Calcio – La Lazio nel finale si impone su un buon Napoli grazie ad Immobile

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Lazio . Un’altra impresa per la Lazio di Simone Inzaghi che in una partita difficile non convince ma vince e porta a casa tre punti che l’avvicinano all’Inter in attesa di Roma-Juventus.

La Lazio riscrive la storia. Batte (1-0) anche il Napoli e, per la prima volta nei suoi 120 anni di vita, centra la 10/a vittoria di fila in serie A. Battuto anche il primato della squadra dello scudetto del 2000 che si era fermata a 9. Una vittoria pesantissima che consente ai biancocelesti di proseguire il loro sogno scudetto: Inter e Juve, infatti, restano nel mirino e faranno bene a non sottovalutare una formazione che viaggia ormai sulle ali dell’entusiasmo.

Per l’ottava volta nelle ultime 10 giornate la Lazio è riuscita a decidere l’incontro negli ultimi minuti: e la firma, non potrebbe essere altrimenti, è quella di Immobile, salito a 20 reti in 18 partite. Non è, quindi, certamente un caso anche se una grossa mano, in questa circostanza, gliel’ha data Ospina che si è fatto sciaguratamente scippare il pallone dai piedi dall’attaccante avversario fornendogli su piatto d’argento l’occasione di brindare nel migliore dei modi al traguardo dei 120 anni di storia della società.

Costretto a rinunciare a Correa, Inzaghi si è consolato con i rientri di Leiva e Luis Alberto a centrocampo e ha confermato, di conseguenza, Caicedo (oggi piuttosto evanescente) come partner di Immobile in attacco. Sul fronte opposto Gattuso, oltre a Koulibaly, ha perso per infortunio anche Meret per cui ha dato fiducia a Di Lorenzo nel ruolo di centrale e ha rilanciato tra i pali Ospina.

Tenendo il ritmo basso e arretrando immediatamente dietro la linea della palla quando non in possesso, il Napoli è riuscito a lungo a imbrigliare la Lazio, impedendole di sviluppare le azioni che predilige, ovvero le veloci verticalizzazioni. Solo nel finale del primo tempo i capitolini sono riusciti  mettere in seria difficoltà i campani, calciando tre volte in 3′ verso la porta di Ospina. L’occasione più pericolosa è stata un destro schiacciato a terra in diagonale da Milinkovic-Savic che, a portiere battuto, si è visto respingere il tiro sulla linea, di testa, da Di Lorenzo. Il Napoli, al di là di due conclusioni velleitarie da lontano di Allan, ha impensierito Strakosha solo con una punizione a giro dalla trequarti sinistra di Insigne. Ma di lì a 15 minuti molto stava per cambiare.

Nella ripresa infatti il Napoli si è fatto coraggio e ha preso in mano le redini del gioco. La Lazio ha preferito aspettare per poi ripartire ma non è quasi mai stata incisiva nonostante le incursioni di Luis Alberto. A dirla tutta i padroni di casa sono stati graziati dalla buona sorte quando al 68′ un destro a giro di Zielinski si è stampato sul palo, in seguito, al minuto (76′) ha pensato Strakosha a opporsi a un diagonale di Insigne.

Inzaghi ha provato a mutare l’andamento della partita con qualche ca,bio inserendo Cataldi per Caicedo e poi Berisha per uno stanco Leiva.

La svolta della gara al minuto’82’: dalla panchina Gattuso chiede ai suoi ragazzi di far ripartire l’azione servendo il portiere senza poter immaginare che cosa sarebbe accaduto. Ospina: si è fatto rubar palla da Immobile che, da posizione defilata, l’ha girata immediatamente verso la porta dove Di Lorenzo, in corsa, non ha avuto la necessaria lucidità per calciarla via e ha deviato in rete un pallone che sarebbe comunque entrato.

Inutile l’arrembaggio finale del Napoli grazie alle parate di un grande Strakosha che si è fatto trovare pronto sulle conclusioni da lontano di Milik e Insigne.

Ora per la Lazio l’impegno in Coppa Italia con la Cremonese e sabato alle 18 l’incontro casalingo contro la Sampdoria senza lo squalificato Lulic.

Per il Napoli zero punti ma una crescita evidente: la cura Gattuso inizia a funzionare ma manca la serenità!

È scuro in volto Gennaro Gattuso, al terzo ko in quattro partite sulla panchina del Napoli: “Della gara di oggi ci teniamo la prestazione – ha detto l’allenatore nel post partita ai microfoni di Sky Sport -, bisogna guardare avanti. Io penso che la responsabilità di quello che è successo è mia perché sono io che chiedo di cominciare sempre l’azione dal portiere. È un errore che ci sta, vedo la squadra che comincia a fare le cose che proviamo, oggi è stata padrona del campo e ha sofferto pochissimo. Consideriamo anche che da quando sono arrivato abbiamo preso gol incredibili, ma ripeto che ci sta. Certi errori nascono dal fatto che da troppo tempo non diamo continuità ai risultati, questa squadra per tanti anni ha espresso il miglior calcio d’Italia e tanti di quei giocatori ancora indossano questa maglia. Per uscire da questa situazione bisogna fare un filotto di vittorie”.

“Io sono molto positivo e ho il dovere di far capire ai ragazzi che siamo sulla strada giusta – ha proseguito -, però bisogna riuscire a vincere qualche partita. Se continuiamo così le vittorie arriveranno, ma quando si gioca bene e non si portano punti a casa poi diventa sempre più difficile. Io mi diverto ad allenare questa squadra, sa giocare questo tipo di calcio ed è per questo che bisogna dare continuità agli allenamenti e credere fortemente in quello che si fa. Abbiamo tanti margini di miglioramento. Al momento è inutile parlare di obiettivi, io mi devo basare su quello che vedo in settimana e posso dire che siamo indietro su certi aspetti. Mi devo concentrare ad allenare la squadra, non si deve vedere la classifica e non si deve parlare di aria fritta. Si deve lavorare e bisogna riuscire a vincere le partite, questo è l’obiettivo e questo è ciò che voglio vedere. Il primo responsabile sono io e devo anche riuscire a fare risultati per rimanere a Napoli perché questo è il mio obiettivo: anche io sono legato ai risultati”.

In chiusura Gattuso è tornato sull’errore di Ospina e si è assunto tutte le responsabilità: “Ospina ha sbagliato – ha concluso l’allenatore -, ma il responsabile sono io. Se Ospina butta la palla io mi arrabbio. Si vede solo l’errore che ha fatto, ma non si vedono le 15 imbucate che ci ha permesso di fare. Lui per noi è un valore aggiunto perché ci permette di impostare in maniera corretta. Io il portiere non lo chiamo portiere, lo chiamo giocatore perché per me il portiere oggi deve giocare il pallone”.

Simone Inzaghi: “In questo momento ci manca poco per essere da Scudetto, ci vuole quel pizzico di fortuna che è mancato nelle scorse stagioni. Dobbiamo essere fortunati con gli infortuni, in passato abbiamo perso la Champions per aver giocato le ultime senza Immobile e Luis Alberto”.

“La squadra ci crede sempre, sa di essere formata da giocatori che possono risolvere la gara in qualsiasi momento. La cosa che mi sta piacendo di più è la lucidità e la consapevolezza dei ragazzi, anche in un big match come quello di stasera hanno sempre risposto colpo su colpo. Devo fargli i complimenti e poi penseremo alla prossima partita che sarà molto impegnativa”.

“La società è vigile e il confronto con Tare è quotidiano. Vedremo se ci sarà l’occasione per migliorarci e nel caso potremmo fare qualcosa, ma questi ragazzi hanno dato tanto e a gennaio non è mai semplice”.

Lazio’s Ciro Immobile jubilates after scoring the 1-0 goal during the Italian Serie A soccer match SS Lazio vs Parma Calcio at Olimpico stadium in Rome, Italy, 22 September 2019. ANSA/ANGELO CARCONI

Ciro Immobile: “”Faccio i complimenti al Napoli perchè il pareggio era giusto, ma se vinciamo sempre alla fine significa che non molliamo mai. Siamo migliorati tanto sotto questo aspetto, è scattato qualcosa nella nostra testa che non ci fa mollare”. Infine, Immobile ha espresso la sua opinione sugli obiettivi che deve porsi la Lazio nel girone di ritorno: “Gli obiettivi sono sempre gli stessi di inizio anno, non montiamoci la testa. Abbiamo vinto due gare in cui non abbiamo giocato bene, ma in questo momento anche se non ci arriviamo con il gioco, ci arriviamo in altri modi. Questa vittoria rappresenta tanto“.

LAZIO-NAPOLI 1-0 (0-0)
Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva (36′ st Berisha), Luis Alberto (44′ st Jony), Lulic; Caicedo (19 st Cataldi), Immobile (24 Proto, 23 Guerrieri, 15 Bastos, 4 Patric, 49 Silva, 28 Anderson, 34 Adekanye). All.: Inzaghi.

Napoli (4-3-3): Ospina, Hysaj, Di Lorenzo, Manolas, Mario Rui, Fabian Ruiz, Allan (39′ st Llorente), Zielinski, Callejon (42′ st Elmas), Milik, Insigne (47′ st Lozano). (27 Karnezis, 15 Daniele, 13 Luperto, 62 Tonelli, 70 Gaetano). All.: Gattuso.
Arbitro: Orsato di Schio 7.
Reti: nel st 37′ Immobile.
Angoli: 6-6.
Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: Lazzari, Manolas e Mario Rui per gioco scorretto, Lulic per proteste.
Spettatori: 40mila circa.

 

 




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