Chi come me ha avuto la fortuna di conoscerlo ha ammirato le sue capacita di scienziato e le sue doti umane. Guido Altarelli se ne è andato, nella sua amata Ginevra, lasciando un’impronta indelebile nella storia della fisica mondiale. Il classico esempio di eccellenza italiana.
Guido Altarelli, il fisico teorico che ha scoperto il ‘dialogo’ fra le particelle ha contribuito con i suoi studi a chiarire molte questioni legate alle interazioni delle particelle elementari. Altarelli era nato a Roma 74 anni fa ed è scomparso il 30 settembre a Ginevra, città dove ha lavorato a lungo presso il Cern (Centro Europeo Ricerche Nucleari)
Nel periodo 1987-2006 è stato senior Staff Fisico presso la Divisione Teoria del CERN, di cui è stato a capo negli anni 2000-04.
Al CERN ha avuto un ruolo di primo piano nella interpretazione dei risultati SPPS, nella preparazione del LEP e LHC e nell’analisi teorica dei risultati sperimentali.
Il suo miglior contributo riconosciuto, ottenuto con Giorgio Parisi nel 1977, è la derivazione delle QCD equazioni di evoluzione per densità Parton, conosciute come le Altarelli- Parisi o DGLAP equazioni.
Molti e sentiti i messaggi dei suoi colleghi: Egidio Longo (docente di fisica nucleare):
“Guido Altarelli era professore emerito di fisica teorica all’Università di Roma Tre.
Dal 1987 al 2006 ha lavorato nella Divisione Teorica del CERN di Ginevra, di cui è stato direttore per quattro anni dal 2000. Ha svolto la sua attività in varie prestigiose università in tutto il mondo, l’Università di Firenze, la New York University, la Rockfeller University, La Sapienza Università di Roma, l’Ecole Normale Superieure e la Boston University. È stato direttore della sezione INFN di Roma La Sapienza dal 1985 al 1987. A sancire l’importanza dei suoi contributi alla fisica fondamentale il fatto che i suoi studi fanno oggi parte dei libri di testo su cui si formano le
nuove generazioni di ricercatori.”
Anche i ricercatori associati non hanno fatto mancare il loro messaggio di commiato a Guido Altarelli:
Cari colleghi,
è con grande tristezza che vi informo della scomparsa di Guido Altarelli, fisico teorico di levatura mondiale. Il suo lavoro più famoso descrive l’evoluzione in Cromodinamica Quantistica delle densità partoniche, per questo nel 2015 è stato insignito, insieme agli altri autori, del premio High Energy and Particle Physics della European Physical Society. Ma gli interessi scientifici di Guido sono stati vasti, lo scorso anno lo abbiamo invitato a raccontarci il suo punto di
vista sul problema della materia oscura e come sempre è stato d’ispirazione. Guido ha insegnato per molti anni nel nostro Dipartimento e ha diretto la Sezione dal 1985 al 1987. Per molti è stato un amico, un maestro per tutte le persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo negli oltre venti anni in cui ha svolto la sua attività in Dipartimento
e in Sezione.
A nome della Sezione formulo alla famiglia le mie più sincere condoglianze. (Marcella Diemoz (INFN direttore della sezione di Roma)
”Una tristezza immensa, un collega straordinario”, commenta il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni. ”I suoi lavori – prosegue – sono una pietra miliare della fisica moderna. Il suo carattere un esempio per tutti noi”.
Commovente il messaggio della figlia Claudia su facebook;
“Buon viaggio e riposa in pace. Sei stato un grande uomo, di quelli di altri tempi, un grande padre per quattro figli e un grande scienziato. Dormi tranquillo, per sempre nei cuori di noi che siamo rimasti”.
Per Antonio Masiero, vicepresidente dell’Infn, quella di Altarelli ”è veramente una perdita grave. Lo storico gruppo di ricerca di Roma perde una delle sue menti più lucide e penetranti e anche uno scienziato che sapeva fare scuola. Guido era una persona sempre con i piedi solidamente per terra, ma che poi non rifiutava qualche volo ardito”.
Per il direttore della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa) di Trieste, Guido Martinelli, Altarelli è stato ”un riferimento nel panorama della fisica mondiale, al Cern e in Italia. Un esempio di dirittura morale e scientifica, un maestro per tutti noi”.
Per il suo collega ed amico Giuseppe Martellotti “Guido è sempre stato una persona schietta, e poco propensa a compromessi politici.