Coppa Italia: avanzano Lazio e Milan

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Un giovedi di Coppa Italia all’insegna delle emozioni negli ultimi due incontri rimasti per chiudere il quadro degli ottavi di finale.

La Lazio ha battuto in rimonta l’Udinese conquistando l’accesso ai quarti della Tim Cup dove affronterà la Juventus detentrice del trofeo, in gara secca all’Olimpico il 20 gennaio. Il tecnico biancoceleste Pioli si è giocata l’ultima chance schierando la migliore formazione possibile mentre Colantuono, pensando soprattutto al campionato, ha mandato in campo ben 7 riserve.

La Lazio, però, ha incontrato i soliti problemi nella costruzione della manovra e nel creare occasioni da gol. Nella ripresa l’Udinese è passata in vantaggio con una spettacolare rete di Kone che sembrava condannare la Lazio a un’altra figuraccia. Invece, complice l’inferiorità numerica dei friulani, che hanno perso per infortunio Aguirre dopo aver effettuato le 3 sostituzioni, i biancocelesti hanno trovato la forza per reagire e tornare a galla.

Prima il pareggio di Matri, quindi il gol decisivo di Cataldi, con un colpo di testa sul filo del fuori gioco, hanno ribaltato la situazione e regalato qualificazione e sorriso alla Lazio. Una partita finita bene ma che non ha dissipato i dubbi circa il periodo negativo della squadra. I giocatori appaiono convinti di essere usciti dal tunnel della crisi ma la partita con la capolista Inter sarà un banco di prova di tutto rispetto. Un’impresa a Milano significherebbe che la Lazio della scorsa stagione è tornata.

Obiettivo centrato per il Milan in Coppa Italia. A Marassi i rossoneri battono la Sampdoria 2-0 e si qualificano per i quarti di finale. Dopo un primo tempo equlibrato, la squadra di Mihajlovic sblocca il match al 50′ con un bel diagonale di Niang e poi controlla la gara in superiorità numerica dal 64′ per l’espulsione di Zukanovic. Il raddoppio nel finale con Bacca. Per i rossoneri al prossimo turno della Tim Cup c’è il Carpi.

I blucerchiati fanno la partita e arrivano al limite con grande facilità, il Milan invece fatica a trovare le punte e a costruire gioco, con Niang costretto a indietreggiare per ricevere palla. Per venti minuti i rossoneri soffrono e viaggiano a ritmo lento, poi accelerano, aggrediscono le corsie esterne e vanno vicini al vantaggio prima con Bonaventura, poi due volte con Niang. Rispetto alla gara d’andata in campionato a San Siro è un’altra Samp. Più attenta dietro e organizzata a centrocampo. Merito del lavoro di Montella, che dalla panchina guida la squadra predicando calma. Alla mezz’ora la Samp riprende fiducia, il Milan invece colleziona cartellini gialli. Sulla sinistra De Sciglio e Bonaventura dialogano bene e provano a rompere gli equilibri, ma i rossoneri giocano a intermittenza, la Samp si difende con ordine e il primo tempo si chiude sullo 0-0.

Nella ripresa il Milan però parte forte e al 50′ sblocca il match con Niang, che raccoglie un suggerimento in profondità di Bacca e trafigge Viviano con un diagonale di destro. Sotto di un gol, i blucerchiati si scompongono e perdono lucidità, prestando il fianco alle incurisoni rossonere. Al 64′ Zukanovic poi esagera con le proteste dopo un fallo e si fa espellere, lasciando la Samp in inferiorità numerica. Con l’uomo in più in mezzo al campo, il Milan ha più spazio e gioca sul velluto. Niang e Bacca in campo aperto sono una spina nel fianco nella retroguardia doriana e i rossoneri controllano il match affidandosi al possesso palla. Montella si gioca anche la carta Cassano, ma nel finale la squadra di Mihajlovic gioca in sicurezza e porta a casa i quarti di finale.




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