Il Ponte sullo Stretto diventerà realtà, parola di Matteo Renzi.

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Il Ponte sullo Stretto diventerà realtà, parola di Matteo Renzi. “Certo che si farà”, ha risposto il presidente del Consiglio a domanda diretta in un’intervista rilascia a Bruno Vespa nel suo nuovo libro, Donne d’Italia, secondo quanto anticipato da La Stampa.

“Prima di discuterne sistemiamo l’acqua di Messina, i depuratori e le bonifiche”, ha però spiegato il premier. “Poi faremo anche il ponte, portando l’alta velocità finalmente anche in Sicilia e investendo su Reggio Calabria, che è una città chiave per il sud. Dall’altra parte dobbiamo finire la Salerno Reggio Calabria. Quando avremo chiuso questi dossier – ha sottolineato il premier – sarà evidente che la storia, la tecnologia, l’ingegneria andranno nella direzione del ponte, che diventerà un altro bellissimo simbolo dell’Italia”.

Ora le parole del premier rilanciano con forza l’idea. La polemica monta, ma in serata lo Delrio si dice d’accordo: «Con il Presidente Renzi c’è convergenza di vedute: ha elencato giustamente le priorità per il Sud e ha posto la valutazione del Ponte sullo Stretto solo dopo che saranno vinte le sfide che abbiamo davanti». Il ministro elenca quindi le «sfide» da vincere: «Risolvere i problemi essenziali, come la crisi idrica a Messina, quindi risolvere i problemi infrastrutturali, come terminare la Salerno Reggio Calabria, realizzare la linea alta velocità e alta capacità Napoli- Bari -Taranto Lecce, la Messina – Catania – Palermo, rendere i nostri porti competitivi per il Mediterraneo e l’Europa». Come dire: ok il ponte, ma non è una priorità.

In molti sono contrari, si parla di correnti pericolosi o di pericoli sismici ma chi vi scrive ne è testimone ogni anno: 65 Euro per fare andata e ritorno con il traghetto è qualcosa di vergognoso.  Molti dicono che dando il via libera al Ponte sullo stretto si daranno soldi alla mafia. Non è certo ma di certo pagare prezzi così alti per i traghetti alla faccia della libera concorrenza è qualcosa di vergognoso.

 

 




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