Vaticano: il calcio è anche donna

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In Vaticano il calcio è anche femminile

Vaticano – Giovani atlete piene di entusiasmo, un allenatore e tanta voglia di vincere e di rappresentare, anche come donne, lo sport vaticano. Una squiadra e tante donen protagoniste di questa nuova avventura all’insegna del divertimento ma anche del rispetto e dei valori.

Esordirà il prossimo 26 maggio in amichevole contro la femminile della Roma – quarta in serie A –  la giovane squadra di atlete, nata in Vaticano, da un’idea di Danilo Zennari, e guidata dal capitano, la camerunense Eugene Tcheugoue. Gestite da Susan Volpini, segretario dell’Associazione “Donne in Vaticano” e allenate da Gianfranco Guadagnoli, le giocatrici in maglia gialla e calzoncini bianchi, sono per il 60% dipendenti del Vaticano oppure sono mogli e figlie di impiegati con una esperienza di calcio per lo più amatoriale che le sta costringendo ad allenamenti intensi per poter scendere in campo e fare una buona figura contro quotate avversarie.

Com’è nata la squadra di calcio femmminile

“Sono ormai 47 anni che esiste il torneo di calcio maschile vaticano – ha spiega l’ideatore della squadra Danilo Zennari – e ho pensato che fosse arrivato il momento di organizzare anche a livello femminile allenamenti e partite. Sono 22 anni che lavoro in Vaticano e qui le donne dipendenti sono più che raddoppiate”.

“Noi come associazione vogliamo far praticare sport ai dipendenti vaticani nel loro tempo libero, organizzando una serie di attività (campionato, amichevoli e uscite fuori). L’ anno scorso in occasione della Festa per la Famiglia – spiega ancora Zennnari – è stata organizzata nella storia del Vaticano la prima partita di calcio femminile, ha avuto molto successo e da lì è partito tutto”. E riguardo al pregiudizio che il calcio sia solo uno “sport da maschi” Zennari aggiunge:”Il nostro obiettivo è quello di creare momenti di socialità libera, al di fuori della famiglia, ad di fuori dei lavori e dei classici schemi. Il ruolo dello sport è quello di rompere gli stereotipi e dimostrare l’esatto contrario di ciò che la gente spesso pensa.  Al di là della sorpresa iniziale per l’iniziativa non abbiamo trovato in Vaticano nessuna reticenza, anzi tutti hanno sostenuto e incoraggiato l’iniziativa”.

La squadra vaticana invitata da una squadra austriaca, che quest’anno compie i primi 25 anni di attività, parteciterà a un torneo a Vienna e per la prima volta uscirà anche dalle mura vaticane. L’entusiasmo è tanto, racconta il capitano Eugene, che torna a giocare dopo l’ esperienza di anni passati, per lei il calcio femminile è una passione che ha avuto sin da bambina. Ora tornerà a giocare dopo quasi 30 anni, mentre Francesca, moglie di un gendarme racconta come sta crescendo tra tutte lo spirito di squadra: “Abbiamo tutte storie diverse, nella squadra ci sono dipendenti ma anche mogli o figlie dei dipendenti, ma c’è uno spirito di squadra che sta nascendo in una dimensione molto bella, solidale e divertente”. Poi aggiunge: “La partita a Vienna un po’ mi spaventa, anche perchè giocheremo a 11 mentre qui solitamente giochiamo 5 contro 5, ma senz’altro sarà anche un’occasione per conoscere donne che giocano a un livello più alto del nostro; sarà poi senz’altro interessante capire il clima che si respira su un altro campo di calcio e in una città bellissima come Vienna”.




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