Pallanuoto – Il Setterosa eliminato dall’Ungheria ai quarti

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Setterosa – Una grande occasione persa quella del Setterosa azzurro sconfitto per una sola rete dalle ungherese. Purtroppo spetta all’Italia fare il mea culpa a causa di una partenza distratta e ‘scarica’ che ha costretto le ragazze a rincorrere le avversarie per tutta la partita.

Le parole di rammarico e delusioni di Fabio Conti e Giulia Gorlero in seguito alla sconfitta per 7-6 subita ai quarti di finale per mano dell’Ungheria: sconfitta che ha sancito la definitiva eliminazione del Setterosa dal Mondiali di Gwangju 2019. Le magiare in virtù di questo successo sfideranno la Spagna per un posto in finale mentre per le azzurre resta la magrissima consolazione delle semifinali dal quinto all’ottavo posto.

La partita

L’Ungheria fa la differenza nel primo quarto grazie ad un 3/3 in superiorità numerica, contro l’1/4 del Setterosa. Le magiare si portano sul 2-0 con Illes e Leimeter, poi l’Italia si sblocca con Avegno ma pochi secondi dopo le avversarie trovano un gol pesante in parità numerica con Keszthelayi. A scuotere le Azzurre ci prova Picozzi con un gran tiro dalla distanza per il 2-3, ma a fine primo parziale l’Ungheria ristabilisce il doppio vantaggio con la rete di Gurisatti.

In avvio di secondo quarto il Setterosa torna a sfruttare la superiorità numerica con Chiappini per il 3-4. Poco dopo l’Italia sfiora il primo pareggio con il palo di Garibotti, poi Gorlero salva le compagne con un’ottima parata su Csabai. La difesa italiana chiude la porta, con l’Ungheria che non trova la via della rete per oltre sei minuti ma in chiusura di parziale Szilagyi trova il gol del 5-3, ancora in parità numerica. Il Setterosa però non molla e nell’ultimo minuto prima dell’intervallo trova il gol con Emmolo, che sfrutta anche la deviazione di Gurisatti per firmare il 4-5.Gorlero salva poi ancora su Szilagyi.

Il terzo quarto inizia con qualche altra occasione mancata dall’Italia (2/7 in superiorità dopo 18 minuti), ma Tabani trova il gol del pareggio per il 5-5 su uno splendido assist di Chiappini. L’Ungheria però torna avanti grazie al primo rigore del match, trasformato da Gurisatti per il 5-6. L’Italia spreca ancora con Chiappini nel finale e così inizia gli ultimi otto minuti con una rete di svantaggio. Nell’ultimo quarto le Azzurre pescano il jolly del pareggio con la rete di capitan Queirolo di potenza, ma l’Ungheria torna avanti con Leimeter. Nel finale l’Italia non trova il gol del pari e a otto secondi dalla fine Conti chiama il timeout, ma il tiro di Garibotti lambisce il palo e termina a lato.

CT CONTI – “Abbiamo giocato con intensità ma poca lucidità. Ne serviva di più. Sappiamo bene che questo tipo di partite si giocano alla pari e che sono i dettagli a fare la differenza. Il non arrendersi mai è ormai un fatto acquisito, quasi scontato per noi. Complimenti a loro che hanno controllato le nostre tiratrici. In alcune situazioni ci servirà più coraggio, in altre avremmo dovuto avere meno foga. Peccato perché è stata una bella partita, con delle buone difese, decisa da episodi. Non siamo riusciti a mettere la testa avanti e nel finale abbiamo avuto un paio di ottime occasioni per portarla ai rigori. Il mondiale, però, non è finito qui e ci attendono altre gare di alto livello, dove provare a migliorarci e crescere ancora”.

GORLERO – “L’approccio è stato sbagliato perché non puoi iniziare una partita di questa portata andando quattro volte sotto di due gol in meno di due tempi. Siamo state brave a recuperare e se non ci fosse un gruppo non ci saremmo riuscite, però è anche vero che se non ci atteniamo alle cose che ci dice il tecnico e non restiamo lucide nei momenti decisivi andiamo incontro a queste sconfitte. Loro sono state più decisive nei momenti che contavano. Forse c’era qualche rigore in più, ma questo non cambia il diverso atteggiamento delle due squadre. La World League è stato l’esempio palese di quello che vuole Fabio Conti da noi: stare larghe, cercare gli spazi e così siamo arrivate in finale. Anche oggi abbiamo provato a seguirlo ma abbiamo avuto dei momenti di appannamento e stanchezza. Ci dobbiamo mettere e lavorare di più. A cominciare dalla prossima partita con l’Olanda. Questo mondiale è tutto tranne che semplice: con l’Australia sembrava una vittoria scontata e invece abbiamo visto che ha battuto la Russia, il Giappone che in due anni è cresciuto ha fatto soffrire a tutte, la Cina lo stesso. Tutte le squadre hanno aumentato il livello”.




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