Vela – Coppa America: Luna Rossa sfida New Zealand

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Luna Rossa – Il conto alla rovescia è terminato: oggi è il grande giorno della prima regata di Coppa America con protagonista l’Italiana “Luna Rossa”.
Oggi alle 16.15 ora della Nuova Zelanda, le 4 del mattino in Italia, al via la prima regata della finale di Coppa America di vela. Di fronte i detentori del titolo di Team New Zealand e la barca italiana Luna Rossa. Si tratta di due imbarcazioni supetecnologiche, capaci di raggiungere velocità impensabili fino a pochi anni fa. Le due barche tornano a sfidarsi dopo ben 21 anni, quella volta vinsero nettamente i neozelandesi.


Al timone dell’AC75 neozelandese ci sarà il giovane fuoriclasse Peter Burling, la cui formazione parte dai 49er con cui in coppia con Blair Tuke (anche lui a bordo di Team New Zealand), classe in cui ha vinto due medaglie olimpiche (un oro e un argento) e addirittura sei titoli mondiali, è ritenuto uno dei punti di forza della squadra.
“Non vediamo l’ora di iniziare. Rispettiamo molto Luna Rossa e non sappiamo esattamente quale potrà essere la loro forza, ma questo è anche il bello della sfida: tante le variabili in gioco, legate ovviamente alle condizioni meteorologiche.
Sicuramente il risultato finale sarà una combinazione di fattori: velocità e tattica. I nostri rivali hanno fatto vedere ottime cose in alcune condizioni di vento e noi ci siamo preparati per contrastarli. Il nostro progetto è estremo per sfruttare al meglio le qualità idrodinamiche dello scafo. Sarà una bella sfida perché l’equipaggio italiano è molto cresciuto dalla Christmas Cup. Da parte nostra, c’è stato il massimo impegno per sviluppare il materiale a nostra disposizione. Per questo, non so se sia meglio competere sul campo regata e apprendere qualcosa, come ha fatto Luna Rossa, oppure lavorare sui propri dati. Del resto, noi non avevamo scelta. Siamo pronti ad affrontare qualunque condizione e ci siamo preparati per questo“ ha affermato il timoniere neozelandese Peter Burling.
Il timoniere di Luna Rossa, Francesco Bruni è pronto alla sfida: “ Di sicuro sappiamo che i nostri avversari non sono lenti. Anche fosse vero che in allenamento hanno toccato i 60 nodi (111,120 km all’ora), non sarebbe una pessima notizia: è una velocità eccezionale, però significherebbe che i loro foil sono fatti per il vento forte e ci spalancherebbe la porta con vento medio, sul quale puntiamo. Se andassimo a velocità simili, ce la giochiamo”
Avete un rito? “Il discorsetto motivatore di Max Sirena, lo skipper. La prima volta ha portato bene: non sa più cosa dirci ma ormai è un obbligo. Ci tiene soprattutto l’ala più superstiziosa del team, cioé Emanuele Liuzzi e Romano Battisti, i due napoletani”.
Vincere la Coppa America e difenderla in Sicilia, a casa sua, è fantavela? “Di più: è un sogno. Io credo che Maxi Sirena, il nostro skipper, vorrebbe portare la Coppa America a Cagliari, dove abbiamo la base. Ma alla fine sarà Patrizio Bertelli, il nostro armatore, a decidere. Sarebbe meraviglioso avere il problema della scelta. Intanto cominciamo a vincerla”.
Patrizio Bertelli, presidente di Luna Rossa ha sottolineato: “In questi 20 anni abbiamo imparato molto. Abbiamo saputo creare un’atmosfera: la Coppa America non è solo tecnologia ma è anche e soprattutto vita quotidiana, saper creare un gruppo senza tralasciare piccoli ma significanti particolari. Nella squadra ci sono tante persone poco visibili ma fondamentali per costruire un team unito”.
Va rammentato che il progetto Luna Rossa parte da lontano. e ben prima della storica edizione del 2000. L’idea di competere è nata nel febbraio del 1997, quando Bertelli nello studio dell’architetto navale Frérs a Milano dà il via a questa sfida, ingaggia lo skipper De Angelis e il brasiliano Torben Grael e progetta il primo scafo (IT 45), che prende il mare nel 1999.
I primi allenamenti iniziano nel luglio dello stesso anno, ma prima di partire bisognava scegliere il nome della barca italiana, la prima a iscriversi dopo il Moro di Venezia.

La leggenda narra che il patron abbia scelto il nome dell’imbarcazione guardando una luna piena e soprattutto rossa una sera d’estate, a Punta Ala, prima di una cena tra amici.
Bertelli, in un’intervista lo scorso anno, disse che insieme alla moglie Miuccia Prada era alla ricerca di un nome e assieme scrissero una serie di nomi su un foglietto e alla fine la scelta virò su Luna Rossa, che era il nome perfetto per sfidare Black Magic (Magia Nera).

“Per batterci dovranno passarci sopra”, è ormai lo slogan del team italiano che nonostante l’eccezionale livello degli avversari crede fortemente di riuscire a fare l’impresa. Per evitare assembramenti di pubblico, i campi di gara utilizzati per le regate saranno solamente due: quello A e quello E.

Per gli appassionati italiani, la supersfida tra Luna Rossa e Team New Zealand sarà visibile in diretta sia sul canale Rai 2 (quindi in chiaro), sia sulla piattaforma Sky digitando sul telecomando dedicato il numero 205.
Per l’evento, infatti, Sky ha trasformato il canale nel monotematico Sky Sport America’s Cup, con servizi e reportage 24 ore su 24,
Per chi non vuole puntare la sveglia alle 4 di notte, niente paura.
Certamente si perde un po’ di pathos, ma se si riesce ad evitare di conoscere il risultato, le regate saranno visibili anche in differita ad orari meno estremi.

Tutto è pronto per una grandissima sfida che vedrà l’Italia, la sua passione e la sua tecnologia ancora una volta in prima, “primissima” fila.




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