Difesa – Droni, primo volo del nuovo Falco Xplorer

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Difesa –  Primo volo del nuovo drone per sorveglianza di Leonardo, l’ex Finmeccanica. Il Falco Xplorer è decollato il 15 gennaio dall’aeroporto di Trapani-Birgi, ha volato sul Golfo di Trapani in uno spazio aereo dedicato, dopo circa 60 minuti è atterrato in sicurezza, secondo quanto reso noto dal costruttore. Il velivolo, pilotato da una stazione di terra, è stato seguito in volo da un elicottero Aw139 dell’Aeronautica militare, che ha anche fatto le riprese del filmato che illustra questo articolo.

Il drone inizierà ora una campagna di prove per valutare l’intera gamma di capacità, compreso il sistema di sensori di bordo, per arrivare alla certificazione dell’idoneità al volo. Il Falco Xplorer ha un’autonomia di 24 ore e può trasportare carichi fino a 350 kg, con un peso massimo al decollo di 1,3 tonnellate e una quota operativa a 24.000 piedi (cioè 7.315 metri).

Il velivolo è stato presentato il 17 giugno 2019 al salone di Le Bourget dai vertici di Leonardo, l’a.d. Alessandro Profumo e il presidente Gianni De Gennaro, davanti al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Davanti a Conte i vertici di Leonardo hanno tolto il velo alla riproduzione (mockup) del drone. «È il più grande velivolo senza pilota mai realizzato da Leonardo», ha detto il gruppo.

A giugno non c’erano ancora clienti. Delle versioni precedenti, Falco e versione Evo, «ne sono stati venduti oltre 50», aveva spiegato il dirigente di Leonardo. In una nota, l’azienda spiega che il velivolo è stato progettato per assicurare a clienti civili e militari capacità di sorveglianza strategica. «Ulteriori versioni del Falco sono state scelte dalle Nazioni Unite e da Frontex, l’agenzia europea della guardia costiera e di forntiera».

Il nuovo drone, spiega ancora la società, “è stato progettato per assicurare a clienti militari e civili capacità di sorveglianza strategica e può essere offerto sia come sistema integrato sia come servizio completamente gestito e operato da Leonardo”. Dopo il primo volo di prova “inizierà una campagna di test per valutare l’intera gamma di capacità del velivolo, compreso il sistema di sensori di bordo. Queste prove certificheranno anche l’aeronavigabilità, ossia l’idoneità al volo, del Falco Xplorer in base allo standard ‘NATO STANAG 4671’, espandendo notevolmente il territorio sul quale il drone può operare”.




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