Politica – Il centro-destra unito e sempre pronto al voto

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Politica – Sono giorni che lo stiamo scrivendo, nessuna divisione nel centro sinistra ma strategia, strategia politica. Salvini non è improvvisamente divenuto europeista come cercano di farci credere da sinistra, semplicemente ha capito che il presidente Mattarella non ha alcuna intenzione di concedere il voto agli italiani ed allora agisce di conseguenza. Perché lasciare campo libero a PD, LEU  Movimento 5 Stelle con Draghi quando da dentro al governo si può lavorare per l’Italia. Una strategia lineare quella dl Carroccio, come lo sono quelle di Forza Italia  di Fratelli d’Italia che con la Meloni che, ha deciso di rimanere fuori dalle future beghe di governo facendo sentire la propria voce dall’opposizione.

Forza Italia? L’amicizia di Berlusconi con Draghi e le difficoltà di coesione interne al partito hanno consigliato a Tajani ed onorevoli di far pesare la propria voce dall’interno del Governo.

Dopo la dovuta premessa eccoci al vertice “senza liti” (al contrario di come vorrebbero molti media) del centro-destra raccontato da Giorgia Meloni.

La leader di FdI ribadisce il no al governo Draghi e sottolinea: “Se si andasse a votare il centrodestra vincerebbe, ma siamo ostaggio di Pd-M5S”

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Foto Fotogramma

“Leggo ricostruzioni abbastanza infondate su quello che invece accade realmente. Intanto non c’è nessuna ira da parte mia e poi non c’è nessuna divisione dentro Fdi. Di rado il partito è stato così compatto su una scelta, mi pare che nel panorama politico attuale, l’unico partito che non ha un dibattito aperto sul governo sia proprio Fdi”. Lo ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, smentendo – ospite di ‘Radio anch’io’ su Radio Raiuno – le voci secondo cui sarebbe molto risentita per l’incontro a due che si è svolto ieri tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.

Sul governo Draghi che sta prendendo forma in queste ore, Giorgia Meloni ha rimarcato: “Penso che se si andasse a votare noi avremmo la maggioranza. Invece si continua a tenere il governo ostaggio di una maggioranza che sarà comunque nelle mani del Pd e del M5s che, a occhio, non vincerebbero le elezioni. Io spero che comunque Mario Draghi con la sua autorevolezza riesca a imporsi, ma siamo in una Repubblica parlamentare e in Parlamento decideranno Pd, M5s, Leu e Iv”.

“Io -ha aggiunto- credo che serva un governo autorevole ma che abbia anche una maggioranza compatta e non debba cercare ogni volta compromessi. La nostra è una democrazia parlamentare ma questo non vuol dire che si possono fare e disfare governi, mettendo a capo di questi governi persone sulle quali gli italiani non hanno mai avuto la possibilità di misurarsi”.

“Prima si diceva che finché ci fosse stata una maggioranza non si potevano sciogliere la Camere: intanto farebbe piacere che qualcuno mi indicasse l’articolo della Costituzione che lo prevede, poi quando la maggioranza non c’è più stata ci hanno chiesto di sostenere Draghi. Ma questa è un’altra cosa. Ripeto: l’Italia ha bisogno di un governo autorevole ma ha anche bisogno di una visione chiara, di non dover sempre ricercare compromessi tra partiti che non hanno nulla da condividere”. Come darle torto, l’Italia avrebbe bisogno del voto ma vallo a dire a chi ha paura di perdere la guida del Paese e finge di esserne il salvatore pensando esclusivamente al potere ed alle poltrone.




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