Vela – Luna Rossa fa 2-2

315

Luna Rossa mantiene il passo e fa 2-2 dopo la seconda giornata di gare.
Dopo una splendida vittoria italiana, un errore nella quarta regata ha aperto le vele ad una netta vittoria dei neozelandesi.
Sul campo di regata E nel Golfo di Hauraki, dove soffiava un vento leggero di 9 nodi (le previsioni della vigilia parlavano di 2-7, dunque c’era il rischio di un rinvio visto che servono almeno 6,5 nodi per dare il via alle regate),
Luna Rossa ha trovato le sue condizioni predilette a livello di brezza ed è riuscita a fare la differenza.
Luna Rossa è partita bene prendendo il comando della regata, si sono lasciati alle spalle gli avversari fin da subito e hanno poi giganteggiato in lungo e in largo riuscendo a tenre la testa della gara sino alla fine e portandosi sul 2-1.
Luna Rossa controlla molto bene la situazione nella prima parte del tratto di bolina e costringe i rivali a inseguire fin da subito, mettendoli in grande difficoltà nei propri rifiuti.
Il team tricolore è impeccabile nella battaglia di virate, batte Team New Zealand in manovra e allunga progressivamente, tanto che al gate-1 il vantaggio è di 10 secondi.
Luna Rossa guadagna ancora e al secondo gate il distacco è di 13”. Team Prada Pirelli non teme nulla, vola anche nella bolina successiva, protegge benissimo il lato destro del campo di regata: a metà gara il margine è di ben 27”.
Luna Rossa deve soltanto amministrare la situazione, Team New Zealand recupera qualcosa nel secondo lato di poppa (22” il vantaggio alle boe), poi Team Prada Pirelli si esalta in bolina (38”) e fiacca definitivamente il tentativo di rimonta dei rivali. Al traguardo le due imbarcazioni sono separate da 37 secondi.
Completamente diversa la seconda gara della giornata. Sul campo di regata dove soffiava un vento leggero di 9-10 nodi, l’equipaggio italiano sperava di fare la differenza sfruttando delle condizioni sulla carta ideali, proprio come era successo in gara-3.
Purtroppo non è andata così. Luna Rossa ha commesso qualche errore di troppo e questo ha sicuramente agevolato Peter Burling e compagni, eccellenti nell’esprimere velocità (soprattutto in poppa) e tonici anche in manovra.
La partenza è sostanzialmente pareggiata, ma i padroni di casa hanno il vantaggio di poter impostare la regata, gli italiani (sopravento e negli scarti dei rivali) vanno sotto di una ventina di metri e decidono allora di prendere la destra del campo di regata.
Sembra poterci essere battaglia in poppa, i due scafi non sono poi così lontani, ma poco prima della conclusione del secondo tratto arriva l’episodio che sostanzialmente indirizza la regata: James Spithill, Francesco Bruni e compagni effettuano una bruttissima strambata, perdono tantissimo terreno e transitano a 34” di ritardo.
La rimonta è quasi impossibile in una regata così breve (sei tratti). Team New Zealand deve soltanto amministrare e il vantaggio cresce progressivamente: 34” al gate-3,48” al termine della seconda poppa, 58” alla virata dell’ultima bolina, 63” al traguardo.
Francesco Bruni, co-timoniere di Luna Rossa, traccia un bilancio positivo:“ Le sensazioni erano ottime dopo la prima regata.
Abbiamo dimostrato che la barca va bene con vento leggero. Sapevamo che avremmo potuto vincere delle regate con queste condizioni, ma è importante averlo dimostrato. Così come penso che abbiamo dimostrato che possiamo vincere la Coppa America“.
La barca italiana si è resa artefice di una brutta spanciata nel corso della regata n.4. Si pensava inizialmente ad un problema nel sistema di gestione dei foil, in realtà il siciliano ha fatto mea culpa con onestà:
“C’è una sola spiegazione: ho sbagliato a schiacciare un bottone. Ho premuto il pulsante sbagliato. Quando poi ho schiacciato quello giusto, il sistema non ha accettato la cancellazione del primo comando.
Ci sono voluti 1-2 secondi per andare a posto. A quella velocità non puoi commettere un errore così.
E’ stato un mio errore, sono sicuro che non ricapiterà, di sicuro non con lo stesso bottone!
E’ abbastanza ovvio che le barche sono molto simili in termini di prestazioni. Non c’è una differenza di velocità tale per poter superare.
Entrambe possono vincere, dipende molto da come porti la barca, come ti comporti nella fase di pre-partenza e nelle manovre.
C’è molto da analizzare ai video quest’oggi. Per vincere bisogna fare le scelte giuste e continuare a migliorare”.
Dunque ammissioni di errori ma anche la grinta di voler imparare da queste vicessitudini di regata 4.
Si ritorna subito in gara oggi doppia regata! che potrà dire molto sul futuro della competizione




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *