National Geographic Festival: bilancio di un evento di grande successo

380

National Geographic Festival – Si è concluso con un grande successo di critica e di pubblico il National Geographic Festival delle Scienze. In quattro giorni si sono registrate 65 mila presenze delle quali 50 mila solo in Auditorium con 29 mila studenti protagonisti delle attività educational e 15 mila partecipanti negli altri luoghi del Festival.

Dunque, dopo quella dello scorso anno, la XIV edizione del National Geographic Festival delle Scienze registra un altro grande successo, portando all’Auditorium Parco della Musica un pubblico ancora più vasto: ben 65 mila visitatori (51 mila nel 2018, 25 mila nel 2017: un dato quasi triplicato nelle ultime tre edizioni). Durante la settimana appena conclusa, oltre 500 appuntamenti hanno permesso di approfondire il tema dell’Invenzione celebrando i tre importanti anniversari a essa collegati: i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, il 50° anniversario dell’allunaggio dell’Apollo 11 e i 150 anni dalla creazione da parte di Dmitrij Mendeleev della Tavola Periodica. Una vera e propria festa della Scienza a cui hanno contribuito l’entusiasmo e la curiosità dei 29 mila studenti, protagonisti delle attività educational, che hanno assistito a incontri, spettacoli, mostre, proiezioni, laboratori ed exhibit interattivi pronti a immergersi nelle meraviglie del genio e della creatività umana.

Un’edizione particolarmente vivace a cui hanno collaborato 10 partner scientifici, in cui le voci di alcuni tra i protagonisti più autorevoli del panorama scientifico e culturale nazionale e internazionale – come i due Premi Nobel per la Fisica 2018 Gerard Mourou e Donna Strickland,  hanno esplorato le frontiere della tecnica e dell’innovazione, raccontando sogni e traguardi di ricerche avveniristiche compiute o ancora da compiere. L’invenzione è stata quindi messa in relazione con l’evoluzione dal Premio Pulitzer Jared Diamond, con l’arte e l’ambiente insieme alla fotografa di National Geographic Mandy Barker, con i misteri del cosmo insieme alla planetologa premiata da National Geographic Carolyn Porco e alla Rocket Scientist NASA e Awesome Woman Award 2017 Tiera Guinn Fletcher e persino con l’etica grazie a Sheila Jasanoff, pioniera nel campo degli Science and Technology Studies.

Grande successo anche per il racconto social del #festivaldellescienze: le 14 dirette video per gli eventi nelle sale sono state visualizzate quasi 130.000 volte da 95.000 utenti differenti. La diretta più seguita è stata l’evento “Planet or Plastic? Quale futuro per il mare?”, che ha visto l’intervento a distanza del cantante Marco Mengoni (testimonial dell’omonima campagna di sensibilizzazione lanciata dal National Geographic) e che da solo ha totalizzato più di 1.600 ore di trasmissione. Passando a Twitter, più di 2.400 i tweet inviati dagli utenti con l’hashtag #festivaldellescienze, per un totale di 17 milioni e mezzo di visualizzazioni potenziali. Inoltre, grazie alle National Geographic Experiences e alla APP per smartphone, che sfrutta le più moderne tecnologie in ambito di realtà aumentata, tutti i visitatori hanno potuto immergersi in un’altra dimensione, vivendo il Festival come mai prima.

Le prospettive della ricerca più avanzata sono state esplorate attraverso un programma articolato e multidisciplinare che, oltre all’Auditorium, è arrivato a coinvolgere 47 luoghi tra cui la fitta rete delle Biblioteche di Roma che anche quest’anno ha realizzato il progetto Eureka! Roma 2019 – promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale con la collaborazione di National Geographic, Agenzia Spaziale Italiana, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il sostegno di Poste Italiane – attivando 30 biblioteche e 18 bibliopoint distribuiti in 15 municipi della città.

Per il gran finale gli incontri moderati da Rossella Panarese, Edgar Cabanas ed Eva Illouz hanno spiegato come l’industria della felicità controlla le nostre vite, mentre a seguire Angelo De Santis, Riccardo Lanari, Marco Pallavicini e Simona Zoffoli, con Marta Meli nelle vesti di moderatrice, si sono occupati delle Prospettive spaziali in orbita per studiare la terra e conoscere il cosmo.

Gran finale con i due Premi Nobel per la Fisica 2018 Gerard Mourou e Donna Strickland che, ci hanno parlato del loro lavoro che li ha portati a scoprire le nuove interazioni tra materia e laser ad alta intensità spiegando le frontiere aperte tra Laser e futuro e, di fatto, chiudendo con il loro incontro la XIV edizione del Festival.

 




Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *