John Wick 3 – Parabellum è il film di Chad Stahelski cvon Keanu Reeves, Halle Berry, Ian McShane, Asia Kate Dillon, Jerome Flynn, Ruby Rose, Jason Mantzoukas, Laurence Fishburne, Robin Lord Taylor, Anjelica Huston, Lance Reddick, Hiroyuki Sanada.
La terza parte di quella che ormai è divenuta una mini serie narra della fuga di John Wick a causa di una taglia di 14 milioni di dollari e per aver infranto una delle regole fondamentali, uccidere qualcuno all’interno dell’Hotel Continental. La vittima infatti era un membro della Gran Tavola che aveva posto la taglia su di lui. John avrebbe dovuto già essere stato eliminato, ma il manager
dell’Hotel Continental gli concede un’ora di tempo prima di dichiararlo ufficialmente scomunicato”. John dovrà cercare di restare vivo, lottando e uccidendo, in cerca di una via d’uscita da New York City.
Si vis pacem, para bellum (Se vuoi la pace, preparati alla guerra).
Fin dal suo propulsivo inizio, in John Wick 3 – Parabellum il tempo scorre implacabilmente contro il super-assassino che si era ritirato dalle scene. L’azione riprende direttamente dal Capitolo 2, mentre John Wick è in procinto di essere dichiarato ‘scomunicato’ – cioè privato dei servizi di protezione della Gran Tavola, l’associazione segreta mondiale dei criminali che impone il codice degli assassini. Con una taglia di 14 milioni di dollari sulla sua testa, persino John Wick non aveva mai dovuto affrontare così tante minacce simultanee pronte a mettere fine alla sua esistenza. I nemici sono ovunque, ma ciò guiderà Wick fino ai confini della terra durante la sua ricerca di un riscatto personale. Cinque anni fa, il primo capitolo di John Wick ha stabilito un nuovo livello per quanto riguarda i film d’azione. In questo energico mondo di assassini mercenari, il pubblico di tutto il mondo ha sperimentato la forza delle sequenze di combattimento incredibilmente autentiche, quasi come delle danze frenetiche, che hanno spinto al limite la realizzazione pratica del film. Ora, il Capitolo 3 espande ulteriormente l’universo di Wick, rivelando di più sulle operazioni nascoste della Gran Tavola e introducendo nuovi intriganti personaggi. Keanu Reeves veste i panni di Wick, Laurence Fishburne quelli del potente Bowery King, Ian McShane nel ruolo del manager Winston del Continental Hotel, Lance Reddick nei panni di Charon, il disponibile concierge del Continental e Tobias Segal nei panni di Earl, un informatore di Bowery. Ad affiancare i già ben noti personaggi, troviamo Halle Berry nei panni di Sofia, Anjelica Huston nel ruolo della Direttrice, Asia Kate Dillon nei panni della Giudicatrice, Mark Dacascos come Zero, Jerome Flynn nel ruolo di Berrada, Jason Mantzoukas nel ruolo di Tick Tock Man, Saïd Taghmaoui nel ruolo di The Elder e Boban Marjanovic come Ernest.
Stahelski parla del momento in cui la storia riparte col suo impeto inesorabile: “In questo capitolo, John Wick va in guerra contro il mondo. Questo ci dà la possibilità di andare in posti nuovi, approfondire il suo viaggio personale ed espandere le storie degli altri personaggi. Per questo capitolo, abbiamo davvero voluto che ciascuna delle sequenze d’azione avesse un nuovo e diverso sapore: ognuna darà indizi e percezioni maggiori su chi sia veramente John Wick e sul percorso che sta attraversando”. Le sfide emotive sono legate alle sfide fisiche, in quanto Wick è costretto a chiedere aiuto e fare affidamento sui favori dai quali voleva sfuggire. “Sta ancora cercando l’assoluzione – ma nel frattempo, quasi tutti stanno cercando di ucciderlo, quindi deve tornare ad essere quella persona che non vuole essere pur di sopravvivere”, dice Stahelski. Poiché la trama in continua espansione del film porta il pubblico più in profondità nelle origini di John Wick, la storia richiede un Wick ancora più evoluto tecnicamente. Per Reeves, il film è stato il più grande test fisico della sua carriera. “La visione di questo film era così ambiziosa che ho iniziato a prepararmi fisicamente quattro mesi prima”, dice Reeves. “Ci sono così tanti tipi diversi di sequenze d’azione – non solo stili più numerosi di arti marziali e più armi da fuoco, ma anche motociclette, cavalli e cani, quindi l’allenamento è stato molto intenso. Ma onestamente, lo adoro. Amo questo personaggio e amo l’universo di John Wick che abbiamo creato”. Per Halle Berry, che ha dato origine al nuovo personaggio di Sofia, l’esperienza è stata unica. “Avevo fatto film action prima, ma wow, niente di simile”, dice. “Non mi sono mai allenata così tanto. Non ho mai lavorato nel modo in cui lo fanno Chad e Keanu e sicuramente non ho mai dovuto affrontare 12 ragazzi tutti in una volta! È stato difficile, è stato fantastico, e mi piace che il mio personaggio, Sofia, porti anche un cuore e un’anima alla storia, essendo un personaggio legato al passato di John Wick, che sa bene quanto gli stia costando fare quello che fa”.
All’inizio, John Wick era solo un sogno per lo sceneggiatore Derek Kolstad. Derek voleva rendere omaggio ai migliori film d’azione, spogliando un moderno noir fino alle sue più basilari radici cinetiche ed emotive. Senza mettere limiti a se stesso, Kolstad immaginava un viaggio il più diretto e concreto possibile attraverso un universo tanto pericoloso quanto oscuro. Quello che accadde dopo cambiò tutto: la sceneggiatura attirò Keanu Reeves e fu come un segno del destino. Reeves portò la sceneggiatura ai due migliori Crediti non contrattuali 7 stuntman che conosceva, Chad Stahelski e David Leitch, che a loro volta colsero l’occasione per provare qualcosa di nuovo: tornare alle acrobazie naturali che si vedono nei classici film d’azione. John Wick a quel punto era diventato un’icona in carne ed ossa, amato dal pubblico desideroso di vedere e conoscere ancora meglio lui e il suo mondo elegantemente seducente. Nel Capitolo 3, la squadra era pronta ad espandere quel mondo in modo esponenziale. Mentre John Wick è spinto a prendere misure disperate per schivare la taglia sulla sua testa, rivela sempre di più quanto sia spessa e oscura la tela tessuta dalla Gran Tavola. “In questo film, si vedrà molto di più di questo mondo mitologico e iper-reale pieno di hotel segreti, microcosmi criminali nascosti e uomini e donne in possesso di abilità folli”, dice Stahelski. John Wick 3 – Parabellum porta alla luce di più sulla Gran Tavola, che funziona anche come una sorta di sistema di giustizia criminale. Come una svolta moderna sulla tavola rotonda di Re Artù, i brutali esecutori di tutto il mondo criminale sono tenuti sotto controllo da un codice d’onore fedele e da una potente élite che infligge punizioni.
Come al solito, Parabellum è pieno di cenni alle leggende del cinema, qui schiaccia l’occhio al maestro del cinema russo Andrei Tarkovsky fino agli echi visivi di Lawrence d’Arabia. Secondo lui, non c’è nulla di più divertente delle strabilianti sorprese che può offrire un uomo che lotta per sopravvivere a ogni possibile forma di attacco.
Aggiunge Iwanyk: “Chad ha progettato così tante battaglie che si potrebbe pensare possano ripetersi a un certo punto, ma in questo film si vedranno combattimenti così divertenti come non ne sono stati mai realizzati. In parte perché Chad ha un grande senso per ciò che il pubblico ama e per ciò che può risultare interessante, e ciò si riflette in ogni elemento”.
“Per me l’azione è sempre stata quella connessione tra il pubblico e il
personaggio”, spiega Reeves. “Se c’è quella connessione, l’azione ha un impatto
emotivo e puoi sentire la posta in gioco”.
Ovviamente, Reeves sa che ogni volta che indossa il raffinato abito di John Wick,
gli verrà richiesta una fase di preparazione sempre più intensa ed estenuante. Lui
continua ad allenare se stesso, corpo e anima, per ridefinire i propri limiti. Alla
sua età, ammette che l’allenamento non diventa di certo più facile, ma la sua
determinazione a tirare fuori il meglio di Wick è più alta che mai. “A volte
pensavo che l’allenamento per questo film fosse troppo duro forse a causa della
mia età, ma poi ho realizzato che sarebbe stato difficile anche se non avessi 54
anni perché c’è così tanta azione in Parabellum”, ride. “È impegnativo, ma mi
piace così”.
A questo punto, dice che c’è una domanda che ritorna nella sua mente ogni volta
di più: “Come continuiamo a rimanere fedeli a ciò che abbiamo creato con John
Wick, mentre alziamo costantemente il livello?”.
Il team di film-makers è grato per quanto lontano Reeves si sia voluto spingere.
“Abbiamo sempre spinto Keanu al limite, ma in questo film c’erano limiti ancora
più lontani”, ride Stahelski. “Keanu ha riversato nel film il suo sangue, il suo
sudore e le sue lacrime. Come al solito, è anche stato un fantastico partner
creativo che ha contribuito con molte grandi idee”.
Per Basil Iwanyk, parte di ciò che rende Reeves tanto convincente nel ruolo di
Wick non è solo la sua prestanza fisica, ma la sua presa di coscienza sulla vita
interiore di Wick. “Keanu ti dà un senso della vulnerabilità di John Wick. Porta un
senso dell’umorismo, quando si capisce che lui è consapevole di quanto sia folle
e assurdo ciò che sta facendo, ma porta anche una serietà a John Wick, così che,
allo stesso tempo, si crede che lui prenda tutto sul serio”.
“Keanu è la persona più dedita la lavoro con cui abbia mai collaborato”, afferma
Erica Lee. “Ha questa qualità davvero empatica grazie alla quale è in grado di
portare calore a quello che sarebbe potuto essere solo un altro assassino a
sangue freddo. Non sono tanti quelli che riuscirebbero a creare un killer così
irresistibilmente attraente”.
Reeves è stato l’elemento più importante di chiunque altro, osserva Iwanyk.
“Quello che le persone non sanno, e che è importante che sappiano, è che Keanu
è uno degli architetti di questo mondo. Ha messo a punto un sacco di idee. È
molto più di un attore che si presenta sul set. Il suo DNA è dappertutto nei film”
Mentre John Wick inizia a riscattare favori per cercare di rimanere in vita,
sapendo che ogni assassino del mondo lo sta cercando, si reca in Marocco. Nei
deserti aridi del Sahara, John sa che troverà una donna del suo passato –
un’assassina in debito con lui – anche se non sarà troppo felice di vederlo. Lei è
Sofia, un altro memorabile ruolo interpretato da Halle Berry, la vincitrice
dell’Academy Award® che ha fatto di tutto al cinema, da film drammatici e seri
alle saghe epiche dei supereroi.
Berry ha iniziato come fan di John Wick. “Ho amato quanto fosse reale l’azione
nel primo film”, dice. “Ho atteso con ansia il Capitolo 2 non appena ho visto il
primo. Quando il mio manager mi ha detto che Chad stava cercando un
assassino alla pari di John Wick, sapevo che dovevo fare quella parte. Quando ho
incontrato per la prima volta Chad, non aveva ancora finito di scrivere il mio
ruolo, ma non mi importava, ho detto subito: sì… lo farò!”.
Stahelski ha cercato di avvisare Berry su quanto possano diventare pazzesche
le cose quando si interpreta un ruolo in John Wick. “Le ho detto che ci sarebbero
voluti mesi e mesi di allenamento fisico davvero doloroso e lei ha detto: ‘Ho
capito, voglio comunque farlo’. Non ha mai fatto marcia indietro per un secondo,
poi ha portato così tanta sincerità a Sofia: senti davvero quel senso di perdita
personale in Sofia e la sua forza”.
Berry ammette che Stahelski non aveva di certo esagerato. “Di sicuro non ho
mai lavorato più duramente per un ruolo cinematografico in tutta la mia carriera,
ho dovuto affrontare anche alcuni infortuni, ma ho continuato a farlo perché
ritirarmi non è mai stata un’opzione, ora ho una fissazione e ne voglio sempre di
più”, ride.
È anche orgogliosa di abbattere alcuni stereotipi. “Non c’è nulla che volevo
dimostrare di più che le donne della mia età possono fare esattamente quello che
vogliono. L’età non ci definisce”, dice Berry.
Sofia, come John Wick, è una solitaria in quest’oscuro mondo di assassini,
mantenendo un alone di mistero in tutti quelli che la incontrano. “C’è molto da
imparare su di lei”, anticipa Berry. “Quello che sappiamo in questo capitolo è che
è stata addestrata dalla stessa persona che ha addestrato John Wick e il loro stile
di combattimento è molto simile. Hanno chiaramente un certo vissuto comune e
sappiamo che John ha salvato la figlia di Sofia ad un certo punto e che Sofia ha
rinunciato a tutti i contatti con sua figlia per tenerla al sicuro”.
“Questo fa parte di ciò che distingue Sofia in questo universo misterioso: lei ha
una persona reale e tangibile che ama molto e per cui combatte”.
Dato il legame tra i due personaggi, Berry ha lavorato a stretto contatto con lui
per rispecchiare i movimenti fisici di Reeves, pur portando il suo tocco personale
alle arti marziali di Sofia. “Volevo imparare a combattere come Keanu, infatti è
evidente che hanno lo stesso tipo di linguaggio fisico, volevo anche mostrare
come Sofia e John Wick siano abbastanza diversi tanto da completarsi a
vicenda”, dice Berry.
Reeves dice di Berry: “Si è impegnata al 100%. Non solo ha trascorso mesi ad
allenarsi nelle arti marziali e nell’addestramento delle armi, ma anche con i cani
[la coppia di fedeli Pastori Belga di Sofia]. È arrivata al punto che il nostro
addestratore di cani mi ha detto “trattano Halle come se fosse il loro allenatore
adesso”, il che è sorprendente. Si è superata in tutti i modi. È stato molto
divertente per me poter lavorare con lei e farla diventare una partner così forte
nell’azione”.
Da parte sua, Berry è rimasta colpita non solo dal perfezionismo di Reeves sul
set, ma anche dalla sua incarnazione del personaggio di John Wick. “John Wick è
un uomo di poche parole, ma Keanu è perfetto perché è in grado di esprimere
esattamente ciò che sente il suo personaggio senza dover dire molto”, dice.
Per Lee, è l’equilibrio tra Sofia e John Wick che porta una nuova energia a
Parabellum. “Halle porta un’atmosfera vibrante e sexy a questo mondo che ha in
genere un aspetto più nerboruto e maschile. Sono molto diversi tra loro, ma
Halle ha dimostrato di poter stare al passo di Keanu”, dice.
Con le regole infrante e John Wick in fuga, la Gran Tavola è costretta ad adottare
delle misure per riprendere il controllo. Tuttavia, non tutti si sono schierati.
Questo è particolarmente vero per Winston, l’astuto manager del Continental
Hotel di New York, dove da tempo mantiene la pace in questa zona neutrale,
essenziale per gli assassini. Solo ora, Winston sta pensando di fare quello che
pochi avrebbero mai osato: scendere in guerra contro la Gran Tavola.
A ritornare in John Wick nel ruolo di Winston è il vincitore del Golden Globe Ian
McShane, noto per aver interpretato una galleria di oscuri anti-eroi. Lee spiega il
ruolo ampliato di McShane in John Wick 3 – Parabellum: “Ian è un pezzo così
importante del franchise che pensavamo fosse il momento di mostrare la lotta di
potere interiore di Winston nella gestione del Continental. Cosa vuole? Qual è il
suo gioco finale? È molto divertente vedere Ian giocare con questo personaggio
che ha diversi fini”.
Aggiunge Iwanyk: “Il pubblico ama la relazione tra Winston e John Wick, la
strana lealtà che hanno l’uno verso l’altro in un mondo in cui raramente esistono
legami reali che esulano dalle regole. In molti modi, Winston è l’unico tipo di
famiglia che è rimasta a John Wick”.
McShane era elettrizzato quando ha letto la nuova sceneggiatura. “È più grande
e migliore rispetto all’ultima”, dice. “Va più in profondità in questo mondo segreto
che Chad ha creato. Puoi imparare di più su Winston, oltre a Charon e Bowery
King, e puoi imparare di più sul funzionamento interno del Continental. Allo
stesso tempo, un messaggio rimane invariato: mai mettersi contro John Wick”.
Per Reeves, McShane è il compagno di scena perfetto. “È un attore carismatico,
brillante, profondo”, dice. “Porta gioia sul set e la potenza del suo talento nel
film”.
Il Re ritorna anche in John Wick 3 – Parabellum. Laurence Fishburne è Bowery
King. Fishburne ha dato vita al ruolo del leader che usa il distretto di Bowery di
New York come copertura. Quest’insolito personaggio è stato un’attrazione
immediata. “Adoro il fatto che sia il re degli inferi tra gli inferi”, afferma
Fishburne. “In questo film, si impara di più sul rapporto tra Bowery, il
Continental e la Gran Tavola”.
Fishburne riflette anche sul perché il pubblico abbia elevato John Wick ad eroe
action dei nostri tempi. “Non importa quanto siano terribili le circostanze, lui è
sempre così educato e così virtuoso nella sua rabbia e nella sua collera”, osserva.
“Il design dei film, il linguaggio, l’ironia, si percepiscono come molto
contemporanei e allo stesso tempo molto divertenti”.
Dopo essere stato salvato da John Wick nel secondo capitolo, la situazione
adesso si inverte. “Bowery King è in debito con John Wick”, osserva Fishburne.
“È un criminale come tutti gli altri, ma segue il codice”.
Per Reeves, lavorare con Fishburne è sempre un punto importantissimo di ogni
capitolo di John Wick. “È uno dei migliori attori al mondo, quindi averlo nel ruolo
di Bowery King è stato fantastico per noi”, dice.
Anche Lance Reddick si ricongiunge al cast nei panni di Charon, il concierge del
Continental nonché astuto braccio destro di Winston. Altrettanto noto per i suoi
ruoli drammatici in The Wire e Fringe, interpretare Charon ha attirato fin da
subito Reddick perché “Era così diverso da qualsiasi cosa avessi avuto la
possibilità di fare prima. Ho sempre visto Charon molto simile al personaggio di
Alfred in Batman, quell’uomo sconosciuto dietro le quinte che fa funzionare tutto
senza problemi”.
In questo film, il ruolo di Charon diventa ancora più importante, dato che i suoi
servizi diventano essenziali per la guerra del Continental contro la Gran Tavola.
“Sicuramente si vede molto di più di Charon in questo capitolo”, anticipa Reddick.
“Le sue responsabilità vengono portate a un livello completamente nuovo”.