Calcio – La lunga 29esima giornata del campionato di calcio di serie A si è conclusa con due incontri ricchi di emozioni. Da una parte l’Atalanta ha fermato il Napoli che veniva da un momento particolarmente positivo sconfiggendo i ragazzi di Gattuso con un perentorio 2-0 maturato nella ripresa.
La sorpresa giunge dall’Olimpico dove l’Udinese corsara ha fatto un passo importante nella lotta per la salvezza ed ha messo in difficoltà la Roma che vede diminuire (seppur di un solo punto) il distacco dalle inseguitrici ma vede drasticamente ridotte a lumicino le possibilità di approdare all’obiettivo quarto posto e quindi alla Champions League. Salvo sorprese infatti i primi quattro posti della classifica di Serie A appaiono ben delineati: quello che ancora è tutto in evoluzione è l’ordine di arrivo.
L’Atalanta non si ferma più e conquista la settima vittoria di fila portandosi a quota 60 in classifica, in pratica blindando il quarto posto. Viene infatti respinto l’ultimo assalto Champions del Napoli che gioca bene, ma viene sorpreso a inizio secondo tempo da dieci minuti di furore bergamasco con Pasalic e Gosens che in pratica la chiudono. Sono adesso 15 i punti di vantaggio dei lombardi sui campani.
Comincia bene il Napoli che elude il pressing alto atalantino e manovra con ordine facendo possesso palla. Al 10′ il primo tentativo con Mertens, ma il pallone è largo. Più pericoloso al quarto d’ora Koulibaly ma il suo colpo di testa termina alto, mentre Gomez sveglia i suoi con un gran tiro da fuori che Ospina salva. Proprio l’estremo difensore azzurro è protagonista in negativo al 28′ quando dopo una punizione viene colpito al capo da Mario Rui, spinto da Caldara. Ospina deve uscire in barella applaudito da tutti i giocatori in campo, e al suo posto entra Meret.
Nel secondo tempo scende in campo un’Atalanta furiosa che in 10′ la chiude. Al 47′ infatti c’è un recupero palla, Gomez crossa dalla destra e un colpo di testa di Pasalic non lascia scampo a Meret. Continua il pressing alto degli orobici che al 56′ concedono il bis: grandissima azione tra Toloi e Castagne, palla di ritorno per il brasiliano che sbaglia il tiro ma diventa un assist per Gosens che, libero a sinistra, insacca col destro sul secondo palo.
La Roma prosegue il suo preoccupante processo d’involuzione: perde (0-2) all’Olimpico contro l’Udinese dopo 8 anni, rimedia la settima sconfitta nelle ultime 12 giornate di campionato. La formazione giallorossa sembra essersi evaporata col caldo crescente. Corre poco e male, fatica a costruire gioco e a chiudere gli spazi sulle ripartenze avversarie, ha molti giocatori irriconoscibili.
Brava, invece, l’Udinese che ha attuato la tattica perfetta per riuscire a tornare alla vittoria dopo 10 risultati ufficiali negativi: un successo atteso quasi 6 mesi che porta la firma di Lasagna e del subentrato Nestorovski che hanno concluso due delle tante buoni azioni di rimessa, portate avanti con più uomini, a dimostrazione di una buona condizione fisica e di una feroce voglia di tirarsi fuori dalla lotta per non retrocedere.
La Roma è partita sotto ritmo e si è fatta subito prendere d’infilata da un’Udinese decisamente più tonica: Lasagna al 12’ è andato via a Fazio e ha centrato per De Paul che, tutto solo, ha sbagliato il tiro al volo: per sua fortuna la conclusione sbilenca si è tramutata in un perfetto assist per l’accorrente Lasagna che col destro ha insaccato. La Roma si è ulteriormente appannata, ha faticato a trovare linee di passaggio e ha rischiato al 22’ lo 0-2: a salvarla ha pensato Mirante che con una prodezza ha messo in angolo un sinistro sul primo palo di Lasagna, smarcato in area da De Paul.
A complicare le cose in casa giallorossa ci si è esso anche Perotti che al 29’, in ritardo su un pallone, è intervenuto a gamba tesa su Becao costringendo Guida a mostrargli un meritato rosso. Nella Roma è scattato un pizzico d’orgoglio che si è tramutato in due buone occasioni: sulla prima Cristante, complice una deviazione di Zeegelaar, ha colpito la traversa da 28 mt, sulla seconda Under si è visto deviare in angolo con la punta delle dita da Musso un bel destro a giro dal limite.
Il colpo del ko lo hanno firmato i subentrati Fofana e Nestorovski. Il primo è andato via a sinistra e ha servito De Pual, bravo a rimettere in mezzo per il macedone che ha comodamente insaccato da due passi. Per la Roma è notte fonda.