A cuore aperto – Il teatro e la sua arte trovano la loro espressione in uno spettacolo ricco di emozioni, tutto da vivere, che consiglio a tutti voi.
Non succede quasi mai che uno spettacolo “indipendente” riesca a sopravvivere molto a lungo, eppure è tornato in scena per la 13esima ripresa in 16 anni “A CUORE APERTO- l’amore non muore mai!” – scritto e diretto da Patrizio Cigliano.
Lo spettacolo che vede in scena lo stesso regista con Beatrice Fazi, è un vero e proprio evento teatrale delle ultime 16 stagioni dopo aver collezionato, negli anni, 400 repliche, oltre 8000 spettatori e unanimi consensi di critica. Uno spettacolo che in 16 anni è stato interpretato da oltre 25 attori tra i più apprezzati del teatro italiano: da Francesca Ciocchetti a Francesco Bonomo, Michela Andreozzi, Alessandra Fallucchi, Tommaso Cardarelli.
Il segreto del successo di questo spettacolo risiede nella particolarità di un testo che senza pudori arriva dritto al cuore dello spettatore, regalandogli momenti di vera commozione, sempre più rara da incontrare a teatro. Lo spettacolo, allestito anche da altre compagnie italiane, è andato in scena anche a Parigi, con attori francesi, e sarà ospitato a New York – in quest’ultima versione – in un’importante rassegna di teatro Italiano.
A Cuore Aperto è infatti una storia senza tempo, senza luogo, senza convenzioni: la storia d’amore di tutti.
Due coniugi ottantenni, nelle fattezze di due giovani per disegnare un’ambientazione senza tempo, si fissano intensamente. È un minuto denso di vita, dilatato in un’ora e 20’ di spettacolo, in cui i due sguardi innamorati si incontrano per l’ultima volta, e da questo sguardo scaturisce un fiume di ricordi in piena.
A Cuore Aperto è tutto quello che in uno sguardo di pochi attimi, due persone che si amano profondamente possono dirsi senza usare parole. Non è una storia “trasgressiva”. Non è una storia scandalistica. Non attinge dalla cronaca quotidiana. Non c’è violenza, né fisica né mentale. Non è una storia “estrema”. E’ la storia di un amore profondo, goliardico, sincero attraverso un secolo d’Italia. E’ la lotta per la vita, per la memoria, per la freschezza di un sentimento che non è invecchiato con gli anni. Perché se il corpo ha una data di fine, l’Amore resta nelle cose, negli odori, nelle canzoni, nei ricordi: immutabile finché ci sarà qualcuno a raccontarlo, a garantirne la memoria. E dell’avanzata età dei due innamorati, resta traccia solo nelle voci di Arnoldo Foà (una delle sue ultime interpretazioni) eMaria Rosaria Omaggio in due memorabili “camei” vocali. Un testo evocativo, poetico, che pesca emozione e commozione pura nel cuore dello spettatore.A Cuore Aperto emoziona, perché è la bellissima storia d’Amore che tutti vorremmo. Le toccanti musiche originali sono di Fabio Bianchini.
Bellissime e tutte da ascoltare le musiche di Fabio Bianchini.
Lo spettacolo è costruito su due monologhi, che scaturiscono nel momento in cui, lui è al capezzale di lei. I protagonisti sono due ultraottantenni,che si innamorarono tanti anni prima sui banchi di scuola.” racconta Beatrice Fazi “Sta arrivando il momento di lasciarsi, ma non è un momento vissuto in modo tragico, è un’occasione per rievocare la lunga vita insieme, attraverso una serie di flashback e flashforward, un percorso di memoria che scavalca e accavalla il tempo, così come succede agli anziani nei loro racconti. Qualcosa che è lontanissimo nel tempo fisico, può diventare presente nel tempo del cuore. Ed ecco che i due anziani, ritornano bambini, poi giovani, adulti.”
Ma per Beatrice dove si cela il segreto di questo spettacolo e del suo grande successo mai logorato neppure dal tempo?
“Questo è uno spettacolo secondo me molto alto. Non solo come scrittura, ma proprio come messaggio. Io credo che l’amore sia il vero motore della nostra vita, sia che lo abbiamo, sia che non l’abbiamo, sia che lo cerchiamo. E questo spettacolo emoziona perché dice questa verità. Il desiderio più diffuso, è sentirsi vivi attraverso lo sguardo dell’altro. Io credo che questo sia anche uno spettacolo veramente educativo. E’ la storia di un amore che sembra impossibile sin dall’inizio: le famiglie di Giuseppe e Maria, sono lontanissime tra loro e si oppongono alla loro storia. Questa coppia, per stare insieme rompe con la famiglia di origine, supera sette anni di lontananza durante la guerra, gli a molti mi dicono ‘è una favola’, ma io non credo. Ed è per questo che emoziona: perchè racconta che la favola, se la si cura, se si ha la forza di non metterla in discussione e di proteggerla davanti alle difficoltà, alla fine, diventa possibile.”.
Uno spettacolo che rattrista e fa scendere anche qualche lacrimuccia ad alcuni ma che si avvale di due attori veramenteb doc.