titolo -. Ho accettato la sfida con grande voglia e penso che con il lavoro siamo stati ripagati di tutti i grandi sacrifici che abbiamo fatto”. Poi aggiunge; “Andavo in una squadra che era avversaria della Juventus, dove ho giocato per tantissimo tempo. Ha dominato per nove anni in Italia, c’erano tutte le situazioni più negative che si potessero trovare” ha spiegato ancora l’allenatore dell’Inter che ha rimandato ogni discorso sul futuro: “Ora godiamoci questo successo. Da qui a fine stagione, per un mese, voglio solo godermela. Ci sentiamo finalmente rilassati e felici, per la squadra e per i tifosi. In questi due anni abbiano lavorato tanto, siamo cresciuti molto e tra un po’ cominceremo a pensare al prossimo step. A vincere è stata la squadra, la disponibilità che mi ha dato è stata totale. Si sono fidati del sottoscritto e del percorso che io ho indicato. Voglio ringraziare anche Lele Oriali perché mi ha aiutato tantissimo, dal punto di vista calcistico è stata la persona che ha influito più di tutti in questi due anni. Con tanto lavoro e impegno finalmente la barca siamo riusciti a ricondurla in porto”.
Conte individua nell’uscita dalla Champions il momento in cui la stagione dell’Inter è svoltata: “Ci sono arrivate addosso un mare di critiche, fin troppo eccessive. Siamo stati bravi a usare quelle critiche, anche perché questo gruppo non era abituato a vincere. Il miglioramento? Non si può sempre attaccare, bisogna capire quando aggredire o aspettare. Quando bisognava attaccare si è fatto, quando si doveva attendere i ragazzi lo hanno fatto, le soluzioni sono state trovate sempre. Qui c’è stato il miglioramento. Adesso niente e nessuno può rubarci questa gioia che abbiamo conquistato e che vogliamo condividere con i tifosi”.
STEVEN ZHANG
“E’ un momento emozionante, speciale per tutte le persone coinvolte in questo progetto e che sono state con noi in questo percorso. Grazie prima di tutto ai tifosi, a tutti gli stakeholder, a chi lavora con noi e ovviamente al nostro coach Antonio Conte e ai giocatori che hanno lavorato duramente per raggiungere questo risultato”. Così il presidente dell’Inter, Steven Zhang, per il primo scudetto vinto da una proprietà straniera. “Voglio inoltre ringraziare tutti i dipendenti dell’Inter e il management, i due amministratori delegati che mi hanno sostenuto non solo in quest’anno ma anche nei precedenti cinque. Tutti coloro che fanno parte di questo progetto, che hanno lavorato con noi non solo quest’anno ma anche in passato. Penso che tutti loro facciano parte di questo scudetto e che questo scudetto appartenga a tutti loro e voglio dirgli grazie. Grazie non solo agli impiegati della società, ma anche a coloro che hanno creduto in me e hanno messo nelle mie mani l’onore di gestire questo club e hanno dato fiducia anche alla squadra per arrivare a questo titolo. Un grazie speciale a mio padre”.
MASSIMO MORATTI
“Vorrei ringraziare anche Massimo Moratti, che in questi anni mi ha guidato e supportato dal punto di vista emotivo e psicologico e mi ha aiutato a capire che cos’è l’Inter – prosegue Zhang -. Ultimi ma non meno importanti ringrazio i tifosi che amano lo sport e l’Inter e che ci seguono. Spero che questa gioia in questo periodo difficile causato dalla pandemia porti dell’energia positiva a tutti. E’ un giorno speciale, ho detto a qualche giocatore ieri che è qualcosa che quasi non riesco a immaginare che sia successo veramente, ma alla fine sappiamo che siamo qui grazie al duro lavoro dei mesi e anni precedenti, non c’è nessuna parola nella realtà e nella mia esperienza che posso usare per descriverlo. Non ho ancora parlato con tutti ma solo con alcuni giocatori e dirigenti, con gli impiegati e con alcuni amici. Quello che voglio dire è prima di tutto grazie, questo onore e questo scudetto è parte di loro e loro sono parte di questo trionfo. Senza tutti loro e senza le persone che stanno dietro le quinte sarebbe stato impossibile. Abbiamo conquistato tanti punti in classifica e ogni punto rappresenta non solo chi scende in campo ma anche chi lavora dietro le quinte, a bordocampo oppure anche semplicemente chi ci sostiene davanti alla televisione”.
“Ai tifosi di tutto il mondo, a Milano e in Italia, questo scudetto è per voi, è dedicato a voi e speriamo vi porti gioia e speranza. Speriamo che questo dimostri il valore del duro lavoro e che con energie positive e grande impegno non importa dove la vita ci porta, sarà sempre emozionante e gratificante. Credo che il futuro dell’Inter, il progetto, il mondo dell’Inter è sempre lo stesso da 100 anni e sarà sempre così, il nostro obiettivo è diffondere energia positiva, speranza, inclusività, idee innovative alle persone che la circondano. Non importa se siete fan dell’Inter, appassionati di calcio o se non siete grandi fan dello sport, tutto quello che noi facciamo, i nostri messaggi e i nostri progetti avranno questi valori”.
BEPPE MAROTTA
L’ad dell’Inter Beppe Marotta, intervenuto in una trasmissione di Sky Sport, commenta così il 19/o tricolore dei nerazzurri:” Il gap che c’era con la Juve era veramente consistente e notevole. L’anno scorso hanno vinto lo scudetto a pochi turni dal termine e noi siamo arrivati ad un punto. Aver vinto il titolo con quattro giornate di anticipo è merito nostro, non demerito altrui”. Meglio un allenatore bravo, che costa tanto, che prendere un giocatore in più con un allenatore scarso. La retribuzione di Conte è in sintonia con il suo palmares. Noi il problema dell’allenatore l’abbiamo risolto con l’arrivo di Antonio Conte”. “Abbiamo preso una decisione impegnativa perché avevamo un ottimo allenatore, che è Spalletti – dice ancora il dirigente dei nerazzurri -. Ma ho proposto alla società Antonio Conte perché credevo fosse l’allenatore giusto nel posto giusto al momento giusto”. E infatti ora lo scudetto “è grandissimo merito di Conte – sottolinea Marotta -. Ha portato quei valori importanti nello sport, li ha trasmessi a questi ragazzi. Nessuno di loro aveva vinto il titolo tranne Vidal. Anche Lukaku era emozionato in aereo ieri, è un traguardo straordinario per tutti. C’è un sogno per l’anno prossimo. Sarebbe veramente straordinario vincere lo scudetto anche l’anno prossimo perché vorrebbe dire portare all’Inter la seconda stella”.
INTER SITO
“19. Un numero che significa anche il dominio cittadino nella conta dei titoli nazionali” scrive l’Inter sul proprio sito dopo la matematica vittoria del 19esimo scudetto. “Un premio per una stagione iniziata a fine settembre, dopo il finale amaro della passata estate, e macinata, partita dopo partita, tra fatiche, difficoltà e continui slanci di generosità, determinazione. Non una stilla di energia è stata risparmiata. Siamo noi, siamo Campioni d’Italia e lo siamo grazie alla vittoria di ieri sul Crotone e dopo il pareggio di oggi dell’Atalanta contro il Sassuolo. Mancano ancora 4 giornate al termine del campionato e la classifica ci vede lassù, issati a quota 82, una vetta irraggiungibile per tutti gli altri”. “Siamo Campioni d’Italia grazie ad ognuno dei nostri giocatori: Samir Handanovic, Achraf Hakimi, Roberto Gagliardini, Stefan de Vrij, Alexis Sanchez, Matias Vecino, Romelu Lukaku, Lautaro Martinez, Aleksandar Kolarov, Stefano Sensi, Andrea Ranocchia, Ivan Perisic, Ashley Young, Arturo Vidal, Nicolò Barella, Christian Eriksen, Daniele Padelli, Danilo D’Ambrosio, Filip Stankovic, Matteo Darmian, Milan Skriniar, Marcelo Brozovic, Alessandro Bastoni, Ionut Radu, Andrea Pinamonti. Al loro sacrificio, alla loro dedizione per la nostra maglia, alle loro grandissime qualità tecniche e umane che hanno permesso di raggiungere questo straordinario traguardo”, prosegue il club nerazzurro.
“Siamo Campioni d’Italia grazie al nostro mister, Antonio Conte, che con grinta e determinazione, con lavoro e dedizione, ha scandito i passi di questo percorso verso il trionfo. Assieme al suo staff e con il prezioso contributo di tutte le persone che – dentro e fuori dal campo – lavorano quotidianamente per la crescita del Club, a partire dal presidente Steven Zhang, ha contribuito a condurre l’Inter esattamente dove la voleva portare. E siamo Campioni d’Italia grazie all’affetto di tutti gli interisti del mondo, che non hanno mai mancato di appoggiare, sostenere, far sentire il proprio amore alla squadra. Una vicinanza, nonostante la forzata assenza, che ha fatto la differenza. E che merita di essere ripagata con il premio di questo straordinario Scudetto. Ora è il momento della festa: di tutti gli interisti. Una gioia che si sprigiona genuina ma che invitiamo a esprimere nella maniera più responsabile possibile: siamo Campioni anche in questo”, conclude l’Inter.