Movienerd -Venezia 77, Nomadland è il Leone d’oro

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Movienerd -L’americano Nomadland, road western di Chloé Zhao, vince il Leone d’Oro della Mostra di Venezia numero 77. Leone d’argento, Gran Premio della Giuria, a Nuevo Orden di Michel Franco. Migliore regia al giapponese Kiyoshi Kurosawa per Wife of a spy. Delusione per Notturno di Gianfranco Rosi, senza premi dopo essere stato tra i favoriti. Per l’Italia vince Pierfrancesco Favino, Coppa Volpi per il miglior attore per Padrenostro di Noce.

Si è conclusa tra le polemiche l’edizione numero 77 della Mostra del Cinema di Venezia.
Una polemica scatenata dalle dichiarazioni dell’ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco di aperta delusione nel palmares – che non ha considerato i film italiani, esclusa la Coppa Volpi a Pierfrancesco Favino per Padrenostro di Claudio Noce – in particolare per Notturno di Gianfranco Rosi: la stampa tricolore ha messo in evidenza l’esclusione e la lite a distanza.
Il presidente della Biennale Roberto Cicutto prova a smorzare i toni: “Chiunque investe per tanto tempo in un’opera se non vince rimane male, è normale, ma le giurie sono autonome”. Per il direttore della Mostra Alberto Barbera è un copione che si ripete: “Si è mai visto un verdetto di giuria che non faccia discutere?”, dice citando esempi clamorosi come una Palma d’oro assurda presidente Martin Scorsese o un Luchino Visconti mai premiato al Lido come evidenzia la mostra della Biennale Le Muse Inquiete. “Accontentare tutti è impossibile, i verdetti vanno accolti per quello che sono: un giudizio di sette persone, nulla di più, nulla di oggettivo, tutto soggettivo”, incalza Barbera.
Insinuare che il giurato italiano, lo scrittore Nicola Lagioia, non abbia combattuto abbastanza e che la composizione della giuria di Venezia 77 non sia stata ben calibrata, ”è una polemica inutile, ingiusta, inefficace, è un modo di fare capzioso. Quando Paolo Del Brocco – dice Barbera perdendo le staffe dopo aver dichiarato “serenità” e “felicità” – comporrà lui la giuria staremo a vedere”.
Il Covid, in realtà, è stato il vero protagonista della Mostra: “Proteggere Venezia 77, con tutto l’apparato organizzativo di controllo e sanitario, è costato du milioni di euro”, fa notare Cicutto, in un festival che ha potuto contare su un budget totale di 14 milioni, rispetto ai 12 previsti. Gli accreditati sono stati 5500, le presenze in sala sono state inferiori del 40% rispetto al 2019, “ma è andata meglio del previsto, avevamo stimato -66%)”.
“Mi avete fatto la più bella sorpresa della mia vita”, ha detto Pierfrancesco Favino stringendo la Coppa Volpi che ha vinto a Venezia 77 per la sua interpretazione nel film Padrenostro di Claudio Noce. “Come ha detto un regista, quando si gira un film è come se nascesse una stella e noi viviamo su quella stella per mesi e la sua luce si propaga nello spazio e sugli schermi. Dedico questo premio ai milioni di schermi che si accenderanno, alla luce che si propagherà, al brillare degli occhi nel buio”.
Cate Blanchett, a Rosi volevamo dare premio speciale – “Tutti noi della giuria abbiamo rispetto profondo per Gianfranco Rosi e ne ammiriamo il modo di fare cinema. La decisione di escluderlo è stata difficile tanto che volevamo creare un premio speciale per lui”: così la presidente di giuria Cate Blanchett ha risposto all’ANSA sull’esclusione di Notturno dalle premiazioni. “I film italiani sono stati tutti presi in considerazione. Eravamo una giuria dal cuore aperto”, ha aggiunto.
Accantonan do le polemiche il doveroso omaggio al film vincitore della manifestazione.
Nomadland si ispira all’omonimo libro di Jessica Burden, l’opera nasce da sei mesi di vita nella wilderness americana attraverso 7 States con una troupe di 25 persone, pochi attori professionisti e diversi veri nomadi – denominati van-dwellers – nello spirito di perfetta integrazione e condivisione coerente al racconto stesso della pellicola.
Visibilmente commossa, Frances McDormand è fiera di aver portato in concorso alla Mostra di Venezia Nomadland, il film che ha appassionatamente voluto, prodotto e interpretato da protagonista sotto la regia della sino-americana Chloé Zha. “Da queste magnifiche persone, ciascuna delle quali ha messo a disposizione la propria vicenda personale, ho imparato a chiudere la bocca e ad ascoltare. Ricordandomi che l’ascolto è la parte principale di ogni attore professionista” spiega l’attrice premio Oscar per Tre manifesti a Ebbing che rileva qualche somiglianza tra quel personaggio e Fern, “entrambe working class americane, entrambe davanti a scelte difficili della vita, entrambe devono elaborare un lutto”. Se i nomadi di Nomadland sono frutto di una scelta di vita basata sulla resilienza e soprattutto sulla condivisone sostenibile “contro il dominio del dollaro”, essi sono anche vittime della “disperazione economica del mio Paese, e in ultima analisi del mondo intero, ma non ritengo che Chloé abbia fatto un film statement-politico, anzi”.
il Viaggio come Sogno e Scoperta, la Natura primigenia in cui convivono paesaggi sconfinati e piccole pietre colorate che sembrano opere lunari. Se lo spirito dell’America migliore invade le atmosfere del film, al suo centro è concentrato il viaggio personale di Fern (McDormand), una donna prematuramente vedova che abbandona la città di Empire dove risiedeva col marito e lavorava nella fabbrica ora fallita, e sceglie di avventurarsi nella sfida del nomadismo e dell’impiego stagionale, anche presso l’infernale realtà di Amazon “che comunque offre lavoro” commenta McDormand.

Ecco tutti i premiati: LEONE D’ORO per il miglior film a: NOMADLAND di Chloé Zhao (USA) alla 77/ma Mostra del cinema di Venezia.

LEONE D’ARGENTO Premio per la migliore regia a: Kiyoshi Kurosawa per il film SPY NO TSUMA (WIFE OF A SPY) (Giappone)
LEONE D’ARGENTO – Gran Premio della Giuria a: NUEVO ORDEN (NEW ORDER) di Michel Franco (Messico, Francia)
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a: Vanessa Kirby nel film PIECES OF A WOMAN di Kornél Mundruczó (Canada, Ungheria)
COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a: Pierfrancesco Favino nel film PADRENOSTRO di Claudio Noce (Italia)
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: DOROGIE TOVARISCHI! (DEAR COMRADES!) di Andrei Konchalovsky (Russia) .
PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Pietro Castellitto per il film I PREDATORI (Italia) da lui stesso diretto.
PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Chaitanya Tamhane per il film THE DISCIPLE (India)
PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore emergente a: Rouhollah Zamani nel film KHORSHID (SUN CHILDREN) di Majid Majidi (Iran).
Il PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a: DASHTE KHAMOUSH (THE WASTELAND) di Ahmad Bahrami (Iran) a Venezia 77.
LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA (LUIGI DE LAURENTIIS) a: LISTEN di Ana Rocha de Sousa (Regno Unito, Portogallo)




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