Nutella – Il 20 Aprile del 1964 viene commercializzata per la prima volta la Nutella. Un prodotto che è difficile non trovare nelle case, una squisita crema di cioccolato che ha fatto conoscere il marchio Ferrero nel mondo. Pochi però sono a conoscenza della sua storia.
Dopo la seconda guerra mondiale, il cacao era difficilissimo da reperire. Ma Ferrero, da un piccolo paesino del Piemonte, riuscì a trasformare il problema in una grande opportunità, creando una pasta dolce con nocciole, zucchero e il poco cacao disponibile a quel tempo. E fu così che nacque l’antenato di Nutella, il Giandujot.
Chiamata come la tradizionale maschera di Carnevale, la pasta dolce della prima ricetta aveva la forma di un panetto che poteva essere tagliato a fette da spalmare sul pane.
LA SUPERCREMA
La deliziosa pasta ‘Giandujot’ viene trasformata in un nuovo prodotto: una crema più facile da spalmare chiamata SuperCrema.
La ricetta viene migliorata e viene creato il primo vasetto di una nuova crema a base di nocciole e cacao, a cui viene dato un nome che ancora oggi è sinonimo di crema spalmabile e sorrisi: Nutella.
Il nome deriva dal sostantivo nut, che significa «nocciola» in inglese, e il suffisso italiano -ella, per ottenere un nome orecchiabile e rappresenta di fatto la crema spalmabile più venduta al mondo, con una produzione di 365.000 tonnellate all’anno.
NUTELLA ORIGINI
L’origine della Nutella è legata al cioccolato Gianduia che contiene pasta di nocciole. Il gianduia prese piede in Piemonte nel momento in cui le tasse eccessive sull’importazione dei semi di cacao cominciarono a scoraggiare la diffusione del cioccolato convenzionale. Pietro Ferrero possedeva una pasticceria ad Alba, nelle Langhe, area nota per la produzione di nocciole. Durante il secondo conflitto mondiale, a causa della mancanza di cacao destinato principalmente alle scorte belliche, Ferrero decise di sostituire il cacao con le nocciole e lo zucchero, e così invento la “prima versione” del “Giandujot”. Nel 1946 vendette il primo lotto, costituito da 300 kg di Pasta Giandujot. Si trattava di una pasta di cioccolato e nocciole venduta in blocchi da taglio. Nel 1951 nasceva invece la Supercrema, conserva vegetale venduta in grandi barattoli.
MICHELE FERRERO
Nel 1963 Michele Ferrero, figlio di Pietro, decise di rinnovare la Supercrema con l’intenzione di commercializzarla in tutta Europa. La composizione venne modificata, così come l’etichetta e il nome: la parola Nutella (basata sull’inglese nut, «nocciola») e il logo vennero registrati verso la fine dello stesso anno, restando immutati fino ad oggi.
Così ebbe inizio in casa Ferrero la storia della crema a base di nocciole più famosa del mondo, venduta fin dai primi anni in tazze e bicchieri di vetro. Il motivo del suo successo? Sette sono gli ingredienti: nocciole, cacao magro, zucchero, olio di palma, latte scremato in polvere, lecitine (emulsionanti) e vanillina. E una ricetta ancora oggi segreta. Nutella oggi è prodotta in undici stabilimenti Ferrero in tutto il mondo raggiungendo un totale di oltre 400 mila tonnellate vendute: ossia 770 milioni i vasetti di Nutella che ogni anno raggiungono oltre 110 milioni di famiglie nel mondo. Ma qual è la ricetta della Nutella? Con esattezza, non lo sa nessuno (a parte Ferrero).
Il prodotto ebbe successo istantaneo: nel 1965 uscì in Germania dove riscosse subito un enorme successo e l’anno successivo uscì in Francia. Rimane a tutt’oggi estremamente popolare e viene spesso citato in romanzi, canzoni e opere cinematografiche.
L’ATTACCO UE
Nel giugno del 2010 il Parlamento Europeo ha approvato una normativa in base alla quale tutti gli alimenti contenenti molti grassi e zuccheri devono inserire nella loro etichetta l’avviso del «miglior profilo nutrizionale» L’iniziativa, volta a combattere l’obesità offrendo più informazione ai consumatori, è stata criticata dal vicepresidente della Ferrero SpA Francesco Paolo Fulci, che ha creato il comitato «Giù le mani dalla Nutella», sostenuto dalla regione Piemonte e dall’ex ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi, che ha invitato l’Unione europea a non cadere nel «fondamentalismo nutrizionista».
NUTELLA DAY
Il 5 febbraio 2021, in occasione del World Nutella Day, per omaggiare il 75º anniversario dalla fondazione della Ferrero, il Ministero dell’economia e delle finanze ha fatto emettere una moneta d’argento, coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, dedicata alla Nutella ed alla Ferrero, all’interno della Serie “Eccellenze italiane”, con un valore nominale di 5 euro. Sul retro vi è rappresentato il classico barattolo della crema spalmabile e sul fronte la facciata della sede storica della Ferrero ad Alba.
Nutella è la crema spalmabile più diffusa al mondo. L’Ocse ha definito la crema un prodotto esemplare nell’economia di globalizzazione: le 9 fabbriche sono distribuite in tutti i continenti e gli ingredienti utilizzati provengono da diverse parti del mondo.
Questa crema è utilizzata soprattutto come accompagnamento per pane, biscotti, dolci e frutta, anche se negli anni sono state ideate numerose ricette che ne prescrivono l’uso in torte, pasticcini e crêpes.
In molte nazioni europee la crema cioccolato non è solamente un alimento o una golosità, bensì un consolidato fenomeno di costume.
La crema è comparsa anche in pellicole cinematografiche: famosa è la scena del film Bianca di Nanni Moretti in cui il protagonista Michele Apicella, alter ego del regista-attore, affoga l’ansia in un enorme barattolo di Nutella alto circa 1 metro, che fu predisposto proprio in funzione del set.
Appartiene al linguaggio quotidiano, è presa quale termine di paragone (es. Gnutella) e ha costituito oggetto di studi sociologici.
Su di essa sono addirittura stati scritti saggi riferiti al costume italiano (l’ultimo in ordine di tempo è “Nutella un mito italiano” del giornalista Gigi Padovani, edito da Rizzoli nel 2004), libri di ricette e svariate relazioni accademiche che indagano sulle motivazioni dell’apprezzamento di un prodotto trasversale a più generazioni.
Giorgio Gaber usò il nome della crema nella sua canzone “Destra-Sinistra”. «Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra.»
Il cantautore Ivan Graziani le dedicò un’intera canzone, a metà strada tra l’elogio incondizionato, con alcuni consigli su come gustarla meglio, e una serie di metafore a sfondo sessuale che derivano dal diffuso binomio cibo-sesso. La canzone si intitola Lanutella [sic] di tua sorella ed è stata cantata insieme a Renato Zero, inserita nell’album Fragili fiori del 1996.
Nutella Nutellæ è il titolo di un libro umoristico di Riccardo Cassini del 1995, dove vengono riviste parti di celebri opere in chiave Nutella.
Nel 1969 fu tentata una variazione: la Crema Kinder vitaminizzata. «A un certo punto si lavorò per far entrare nella linea di prodotti Kinder anche la Nutella […] Il chimico Francesco Rivella fu incaricato di creare “Nutella Vitamin” in quanto si temeva che i concorrenti cercassero di immettere sul mercato una crema spalmabile prodotta con l’aggiunta di sostanze “adatte alla crescita”, per invogliare le mamme all’acquisto […] Ma questo prodotto non uscì mai dalle aree test.» (Nutella – un mito italiano)
Sin dagli esordi Ferrero ha adottato per il formato da 200 grammi dei contenitori in vetro da 250 ml riutilizzabili come forma incentivante all’acquisto del prodotto. Una volta svuotato del suo contenuto, il contenitore può essere utilizzato come bicchiere di casa. Essi furono presto caratterizzati da immagini multicolore. L’uso di immagini serigrafiche stilizzate con temi astratti o legati alla natura è durata sino al 1990, quando furono sostituite da immagini dei personaggi dell’animazione, per poi ritornare sporadicamente. La scelta di merchandising del prodotto a base di immagini a fumetti è ancora attuale per il formato 200 g.
FRANCOBOLLO
Il 14 maggio 2014 in Italia è stato emesso un francobollo ordinario per il 50º anniversario della sua realizzazione, della serie “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico”.
Anche la Nutella ha un suo giorno celebrativo: il 5 febbraio si festeggia infatti il World Nutella Day.
SOSTENIBILITA’
Da segnalare che la Ferrero ha rinnovato il suo impegno alla sostenibilità in ogni ingrediente della Nutella.
“Ci impegniamo per migliorare costantemente e garantire l’approvvigionamento responsabile delle nostre materie prime lungo tutta la filiera, migliorare le condizioni di vita dei coltivatori e delle loro comunità e promuovere pratiche sostenibili per proteggere le risorse naturali. Collaboriamo con partner, ONG e altre istituzioni per tradurre questa missione in realtà e selezioniamo attentamente ingredienti di qualità in linea con il nostro impegno nei confronti della sostenibilità, sia sociale che ambientale”
“La qualità degli ingredienti di Nutella® è il risultato degli sforzi quotidiani di ogni singolo individuo lungo la filiera. Per Ferrero, l’attenzione al consumatore non è solo un valore astratto, è qualcosa che mettiamo in pratica ogni giorno, sulla base di un senso di responsabilità che va oltre gli obiettivi commerciali. Questa responsabilità è resa tangibile dalla qualità dei nostri prodotti, dalla sicurezza alimentare e dalla comunicazione responsabile e trasparente, nonché dalla continua innovazione. Un principio fondante per Ferrero è il riconoscimento del contributo delle persone unito alla protezione della dignità umana. Inoltre, il rispetto dei diritti umani e la promozione del benessere dei dipendenti sono valori e principi profondamente radicati nella nostra azienda familiare, e riteniamo che siano essenziali per la sostenibilità delle nostre operazioni commerciali, così come per la creazione di valore nelle comunità in cui operiamo”.
“Ci impegniamo inoltre a tutelare l’ambiente riducendo al minimo il nostro impatto. Lo facciamo ad esempio attraverso il piano F-ACTS – Ferrero Agricultural Commitment to Sustainability – nell’ambito del quale Ferrero ha lanciato i programmi FFV – Ferrero Farming Values – pensati per sostenere le comunità locali nell’affrontare problemi agricoli, sociali, ambientali ed economici legati alla coltivazione delle nostre materie prime. Questi programmi includono: lo sviluppo di progetti specifici e partnership, l’adozione di standard e certificazioni, l’assunzione formale di impegni a livello istituzionale e collettivo”.