Pallanuoto – LEN – La Pro Recco sconfigge anche l’Ortigia

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Pallanuoto – Con il biglietto per la Final 8 già in tasca, la Pro Recco fa suo anche il derby italiano di Champions League: a Ostia i biancocelesti si impongono sull’Ortigia per 10-3, centrano la settima vittoria e blindano il primo posto allungando a sei punti il vantaggio sullo Jug.

Formazione “da campionato” per Hernandez che recupera Figari, schiera il solo Aicardi come centroboa di ruolo e lancia Negri a difendere i pali.

La Pro Recco impiega 45 secondi per passare in vantaggio: Di Fulvio intercetta il passaggio di Tempesti per Vidovic che finisce nel pozzetto e lascia un’autostrada per il numero 2. Superiorità che sfrutta anche Echenique, a tre minuti e trenta secondi dalla sirena, con un tiro che buca il portiere dell’Ortigia sul primo palo e vale il 2-0. È il punteggio con cui si chiude il primo tempo perché Negri è reattivo sul tiro dai 6 metri Gallo e sulla girata di Mirarchi.

Il secondo tempo si apre come il primo, ma questa volta Di Fulvio impiega qualche secondo in più per segnare il 3-0 con Gallo nel pozzetto. Percentuali bulgare in superiorità per i ragazzi di Hernandez che sfruttano tutti gli uomini in più a disposizione: prima con il diagonale di Figlioli, poi con il tocco sottoporta di Figari, sul secondo palo imbeccato da Luongo, per il 5-0 che conduce le squadre al cambio campo.

La Pro Recco è un rullo, Younger in versione centroboa segna il 6-0 alla prima azione del terzo tempo, dall’altra parte del campo Negri è fantastico a cancellare la seconda superiorità siciliana stoppando Rossi. A metà quarto la controfuga di Echenique vale il 7-0. Napolitano cancella lo zero alla voce “gol segnati” dopo ben 21 minuti di gioco, ma è una gioia che dura poco perché Luongo sigla l’8-1 con Rocchi nel pozzetto; il finale di tempo è di marca Ortigia che va a segno altre due volte, in superiorità, con Vidovic e Di Luciano portando il punteggio sull’8-3 al suono della terza sirena.

Stanchezza che si fa sentire in acqua, il ritmo si abbassa, la Pro Recco blinda la porta e trova la via della rete altre due volte nel quarto tempo: con Di Fulvio – tre gol per lui, miglior marcatore di giornata – e con Aicardi, freddo davanti a Tempesti per il 10-3 definitivo.

Concluso il secondo concentramento, la Champions League ritornerà dal 19 al 21 aprile con le ultime tre partite del gruppo A.

A fine partita, il commento del coach biancoverde Stefano Piccardo: “Quando giochi contro una delle squadre più forti al mondo, devi essere più realista del re. Abbiamo impostato una gara difensiva, perché il Recco prima di questo
match viaggiava a una media di circa 16 gol a partita. Ci siamo detti che dovevamo limitarli in certe zone, perdendo
magari qualcosa in fase offensiva. La squadra ha risposto bene, sono contento della prestazione. Abbiamo finito
l’incontro con Mirarchi con un taglio nell’occhio e Giacoppo con un calo di pressione, abbiamo faticato tanto ad
andare dietro loro, però assolutamente bene”.
Il tecnico dell’Ortigia è soddisfatto soprattutto della prova difensiva dei suoi: “Siamo andati molto bene nella fase
difensiva, soprattutto con l'uomo in meno. Forse in certe occasioni potevamo andare più profondi in attacco.
però è un buon punto di partenza. Se è vero che la costruzione di una squadra e del suo sistema di gioco avviene
attraverso la difesa, sicuramente oggi abbiamo fatto un passo in avanti per migliorare la nostra qualità di gioco”.

A bordo vasca, ha parlato anche Simone Rossi, difensore dell’Ortigia: “Era una partita proibitiva, però noi volevamo
dare fastidio, almeno provarci. Siamo entrati in acqua determinati a fare bene. Sono rammaricato per l’atteggiamento degli arbitri. Anzi sono molto arrabbiato, perché ho visto due metri di arbitraggio completamente diversi. Capisco il divario tecnico, ma noi come intensità c’eravamo e non è possibile che non ci viene mai chiamato un fallo semplice in difesa. Mentre in avanti, per prendere un’espulsione bisognava farsi uccidere. A prescindere da questo, comunque, la gara di oggi ci farà crescere, dovremo affrontare tutte le partite con questa cattiveria”.
Il numero 10 biancoverde fa un bilancio di questo secondo concentramento: “Sono deluso per la prestazione con lo
Spandau, perché non eravamo noi. Purtroppo mentalmente qualcosa ci ha fermato, sicuramente non ci aspettavamo
una squadra così preparata fisicamente e questo ci ha un pò destabilizzato. Ma abbiamo imparato la lezione. Con Jug
e Olympiacos, invece, abbiamo fatto bene per grinta, voglia e ordine tattico. Dobbiamo partire da queste partite. Nel
prossimo concentramento di Champions non dovremo sbagliare nulla se vorremo realizzare l’impresa storica della
qualificazione. Siamo una new entry, abbiamo i favori del pronostico contro. Ma vogliamo provare a stupire e di sicuro daremo il massimo, come sempre”.




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