Musei Vaticani – I Musei Vaticani riapriranno dal prossimo 3 Maggio; una buona notizia per gli estimatori dell’arte ma anche della natura visto che nella stessa data saranno riaperti anche i meravigliosi giardini.
Dunque come da decreto, il primo lunedì di maggio riaprono i Musei Vaticani dopo l’ultima chiusura – la terza dallo scorso anno – causa Covid. Chiaro e severo il codice di comportamento per i visitatori che, prima di tutto, dovranno prenotarsi via web cliccando sul sito ufficiale.
Dopo la prenotazione obbligatoria, i tre successivi passi da rispettare saranno la puntualità negli orari di accesso, le mascherine e il distanziamento di oltre un metro.
Le nuove norme e le procedure per le visite sono riportate sempre nel sito ufficiale che cita: “Per accedere ai Musei Vaticani occorrerà obbligatoriamente prenotare la propria visita attraverso il portale ufficiale e “gli accessi saranno contingentati e organizzati su fasce di ingresso di 30 minuti ciascuna”. E’ raccomandato di “rispettare con estrema precisione” l’orario scelto.
“Per accedere ai Musei ed ai Giardini Vaticani è obbligatorio indossare una mascherina a copertura di naso e bocca. La mascherina andrà tenuta indossata per tutta la durata della visita, anche negli spazi esterni come i cortili”, informa la Direzione ricordando che ciascun visitatore sarà sottoposto al controllo della temperatura e “sarà negato l’accesso a tutti coloro che avranno una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C”.
“All’interno dei Musei occorrerà mantenere la distanza interpersonale di oltre 1 metro ed evitare assembramenti. Il Corpo di Custodia vigilerà sullo scrupoloso rispetto della norma” e “ogni violazione verrà portata alla considerazione delle Autorità di competenza”, conclude l’informativa
La direzione dei Musei Vaticani, oltre a segnalare che ad essere visitabili torneranno anche i Giardini Vaticani – sempre attenendosi ai criteri di sicurezza stabiliti – avverte che “potrà essere disposto l’allontanamento dai Musei di coloro che non seguiranno le disposizioni”, mettendo così a repentaglio la salute altrui.
Una breve storia dei Musei Vaticani è così riassumibile: la costruzione del Vaticano è iniziata nel 1447 con il Papa Niccolò V che incaricò l’architetto Bernardo Rossellino di progettare la nuova Basilica di San Pietro e il pittore Fra Angelico di decorare la cappella Nicolina.
Nel 1471, Sisto IV ordinò la costruzione di una nuova cappella, la Cappella Sistina, con decorazioni dipinte da artisti come Sandro Botticelli e Pietro Perugino, che più tardi, nel 1508, Michelangelo Buonarroti ridipinge per ordine di Giulio II.
I Musei Vaticani sono nati con le opere private di Giulio II che quando fu eletto Papa nel 1503, trasferì la sua collezione nel Cortile Ottagono. Tra le opere troviamo l’Apollo del Belvedere, la Venere Felice, il Nilo, il fiume Tevere, l’Arianna Addormentata e il gruppo del Laocoonte e i suoi figli.
Sono stati poi costruiti nuovi edifici collegati tramite gallerie a quelli già esistenti. Giulio II commissionò la decorazione delle stanze di Raffaello e della rampa elicoidale disegnata da Donato Bramante come accesso ai piani superiori dal giardino del Belvedere.
Nel 1740, Benedetto XIV riorganizzò le sale dei Musei Sacri e Profani e del Gabinetto delle Medaglie.
Nel 1756, le opere d’arte e archeologiche scoperte da Johann Joachim Winckelmann incentivarono l’ esposizione pubblica delle collezioni del Vaticano.
Clemente XIV e Pio VI proiettarono il Museo Pio Clementino e Pio VII e Antonio Canova fu incaricato dell’organizzazione del museo che porta il suo nome. Gregorio XVI nel 1837, inaugura il Museo Gregoriano Etrusco e due anni dopo fonda il Museo Gregoriano Egizio.
Nel Palazzo del Laterano, è stato fondato nel 1844 il Museo Gregoriano Profano e dal 1870 è stata riorganizzata l’esposizione delle opere nella Chiesa cattolica. Più tardi, Pio XI fondò il Museo Missionario Etnologico e inaugurò la Pinacoteca esponendo dipinti rubati da Napoleone e restituiti dopo il Congresso di Vienna del 1815.
Decenni più tardi nel 1970 sono state trasferite al Vaticano le antiche collezioni lateranensi, i Musei Gregoriano Profano e Pio Cristiano e nel 1973 il Museo Missionario Etnologico. La Collezione d’Arte Religiosa Moderna e il Museo delle Carrozze sono stati fondati nel 1973 durante il pontificato di Paolo VI.
Dal 1989 al 2000 sono stati riorganizzati il Museo Gregoriano Egizio e il Gregoriano Etrusco ed è stato creato il Museo Storico.
I Musei Vaticani (covid permettendo) sono visitati da più di 6 milioni di persone ogni anno,
Ora tutto è pronto a riaprire e chissà che la gioia e la bellezza dell’arte non aiutino a mettere da parte gli allarmi e le sofferenze che la pandemia ha inculcato nella mente e nel fisico di molti, troppi, italiani,