Non sparlare degli altri – “Ti piace proprio sparlare degli altri?” Una cattiva lingua peggio di una spada
Il vademecum di fra Emiliano Antenucci per non cadere in uno dei più grossi tranelli del diavolo
“Lo sparlare degli altri” e il non guardare l’altro con amore è uno dei “peccati” più comuni e spesso sottovalutati e commessi un po’ da tutti anche da chi apparentemente può sembrare più mite. Possono cambiare le modalità, le tonalità e/o i toni ma la sostanza resta quella.
Fra Emiliano Antenucci, il fondatore dei gruppi di preghiera “La Vergine del Silenzio” che si vanno diffondendo in tutto il mondo, ha elaborato un vero e proprio vademecum per non cadere in questo tranello non solo per chi si professa cristiano ma davvero per tutti: “Non sparlare degli altri”, edito da Effatà. Quanti rapporti interpersonali e di lavoro vengono rovinati da una cattiva lingua? Quanti ambienti di lavoro, sia quello di semplici netturbino o quello dei netturbini sia quello dei dirigenti di una grande azienda vengono rovinati a talvolta portano conseguenze e ripercussioni anche su altri? Quanto male fa lo sparlare dell’altro non solo a chi è “ucciso” ma anche alla persona stessa che usa la propria lingua come una spada? Troppo spesso purtroppo non si ha neanche la piena consapevolezza di quanto danno si possa fare con la propria lingua.
Trentotto pagine da leggere tutte di un fiato che parte da alcune riflessioni di papa Francesco“Il chiacchiericcio è un «atto terroristico», perché tu con la chiacchiera butti una bomba, distruggi l’altro e te ne vai tranquillo!”. E poi continua con una lezione di vita data da San Filippo Neri a una donna che aveva l’abitudine di sparlare degli altri. “Quando diventiamo «criticoni» sporchiamo il mondo e l’immagine bella di Dio che c’è in ogni persona. Giudicandole, togliamo alle persone il volto. Diventiamo «brutti» anche noi, nel guardarci allo specchio sporchi del sangue del fratello che abbiamo ucciso con la lingua. La vita è troppo breve per odiare: abbiamo questo tratto di strada solo per amare.”
Il testo cerca di andare a scavare nella profondità dell’anima di chi “sparla degli altri” per individuare il perché di questo comportamento a dir poco malsano e di proporre al contempo dei rimedi e delle tecniche per acquisire la consapevolezza del danno che si arreca innanzitutto all’altro e poi a se stessi e per entrare nella logica dell’amore.
Tra le note del vademecum del “Non sparlare degli altri” ci sono citazioni e commenti di alcuni passi della bibbia e sono citate frasi di celebri autori. «Chi dedica il suo tempo a migliorare se stesso non ha tempo per criticare gli altri, perché quello che gli altri dicono di voi è la loro realtà, non la vostra. Loro conoscono il vostro nome, ma non la vostra storia: non hanno vissuto nella vostra pelle, non hanno indossato le vostre scarpe. L’unica cosa che gli altri sanno di voi è quello che voi avete raccontato o che hanno potuto intuire, ma non conoscono né i vostri angeli né i vostri demoni». Madre Teresa di Calcutta
Un testo assolutamente da leggere e consigliato anche a chi è esente da questa cattiva abitudine!