Guardia Costiera – Il Fisheries Monitoring Centre (FMC) della Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma, nell’ambito delle attività di monitoraggio attraverso il sistema satellitare di motopesca, ha individuato un’unità da pesca maltese in presunta attività di pesca all’interno delle acque territoriali italiane nell’area antistante l’isola di Pantelleria.
È stato quindi disposto l’impiego immediato della M/V CP 302 della Guardia Costiera di Pantelleria che ha intercettato il motopesca maltese a circa 10 miglia dall’isola, intento a calare in mare un dispositivo di concentrazione dei pesci, Fishing Aggregating Device, (FAD – cosiddetti cannizzi ) per effettuare la pesca della specie ittica “lampuga”.
In considerazione dell’attività da pesca effettuata senza autorizzazione nelle acque territoriali italiane, il motopesca è stato scortato nel porto di Pantelleria per la redazione degli atti da parte del locale comando territoriale della Guardia Costiera. Il comandante è stato deferito all’ Autorità Giudiziaria per pesca nelle acque territoriali di altro stato (italiana) ai sensi dell’art.7 comma 1 lettera d) del D.lgs n.04/2012. Sono stati altresì comminati verbali per un totale di 4.000 euro, per logbook (registro di pesca) non correttamente compilato e per mancanza di identificativi e marcatura dei FAD. Infine al sequestro degli attrezzi da pesca , 3 FAD e 1 rete a circuizione lunga 250 metti senza chiusura, si è aggiunto il sequestro di oltre 600 kg di prodotto ittico pescato. Il peschereccio è poi ripartito nella nottata.