Piazza di Siena – Si è conclusa tra applausi ed emozioni azzurre la 86esima edizione del concorso Ippico di Piazza Di Siena a Roma.
Le imprese dei binomi italiani trionfatori nella Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo e nel Rolex Gran Premio Roma, rendono una gioiosa festa il bilancio dell’86° CSIO di Roma Piazza di Siena. L’Italia ha centrato una doppietta che mancava dal 1976. Allora furono Raimondo e Piero d’Inzeo, Graziano Mancinelli e Vittorio Orlandi a conquistare la Coppa delle Nazioni e Piero d’Inzeo a vincere il Gran Premio Roma.
Artefici dell’impresa a squadre sono stati Luca Marziani con Tokyo du Soleil, Giulia Martinengo Marquet con Verdine SZ, Emanuele Gaudiano con Caspar 232 e Bruno Chimirri con Tower Mouche. La squadra è stata premiata da Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo Il quartetto azzurro, capitanato da Duccio Bartalucci, è stato artefice di una prova formidabile e dopo una prima manche chiusa in testa con zero penalità a pari merito con Svizzera e USA, nella seconda ha saputo mantenere i nervi saldi e conquistare una vittoria altrettanto storica a quella ottenuta nel 2017 dopo 32 anni.
Secondi a pari merito Stati Uniti e Svizzera.
Festa anche per Rolex Gran Premio Roma che finalmente si è tinto di azzurro!
Dopo il successo di Lorenzo De Luca a Piazza di Siena che ha riportato dopo 24 anni la vittoria di un azzurro nella prova individuale più prestigiosa del concorso l’emozione rimane altissima.
Si avverte chiaramente nelle dichiarazioni del vincitore. “Sono contentissimo, forse ancora non l’ho realizzato – continua – è una soddisfazione incredibile essere davanti al pubblico di casa. Il bello è che questo era un mio sogno e la mia scalata fino a qui può essere di ispirazione anche per molti giovani.
È un gran premio super prestigioso, soprattutto ora che Rolex è main sponsor del concorso, una incredibile novità come anche il nuovo fondo in erba. Il presidente della Fise, con l’aiuto essenziale del CONI, ha fatto un lavoro fantastico e credo che come primo anno di ritorno all’erba, la resa sia stata incredibile. Ho parlato con gli altri cavalieri e tutti sono entusiasti. Certo aver messo la bandiera italiana al Gran Premio è stato ancora meglio.
In barrage sono partito subito all’attacco. Mi sono voluto assicurare l’ultimo salto, ma per tutti gli altri ho seguito il massimo ritmo. ll cavallo lo monto veloce perché lo conosco benissimo. Fin dal primo giorno ho continuato a ripetere a chi mi chiedeva che lo sentivo in super forma e oggi mi ha dato tutto: ho montato per vincere. Il percorso del gran premio era bellissimo e Uliano come sempre ha fatto una magia. Il nostro chef de piste rappresenta un’eccellenza made in Italy che dobbiamo veramente mantenere in alto perché è incredibile quello che fa. Il suo è un lavoro difficilissimo. Il percorso era grosso e molto tecnico fino alla fine. Con queste premesse è normale che anche migliori possano sbagliare. Oggi credo che abbiamo tutti regalato ai romani e all’Italia uno sport bellissimo…
Il sostegno della squadra mi ha aiutato tantissimo come ho detto anche il giorno della coppa. Noi Italiani stiamo diventando sempre più professionali e ci stiamo assestando ad un livello superiore. Questo dipende anche dal fatto che ci stiamo confrontando sempre più spesso come squadra e non solo individualmente, con i cavalieri più forti del mondo. Essere tanto insieme e vivere le cose come squadra ci dà l’opportunità anche di conoscerci di più dal punto di vista tecnico. Il bello è che così un miglioramento di ciascuno di noi contribuisce al miglioramento di tutti gli altri. Dobbiamo mantenere forte questo spirito di squadra”.
Il presidente della Fise Marco Di Paola e l’event director del CSIO di Piazza di Siena e direttore Marketing di Coni Servizi, Diego Nepi non nascondono la loro più che legittima soddisfazione.
Marco Di Paola: “In molti mi chiedono se sono più fortunato o vincente. Io dico che sono fortunato a essere il presidente della Fise e che si è vincenti quando si scelgono le persone giuste. Oggi abbiamo vinto una sfida lanciata meno di due anni fa con il presidente del Coni Giovanni Malagò. Abbiamo vinto tutti, il cittì Bartalucci, lo chef de piste Uliano Vezzani, la nostra sport director Eleonora Ottaviani fondamentale per i rapporti internazionali, ha vinto la squadra. Oggi abbiamo una rosa di binomi molto vasta e di altissima qualità, che ci ha permesso di non risentire di assenze importanti. Con il Coni abbiamo avuto il coraggio di fare scelte nuove, l’erba, il Galoppatoio e i risultati ci hanno premiato. Con la vittoria nel Gran Premio Roma e del bis in Coppa delle Nazioni abbiamo colmato un vuoto di quarant’anni nella nostra storia equestre. Sappiamo che il prossimo anno ci si chiede di alzare l’asticella, noi daremo il massimo per riuscirci e rendere ancora più bello questo concorso”.
Diego Nepi: “Qualche sera fa abbiamo presentato alla Casa del Cinema un cortometraggio che racconta la storia sociale e culturale di Piazza di Siena e la sua storia sportiva. E allora mi sono fatto un film anch’io e ho pensato a “Percorso netto” come il titolo di quel film. Ecco, oggi tutti noi abbiamo fatto “Percorso netto”. Lo scorso anno per Piazza di Siena avevamo coniato lo slogan “Il cuore sopra l’ostacolo”, mettendoci il cuore per rendere tutto pronto in appena tre mesi, questa volta ho respirato invece un saldo concetto di squadra. Tra tutti si è raggiunto un fortissimo senso di compattezza. Poi sappiamo tutti che nello sport si vince e si perde ma l’importante è restare sempre uniti verso obiettivi comuni”.
Complimenti agli azzurri cavalieri di alta scuola e meravigliosamente vincenti!