Calcio: il Genoa messo in ginocchio dal covid

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Genoa – Il calcio non sembra trovare pace. Mentre oggi si recuperano gli incontri della prima giornata il campionato ritorna a subire l’incubo covid. Dopo la notizia dei 14 positivi nel Genoa (11 calciatori e 3 membri dello staff), il club ha sospeso gli allenamenti (come anche disposto dall’Asl) in attesa di nuovi tamponi a cui si sottoporranno i tesserati nella giornata di mercoledi. Attualmente questo resta l’unico provvedimento ufficiale, mentre si attende di capire cosa succederà alla gara in programma sabato 3 ottobre a Marassi tra Genoa e Torino. Nel protocollo per la Serie A non esiste il rinvio automatico in base a un numero minimo di positivi, dunque deciderà la Lega. L’eventuale rinvio della gara non comporterebbe problemi di calendario perché sia Genoa che Torino non hanno in programma impegni internazionali A differenza dell’Italia, negli altri maggiori campionati europei esistono norme che sanciscono i casi in cui una gara debba o non debba essere rinviata.
In Francia, la Ligue 1, ha stilato un nuovo protocollo andato in vigore a inizio settembre. La nuova normativa prevede che si possa giocare qualora la squadra sia in grado di presentare 20 giocatori (incluso il portiere) negativi al tampone su una lista di 35 elementi registrata in Lega. Tanto è vero che il PSG ha comunque disputato il match d’esordio perso contro il Lens pur registrando sette giocatori positivi.
In Spagna, in caso di contagi multipli all’interno di una squadra, il requisito minimo per giocare è avere a disposizione 13 giocatori, 5 dei quali nella rosa della prima squadra. Infatti, ogni club ha a disposizione una lista di 35 giocatori, 25 della prima squadra e 10 della ‘filial’.

In caso di contagi estesi, il club può chiedere alla Lega il rinvio di una gara qualora non arrivasse a 13 giocatori disponibili. La Lega può confermare il rinvio una prima volta, ma nel caso in cui il club si ritrovasse nella medesima situazione una seconda volta, andrebbe incontro al 3-0 a tavolino.
In Inghilterra i club, tranne nel caso in cui abbiano meno di 14 giocatori disponibili, compresi i ‘prof’ delle squadre under 21, devono giocare. In caso di rifiuto, una commissione indipendente valuta la sanzione da comminare: si parte dalla multa e si va fino alla decurtazione di punti in classifica. E’ notizia di ieri dei 10 calciatori positivi trovati in Premier, il più alto numero da quando le squadre hanno ripreso ad allenarsi
Diverso è il caso della Germania. Tutti i campionati sotto l’egida della DFB, la Federcalcio tedesca, sono sottoposti alle restrizioni delle autorità sanitarie locali che decidono in merito alla disputa o meno dei match in caso di situazioni particolarmente allarmanti.




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