Genitori, ci risiamo. Monica Cirinnà “comanda”, il governo si mette subito a disposizione. Bisogna cambiare le diciture sui documenti dei bambini. E di conseguenza anche sui moduli scolastici. La senatrice del Pd, mentre gli italiani combattono con l’emergenza coronavirus, i guai economici, i problemi lavorativi, torna a insistere: le parole “madre” e “padre” sulle carte d’identità dei minorenni devono essere cancellate. Per lei sono una discriminazione inaccettabile, danneggiano le coppie arcobaleno.. Rimettiamo “genitore 1 e 2”.
Sono ancora famose le parole che la Cirinnà, alcuni anni fa, pronunciò nel corso di un dibattito. Parole che fanno capire la linea della senatrice dem. «In tanti siamo cresciuti da uno stereotipo o da un pregiudizio», disse a un ragazzo. Che replicò: «Ma quindi un padre e una madre sono uno stereotipo?». E la Cirinnà: «Sì, in molti casi sì».
Ma tranquilli se dovesse passare l’ennesimo disegno di legge insulso basterà boicottarlo. cancellare dal documento la scritta “genitore 1” e “genitore 2” e scriverci le parole che tanto danno fastidio a qusti prsonaggi della politica italiana. Quelle due parole bellissime che i bambini tanto amano, “padre” e “madre”.