Basket: Milano-Venezia e Sassari-Virtus in semifinale di Supercoppa

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Basket – Mancano poche ore ad un grande fine settimana di pallacanestro.
Olimpia Milano-Reyer Venezia e Sassari-Virtus Bologna. Questo l’esito del sorteggio delle due semifinali della Supercoppa di basket.
er le quattro società, invece, ci sono Federico Casarin, presidente della Reyer Venezia; Christos Stavropoulos, general manager dell’Olimpia Milano; Luca Baraldi, amministratore delegato della Virtus e, in diretta da Olbia, il numero uno di Sassari, Stefano Sardara.
La Supercoppa si giocherà venerdì 18 (alle 18 la prima semifinale, alle 20,45 la seconda) alla Segafredo Arena di Bologna. Domenica 20 alle 18 la finale. Per il sorteggio la Lega convoca due leggende: Giacomo Galanda, che fu mvp della Supercoppa nel 1996 quando vinse con Verona, e Alessandro Abbio, che ha una particolarità, è l’unico mvp a non aver alzato la coppa: nel 1998 la sua Virtus fu sconfitta a Casalecchio dalla Fortitudo in uno dei tanti derby di quel biennio incredibile.
Si giocherà alla Arena in Fiera che avendo una capienza di 9.700 posti potrà ospitare fino a 2.400 persone, il 25 per cento come stabilito dal governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. La Lega e le quattro società puntano molto sul trofeo per riportare il pubblico e magari convincere il governo a consentire, entro la fine di ottobre, un ingresso al 50 per cento della capienza totale.
Intanto venerdì e domenica si giocherà in sicurezza con almeno 70 steward. La percentuale sarà di un addetto ogni 30 persone. All’ingresso, poi, ci sarà il kit “stoppa-Covid” con mascherina e igienizzante. Non saranno aperti i bar, ma è prevista la presenza di personale che, per rispettare le norme e i protocolli, venderà quantomeno acqua. La formula della Supercoppa del cinquantesimo della Lega Basket – quattro gironi da quattro squadre per coinvolgere tutte le realtà di serie A – è piaciuta a tutti e probabilmente sarà ripetuta. Si punta al tutto esaurito (con le capienze attuali) per dare un messaggio al governo. E per dimostrare al Paese che si può ripartire in sicurezza. Anche perché la pallacanestro, così come tutti gli altri sport (con l’eccezione del calcio) dipende dagli incassi al botteghino, come ricorda Luca Baraldi. La favorito d’obbligo è l’Olimpia, che ha iniziato con il turbo la stagione. La Virtus Bologna però è pronta a dare battaglia, forte del fattore casalingo. Proprio sulla capienza della Segafredo Arena, l’ad delle V nere Luca Baraldi ha fatto chiarezza: “L’arena ospita 9700 posti, quindi ci potranno essere circa 2300/2400 persone con il 25% della capienza. Sono un numero importante per capire se dal punto di vista del pubblico c’è la voglia di tornare dentro i palazzi, che è quello che abbiamo percepito in questa prima fase di Supercoppa”. Poi la sfida a Milano: “Abbiamo grande rispetto degli avversari, ma venderemo cara la pelle. Siamo all’inizio della stagione, sarà il campo a decidere”. La replica da parte dell’Olimpia arriva da Christos Stavropoulos, general manager biancorosso: “Andremo a Bologna per vincere, anche se partiamo tutti da zero. Prima pensiamo alla semifinale, poi avremo tempo di parlare della finalissima”. Promosso il format: “Si è dato a tutti la possibilità di giocare, una scelta importante perché era difficile organizzare amichevoli in Europa. Perché non ripeterlo?”. Dunque Milano e Bologna favorite, ma Venezia e Sassari non vogliono certo passare per vittime sacrificali. Il presidente della Dinamo, Stefano Sardara, avverte tutti: “Che Olimpia e Virtus siano avanti lo dicono numeri e budget, ma per noi non è un problema. Siamo sempre partiti da underdog”. Gli fa eco Federico Casarin, numero uno della Reyer: “Sarà difficile affrontare Milano che ha un roster da Eurolega, ma noi ce la giocheremo con le nostre armi. Nelle partite secche può succedere di tutto”.
Luca Baraldi, AD di Virtus Segafredo aggiunge:”“Per noi è un onore ospitare qui alla Segafredo Arena questo evento perchè ci sono le quattro squadre più forti del Campionato. Grazie all’ordinanza di Bonaccini possiamo condividere questo evento con una parte degli appassionati della pallacanestro. Invito gli spettatori a venire perchè posso garantire che qui in Fiera ci sono tutte le condizioni per rispettare le normative volte a contrastare la diffusione del Covi-19. So che ci sarà grande spettacolo, aspettiamo tutti gli appassionati di basket alla Segafredo Arena. La capienza dell’Arena sarà di 2300/2400 posti, sarà importante vedere quale sarà la risposta del pubblico”. “Sarà il campo a decidere quale sarà la finale, è chiaro che noi vogliamo arrivare fino in fondo. Rispettiamo tutti i nostri avversari ma scenderemo in campo sempre al massimo delle nostre potenzialità”.
Dunque il basket è pronto a scendere in campo èer un grande evento come la supercoppa dopo tanti problemi. È infatti stata un’estate calda quella della Lega Basket di Serie A. La cancellazione della passata stagione a causa della pandemia da Covid-19 ha messo in difficoltà molti club causando l’auto-retrocessione di Pistoia e i tentennamenti di Cremona e Roma, la cui iscrizione è rimasta in bilico fino all’ultimo giorno utile. L’illusione di Torino, prima ripescata e poi retrocessa, è stata compensata dall’arrivo di una nuova società turca che ha promesso grandi investimenti e una veloce risalita.
Nonostante i budget ridimensionati, quindi, molte squadre hanno costruito roster ambiziosi per provare a conquistare i play-off in Italia e un posto al sole inE uropa, nelle sue varie competizioni. Le favorite per lo scudetto restano le stesse degli ultimi anni: Milano, Bologna sponda Virtus e Venezia. Il motivo è che hanno più risorse, più talento e più profondità in panchina. Ma subito dietro scalpitano Sassari, Brescia e Bologna sponda Fortitudo. E non mancheranno certo le sorprese visto che da anni squadre come Brindisi, Cantù, Varese e Trento hanno dato solidità al proprio movimento.
La ripartenza del basket italiano, però, si chiama Supercoppa. Un appuntamento storico rivisitato in chiave moderna, con una formula innovativa e che ha coinvolto e tutte le squadre iscritte alla prossima Lega Serie A. Quattro gironi suddivisi in base regionale, partite di andata e ritorno, e Final Four. Un torneo agonistico che, oltre a mettere in palio il primo trofeo della stagione, ha permesso agli appassionati di capire gerarchie, testare lo stato di forma e ammirare i nuovi arrivi.
Alle Final Four hanno avuto accesso le vincenti dei quattro gironi così composti: A: Cantù, Varese, Milano e Brescia; B: Virtus Bologna, Fortitudo Bologna, Cremona e Reggio Emilia; C: Venezia, Trento, Treviso, Trieste. D: Roma, Sassari, Brindisi, Cremona. La suddivisione regionale ha permesso di limitare gli spostamenti e favorito lo spettacolo visto che in calendario si sono disputati derby e “scontri” tra compagini storicamete rivali. Le due competizioni europee per club organizzate da Eca, EuroLeague ed EuroCup, inizieranno rispettivamente il primo ottobre e il 30 settembre. L’Olimpia Milano è la rappresentante Italiana dell’Euroleague e quest’anno l’ambizione, per nulla nascosta, è quella di qualificarsi ai playoff sperando di accedere alle Final Four di maggio.
L’Eurocup, dove giocano Venezia, Virtus Bologna, Brescia e Trento concluderà la prima fase a gironi mercoledì 16 dicembre per iniziare poi la Top 16 il 30 dello stesso mese a cui seguiranno i quarti e le semifinali con la serie di finale il 6, 9 e 14 aprile 2021. Le prime due si candidano ad arrivare fino in fondo e ad alzare il trofeo, le altre due vorrebbero fare una dignitosissima figura accedendo almeno alle Top 16.
La Basketball Champions League, dove sono iscritte Sassari, Fortitudo e Brindisi, inizierà la prima fase a gironi mercoledì 14 ottobre. Il 3 marzo ci saranno gli incontri degli gli ottavi di finale mentre la Final Four è in programma dal 7 al 9 maggio. All’ultima coppa, quella meno nota e importante, la Fiba Europe Cup, partecipa invece Reggio Emilia. Si parte mercoledì 14 ottobre con le finali in programma mercoledì 21 e mercoledì 28 aprile 2021.

Dopo 7 anni, Gigi Datome, capitano della nazionale, torna nel nostro Paese per indossare la canotta dell’Olimpia Milano. La squadra di coach Messina ha mantenuto l’assetto play-centro (Rodriguez – Tarczewski) rinnovando esterni e lunghi: Punter, Shields, Delaney, Hines, Leday e Moretti si aggiungono alle sicurezze Micov, Roll Brooks e Moraschini. Una squadra, sulla carta, fortissima per il campionato e tra le più ambiziose in Europa. Quest’anno, insomma, il fallimento per la squadra del “patron Giorgio” non è ammesso.

Venezia, invece, reduce negli ultimi due anni dalla vittoria di Scudetto prima e Coppa Italia poi, ha mantenuto lo stesso roster delle ultime stagioni puntellandolo con acquisti mirati come il neozelandese Fotu e il play D’Ercole. La Virtus Bologna ha confermato la guida serba di altissimo lignaggio, Teodosic-Markovic, e gran parte degli americani. L’arrivo di Alibegovic e Tessitori, insieme a quello di Abass, allunga panchina e ambizioni.

Rivoluzione in casa Sassari che, nonostante qualche screzio di troppo tra l’allenatore Pozzecco e il presidente Sardara, ha dato vita a un mix di atletismo (Burnell, Tillman) e tecnica (Kruslin, Pusica, Bendzius). Confermatissimo il duo Spissu-Gentile in regia e la maestria di Bilan sotto canestro. La Fortitudo è tornata in Europa e, per dare seguito al nuovo entusiasmo di una piazza sempre innamorata, ha firmato giocatori di assoluta esperienza, come il capocannoniere dell’ultima stagione Banks, e talentuosa gioventù, con Happ, Withers e Totè su tutti. La parola d’ordine di Brescia è equilibrio: Chery e Kalinoski sono novità per i nostri lidi ma con tanta voglia di stupire. Crawford, Burns e Cline sono un ottimo usato sicuro di primissimo livello. Il giovanissimo Bortolani, in prestito da Milano, la scommessa (già vinta).

Pesaro, dopo l’annata disastrosa, si è affidata a Jasmin Repesa, allenatore di grande esperienza che conosce bene il nostro campionato. In città è arrivato anche Carlos Delfino, uno abituato a giocare per vincere. Brindisi ha rinnovato il parco americani e, su questo lato, negli ultimi anni ha sbagliato pochissimo: escluderla a priori dalle parti alte della classifica sarebbe un errore. Luis Scola ha deciso di vestire la maglia storica di Varese che torna a reclutare un all-star sognando di ripetere i fasti di un passato ricco di trofei. Cantù ha riabbracciato Leunen e Smith, puntando sulla solidità e sull’organizzazione di gioco.

Nel nordest, Trento, Trieste e Treviso partono con meno ambizioni degli scorsi anni ma con la consapevolezza di aver costruito team in grado di giocarsi, se dovessero legarsi chimica e fortuna, gli ultimi posti per i playoff. In caso contrario arriverà un’onorevolissima salvezza. Stesso discorso per Reggio Emilia.

Un passo indietro restano Cremona e Roma perchè la costruzione del roster è arrivata con settimane di ritardo rispetto alle rivali. Per i capitolini, negli ultimi giorni, hanno firmato Beane, Wilson e Robinson: c’è tanta voglia di recuperare il tempo perduto ed i tifosi capitolini sperano di poter evitare una stagione all’insegna delle difficoltà.




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