UE – In Europa la situazione dei politici e delle poltrone non è poi così diversa che in Italia. Nel silenzio assordante dei media abbiamo scoperto che alcuni degli ex “governanti” dell’Unione (della scorsa legislatura) hanno trovato incarichi (sempre rilevanti) per rimanere a lavorare e quindi mantenere il loro potere politico, lobbystico o economico in ambito europeo. Uno di questi esempi riguarda il criticato Juncker ma non è certamente l’unico.
“Ufficialmente ha lasciato la Commissione europea il 30 novembre 2019, ma in realtà Jean-Claude Juncker non ha mai lasciato l’esecutivo comunitario. Dal 5 dicembre 2019 è infatti consigliere speciale (non retribuito) del commissario per il Bilancio Johannes Hahn, per questioni relative proprio al bilancio comune e, salvo rinnovi, continuerà nella sua nuova veste fino al 4 dicembre 2021.
È il suo incarico la principale sorpresa della lista dei consiglieri speciali dei commissari europei. Alcuni incarichi sono stati assegnati nelle ultime ore, ed è per questo che la Commissione UE ha pubblicato degli aggiornamenti.
“Uno degli ultimi incarichi assegnati (ma era cosa nota sin dal giorno della nomina) è quello del nuovo consigliere speciale personale di Ursula von der Leyen. Dal 7 maggio scorso la presidente dell’esecutivo comunitario ha ingaggiato Peter Piot per “consigliare la Commissione nel sostenere e guidare la ricerca e l’innovazione nella lotta globale contro la pandemia di coronavirus”. La fine dell’incarico è prevista il 31 marzo 2021.
Nell’elenco figurano due nomi di rilievo. Il primo, già citato, di Juncker, ex presidente della Commissione europea, predecessore dell’attuale presidente Ursula von der Leyen, che ha lavorato per cinque anni con Hahn, suo commissario per le Politiche di vicinato e, per un breve periodo (3 luglio- 30 novembre 2019), anche per le Politiche regionali. L’austriaco è rimasto anche in questa legislatura europea, e ha scelto il suo ex presidente come consigliere speciale. In generale i consulenti lavorano circa 25 giorni l’anno. La posizione dell’ex presidente della Commissione, quindi, non è importante dal punto di vista economico ma da quello del potere. Già, perché in questo modo Juncker ha la possibilità di restare sempre lì, in attesa di “risalire sulla giostra” non appena ve ne sarà occasione.
Poi c’è Christos Stylianides, già commissario per la Gestione delle crisi nella Commissione Juncker. Per lui un nuovo incarico per conto di Margaritis Schinas, commissario per i Valori europei. Compito di Stylinides: “Sostenere il lavoro sull’educazione in situazioni di emergenza, migrazione e inclusione” e ben sappiamo come in Europa sia il tempo dio passare dalle chiacchiere all’azione anche sulla problematica migrazione che vede sempre l’Italia in primo piano ed abbandonata al suo ingrato destino.
Da segnalare la presenza di tre italiani nella speciale lista di consiglieri speciali.
Stefano Manservisi, ex Direttore generale della Commissione europea, lavorerà per tutto il mandato di Paolo Gentiloni per aiutare il commissario all’Economia a “promuovere il dialogo con i paesi terzi su questioni rilevanti per gli aspetti chiave del portafoglio (ruolo internazionale dell’euro, sistemi fiscali, obiettivi di sviluppo sostenibile”.
Quindi Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto per gli Affari internazionali (IAI), voluta dall’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’UE, Josep Borrell, per “fornire consulenza sull’elaborazione della strategia globale dell’UE”, così come la volle anche Federica Mogherini nella passata legislatura. È consigliere nel Consiglio di Amministrazione di Eni dal maggio 2020. Precedentemente è stata ricercatrice al Centre for European Policy Studies (CEPS) di Bruxelles, all’Istituto universitario europeo di Fiesole e alla Transatlantic Academy di Washington. I suoi attuali interessi scientifici riguardano la politica estera europea, la risoluzione dei conflitti, Mediterraneo e Medio Oriente.
Un aiuto italiano anche per Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo responsabile per un’Economia al servizio delle persone. Con lui lavorerà fino al 19 ottobre 2021 Massimo Bordignon, in quanto membro del Comitato consultivo europeo indipendente per il bilancio