Vaticano – Il Papa e la vita della clausura

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Clausura – “E’ una costante del magistero di Papa Francesco esprimere gratitudine a noi contemplative: ci fa sentire figlie predilette della Chiesa”. Lo ha affermato Madre Elena Francesca Beccaria, Abbadessa delle Clarisse di Roma – Monastero di via Vitellia – all’indomani del messaggio del Papa per la Giornata Pro Orantibus in cui il Pontefice manifesta il suo apprezzamento per questa forma di vita e servizio alla Chiesa.
“Il Papa ci richiama sempre anche alla missione che abbiamo nei confronti del Popolo di Dio, di un umanità disorientata e disgregata. Ci invita sempre a un esodo da un rapporto intimistico, egoistico con il Signore per prenderci cura dei fratelli che soffrono. E questo è tanto bello per noi”. “All’incontro di ieri alla Pontificia Università Lateranense ci siamo sentite Chiesa, forza orante della Chiesa con una missione precisa che ci ha affidato il Papa”.

Erano presenti circa 300 monache dall’Italia e da altri Paesi, alle quali Papa Francesco aveva concesso l’autorizzazione, al Convegno: “Approfondimenti su Vultum Dei Quaerere e Cor Orans”, organizzato alla Pontificia Università Lateranense, dal Segretariato Assistenza Monache. L’occasione era la Giornata ‘pro orantibus’ celebrata ieri. E’ necessario sostenere sempre le monache di clausura con la forza della preghiera è l’appello di monsignor José Carballo, segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e gli istituti di vita apostolica, ai microfoni di Radio Vaticana Italia.

“Le claustrali, che oggi la Chiesa definisce meglio con il termine ‘contemplative’, sono il cuore orante della chiesa. E questo cuore ha bisogno di essere aiutato a battere con le nostre orazioni personali. La vita contemplativa è una forma specifica di Sequela Christi, è una vocazione che spesso non si conosce perché si mettono in evidenza soltanto alcuni aspetti di essa: la clausura o l’autonomia. Il Santo Padre ha detto chiaramente che insistere solo su uno specifico elemento è un errore, fa male alla stessa vita contemplativa. Bisogna, invece, osservarla nella sua globalità”.

Ma quali sono le novità introdotte da Papa Francesco?

“La Cor Orans concede maggiore responsabilità alle contemplative. Restituisce il protagonismo della vita contemplativa alle monache”. Per esempio? “Finora la clausura dipendeva sempre o dal vescovo o dal superiore religioso. Ora è la badessa o la priora a gestirla”. Ma non solo questo. Monsignor Carballo ha tenuto a precisare:” La presidentessa della Federazione è diventata co-visitatrice. Questo era impensabile qualche decennio fa. Una donna conosce meglio la vita delle donne. E poi essendo una monaca conosce meglio di un uomo la vita del suo monastero”.

Ogni monastero d’ora in poi potrà scegliere le modalità della clausura. Certamente, assicura mons. Carballo, dopo un “serio discernimento e in accordo con la tradizione del proprio istituto”: “Potranno liberamente decidere tra la clausura papale o costituzionale. In molti hanno criticato questa opportunità sostenendo che fa finire la vita monastica, ma non è vero. E’ semplicemente andare incontro alla realtà che stanno vivendo i monasteri”. Altra novità sarà quella della filiazione di un monastero piccolo con uno più grande. Questo servirà, assicura mons. Carballo, per poter far superare la crisi agli istituti in difficoltà o a chiuderli, evitando così decreti immediati di soppressione.

Le monache debbono prend




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