XE – Le auto ‘verdi’ correranno tra le bellissime cime dell’Himalaya. Già perché secondo gli organizzatori, XE correrà nella valle del Kali Gandaki , la gola più profonda del mondo secondo, nel Distretto Mustang, situato a 400 chilometri da Kathmandu, la capitale del Nepal, e ad un’altezza di 2750 metri sul livello del mare.
Il comunicato XE spiega che il campionato aiuterà la regione – particolarmente sensibile agli effetti della crisi climatica dovuto all’alta concentrazione di ghiacciai – attraverso il “lavoro con esperti locali e gruppi nelle varie sedi per implementare il patrimonio esistente sulla base delle esigenze del luogo”.
Alejandro Agag, CEO XE, afferma: “Oggi siamo qui nel cuore dell’Himalaya, nel Distretto Mustang, per annunciare che Extreme E sarà la prima gara in assoluto ad essere disputata sulla catena montuosa più alta del mondo. La regione dell’Himalaya è spettacolare, ha un ambiente unico ed un terreno incredibile per le corse off-road. Questo metterà alla prova i principali piloti, ingegneri e team del mondo”.
“Siamo letteralmente nel cuore delle montagne, è un posto bellissimo. Porteremo uno spettacolo fantastico in uno scenario dove non è mai stata disputata una gara. Avremo un bel patrimonio, lavoreremo infatti con il governo e con le autorità che aiuteranno gli enti locali e forniranno soluzioni per rendere la regione più sostenibile. Si tratta di un grande passo in avanti con un enorme significato, non solo per la gara, ma in tutto ciò che lasceremo per le comunità di questo posto”.
Yogesh Battharai, Ministro del Turismo del Nepal, aggiunge: “Siamo molto felici di dare il benvenuto ad Extreme E in Nepal. Il paese ha una varietà naturale e culturale davvero unica. Ospita inoltre una serie di punti di riferimento importanti nel mondo, come il Monte Everest, la vetta più alta sulla Terra, e Lumbni, città natale di Buddha. Siamo fiduciosi del fatto che ospitare questo evento internazionale sarà utile per promuovere il nostro interesse globale e potremo mettere in risalto questioni importanti sul problema climatico che la nostra regione deve affrontare, con le rispettive soluzioni”.
“Il Nepal è una destinazione esotica ricca di tesori nazionali. Guidare nel nostro magnifico scenario con i SUV pionieri elettrici della Extreme E sarà un’esperienza unica nella vita per chi gareggia, ed una grande avventura per gli appassionati che guarderanno. Il messaggio è d’ispirazione e presto ci sarà un grande spettacolo”.
L’annuncio della gara sull’Himalaya significa che resta solo un round del primo campionato XE – un evento sulla costa – che deve essere confermato. Il processo di collaudo formale del prototipo della vettura ODYSSEY 21 di XE è stato avviato il mese scorso.
La Formula E fa dunque un ulteriore passo in avanti per dar vita a Extreme E, un campionato elettrico off-road destinato ai suv, in odore d’avventura in stile Dakar, che prenderà vita in cinque tappe in location stravolte dal cambiamento climatico.
Ecco com’è nata Extreme E. Si tratta di un campionato riconosciuto dalla FIA a tutti gli effetti e che vedrà – a partire da marzo 2021 – 12 team girare per il mondo in cinque luoghi simbolo deturpati dalla mano dell’uomo.
Dal deserto all’Artico della Groenlandia, passando per le isole dell’Oceano disabitate ma invase dalla plastica o alla foresta pluviale colpita dagli incendi, fino alla catena dell’Hymalaya, non esiste luogo dove non si possa trovare un passaggio inquinante dell’uomo.
Come la Formula E si ispirava al circuito della Formula 1, Extreme E ha le sue fondamenta nel mondo del rally re-interpretato in una nuova chiave adatta ai nostri tempi.
“È un campionato che nasce con una grande ambizione, come era stato per la Formula E, dobbiamo costruirlo da zero ed in questo contesto i partner sono fondamentali, l’intenzione anche in questo caso è contribuire allo sviluppo della tecnologia e cambiare la percezione delle persone riguardo al tema della sostenibilità e a quello che sta succedendo”.
Le tappe cambieranno (almeno in parte) di anno in anno, per il primo campionato che prenderà vita nel 2021 quelle scelte saranno: a marzo alcune isole nell’Oceano Indiano, poi sarà la volta del deserto, quindi l’Himalaya a maggio, l’Artico con la Groenlandia in agosto e per finire a ottobre la Foresta Amazzonica.
Una volta finita la gara, l’idea è sviluppare un’azione specifica in grado di avere un impatto reale e positivo sul territorio, per esempio realizzare sistemi per produrrre energia solare, oppure ri-forestare un’area grande come quella utilizzata per la gara. La base logistica, sarà una grande nave, riconvertita per diventare il più ecologica possibile che diventerà il simbolo della manifestazione.
“Le auto del campionato saranno dodici, sarà gara vera, stiamo già parlando con grossi costruttori, chassis e batteria saranno gli stessi per tutti, le case potranno personalizzare motore e personalizzare la parte esterna.
Le competizioni vedranno un sistema di sfide ed eliminatorie in stile Mondiale di calcio”, continua Agag, “anche in questo caso sarà prevista l’interazione del pubblico con i social media e variabili come un incremento di potenza per chi sceglierà il percorso più accidentato”.
Il Ceo prevede per il primo anno l’arrivo di grandi team privati, poi la presenza vera e propria dei costruttori come era stato per la Formula E. Le auto della Extreme E utilizzeranno due motori da 200 kW per un totale di 550 CV e batterie da 54 kWh, prodotte dalla Williams.
Ci sarà anche il sei volte campione del mondo rally Sébastien Ogier a bordo di uno dei bolidi che dal 2021 animeranno l’inedita serie di competizioni off-road con veicoli elettrici Extreme E, creata dallo stesso patron della Formula E Alejandro Agag.
Ogier supervisionerà numerosi aspetti del futuro campionato off-road ‘green’, dalle norme sportive e tecniche alle potenziali location degli eventi ed anche all’evoluzione del design e del progetto del suv elettrico che sarà protagonista di Extreme E.
‘Sébastien Ogier è uno dei piloti più talentuosi nella storia del motorsport e dei rally – ha dichiarato Agag – e contare sul suo contributo, sul suo supporto e sui suoi consigli durante lo sviluppo di Extreme E ha un valore immenso. Averlo coinvolto fin da questa fase iniziale è davvero un onore e un enorme sostegno a ciò che stiamo facendo con la serie Extreme E.
Il suo sarà un contributo chiave nel modellare quello che sarà un concetto unico nello sport dei motori, nell’avventura e nell’intrattenimento”.