Fra Emiliano Antenucci oggi ci dono alcune tecniche per convertire i nostri cuori. Come farlo? Basta seguire cinque regole. Provare e crederci!
TECNICHE DI CONVERSIONE DEL CUORE
1. GUARDARSI ALLO SPECCHIO
Prima di giudicare gli altri, dobbiamo guardarci allo specchio ci consiglia papa Francesco. Se
quando ci guardiamo allo specchio abbiamo una faccia triste, un cuore turbato e un’animo inquieto è
meglio che ci fermiamo e stiamo zitti nel giudicare gli altri. Mettiamoci in ginocchio in silenzio a
pregare per riaccendere il nostro volto di luce, riacquistare la pace nel cuore e la serenità di tutta la
vita.
2. GUARDARE IL CROCIFISSO
La croce è dichiarazione d’Amore di Dio per ciascuno di noi. Guardando la croce, facciamo
esperienza di quanto ci ama Dio. Meditare la croce vuol dire chiedere perdono per i propri peccati e
imparare a perdonare noi stessi, Dio e gli altri, in modo particolare chi ci ha fatto del male.
3. GUARDARE I POVERI
Non siamo noi ad amare i poveri, ma dobbiamo essere noi a lasciarci amare dai poveri. Non siamo
noi che aiutiamo i poveri, ma sono loro che aiutano noi a non essere concentrati su noi stessi, tristi,
formali, vanitosi o cristiani comodi con le pantofole oppure da salotto o da élite. I poveri sono i
nostri maestri, la scuola è la strada, i libri da leggere e sfogliare con delicatezza sono le loro vite e
gli esami sono le parole, i gesti e gli atti d’amore fatti a loro nel nome di Cristo. Ricordiamoci
sempre che amare non è solo dire ad una persona: “Tu non morirai”, ma amarla in Cristo vuol dire:
“Tu risorgerai”. Si, risorgerai dall’immondizia, dalla puzza dei cartoni, dagli sbagli della vita e dalle
tombe-sottopassaggi delle ferrovie e dei ponti stradali.
4. GUARDARE LA NATURA
Nella natura troviamo le orme e le impronte del Creatore e come se Dio ha lasciato lo “stampo del
Suo Amore” in tutte le meravigliose cose create. Il mondo è lo specchio della bontà e della bellezza
di Dio, contemplare un cielo stellato, fermarsi davanti ad un tramonto, vedere come gioca un gatto,
guardare le ali stupende di una farfalla, ascoltare il suono del mare, sentirsi accarezzare dalla brezza
del vento sono tutte piccole esperienze di Dio.
5. GUARDARE LA VITA E ANCHE OLTRE LA MORTE
La vita è troppo breve per odiamo, ma abbiamo questo tratto di strada solo per amare. Abbiamo
davanti a noi l’eternità. Scrive nel suo diario, prima di morire ghigliottinato, Jacques Fesch,
criminale francese, convertitosi in carcere, del quale è stato introdotto il processo di canonizzazione
da parte della Chiesa cattolica: “Non resta che una cosa da fare: ignorare tutto questo odio, per
cercare in sé e intorno a sé Colui che instancabilmente attende l’anima percossa e disperata per
darle un tesoro che rifiuta di dare al mondo. È necessario amare coloro che ci percuotono e un
giorno si udrà, come il buon ladrone crocifisso: ‘In verità ti dico: oggi stesso tu sarai in
Paradiso!”.(Luce sul patibolo.Lettere dal carcere di Jacques Fesch ghigliottinato il 1° Ottobre 1957,
a 27 anni, A.M. Lemonnier (Autore), Elle Di Ci, 1986)